Creato da librodelfuturo1 il 18/08/2012
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Era leggendaria per questo:Viveva in una casa perduta in una folta vegetazione incolta in cui crescevano mischiandosi gelsomini e passiflore,palme nane e gatti che accorrevano da ogni parte dato che nel loro linguaggio si erano passati la voce che li' c'era una specie di ospizio per loro
Un ospizio di fatti miagolanti che scatenavano autentiche sarabande nella stagione dell'amore.
Allora i vicini si lanciavano alla caccia mettendo tagliole o buttando bocconi avvelenati per poter riprendere i loro sonni
Ma quelli sfuggivano prodigiosamente a qualsiasi trabocchetto come se fossero stati addestrati sapientemente
La prof.era stata ribattezzata per questo Medea
la maga dell'Oriente che aveva punito Giasone il traditore
Mario parteggiava per Giasone naturalmente e forse per questo odiava anche i gatti in particolare,quelli di Venezia, dei
Giardini dove si recava abbastanza spesso
-Non mi ascolti,stava dicendo l'altro:lo so a te interessa una sola cosa e trasse finalmente dalla tasca una busta
Mario si sentiva esausto:si appoggio' alla balaustra del ponte sull'Adige.
Era uno dei punti che prediligeva:il castello con i merli alle spalle e l'acqua che gorgogliava sotto
Certo non era il mare della Locride
Ecco anche il mare era quello dei Greci,dai colori vividi e pieni di vita
Giasone,lo chiamava ormai la prof:E lui ne gongolava,Certo era il suo fascino ed il suo stile che attraeva tutte a spingerla a dargli questo nomignolo.
E forse,chissà che anche lei....
-Si,gli diceva,guardandolo perplessa,assomigli proprio a Giasone
Accanto nel piccolo bar,un veneto beveva il suo goto
Come facessero con quel caldo e di prima mattina:
V'era una ragazza ferma accanto al tavolino,stava chiedendogli qualcosa E l'altro già brillo scuoteva la testa
l'istinto di Giasone si risveglio' potente e decise di intervenire
-Cosa cerca,signorina?
-S,Zeno
Lei alzo' gli occhi e come un pugno colpi' Mario allo stomaco
Un'innocenza totale
Occhi chiari,di un celeste pallido,grandi immensi.Occhi di gatto pensava confusamente Mario
Lo guardo' e poi sorrise.Ed anche il sorriso aveva il sapore misterioso dell'innocenza,come ai primordi della creazione quando tutto era intatto,non sommerso dalla falsità ne' dal dolore
Mario si riscosse:che roba,non aveva mai creduto all'innocenza:Tutta illusione.
-Ma S.Zeno non è da queste parti farebbe bene a dirmi esattamente che cerca
E lei prese a narrare e di nuovo l'incanto e quella sensazione di ricominciamento,di inizio lo prese.
Si chiamava Perla e cercava la tomba del nonno
-Ho fatto un voto
-Un voto ad un santo?
-Ma no
ed il riso sgorgo' piu' innocente del resto
-A mia madre morta
Ed una sorta di singulto le affioro' alla gola.
Mario era sconvolto,cosi' rapido il passaggio da un tono ad un altro,cosi' improvviso il mutamento
E lei raccontava
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