Creato da london7m il 09/10/2008
pareri,commenti,pensieri

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

psicologiaforenselondon7mTuaEvaKantmikenightunamamma1fioreselvatico3ancheiriccipungonobrunaines.costaOsiride_DioDeiMortila_mano_tesaalf.cosmoslupa_78Pevi1bergamascosalvatoremagiciandgl1
 

Ultimi commenti

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« taglio ai costi della politicaFORZA MARESCIALLO ARCIERI »

onu

Post n°38 pubblicato il 24 Novembre 2009 da london7m
 
Tag: onu
Foto di london7m

Onu: 1,5 miliardi di persone
vivono senza energia elettrica
Quasi un quarto della popolazione mondiale - un miliardo e mezzo di persone - vive al buio, mentre tre miliardi di persone sono costrette a usare combustibili solidi per cucinare o riscaldarsi. Combustibili che provocano gravi malattie polmonari che in moltissimi casi portano alla morte. 
Secondo il rapporto Undp, l'agenzia Onu per lo sviluppo, sulla 'Situazione dell'accesso all'energia nei Paesi in via di sviluppò (redatto in collaborazione con l'Organizzazione mondiale della Sanità e l'Agenzia internazionale per l'energia), mentre l'Occidente e i Paesi emergenti si stanno adoperando per ridurre i consumi di energia e trovare fonti rinnovabili, nel resto del Pianeta la metà della popolazione non ha accesso a servizi energetici di base, come la corrente elettrica o i moderni combustibili.

E sono, ancora una volta, i Paesi più poveri dell'Africa sub-sahariana e dell'Asia meridionale a soffrire del gap più ampio: in queste regioni vive infatti l'80% delle persone che non hanno accesso all'elettricità. Un dato che si aggrava anche tra un Paese e l'altro: basti pensare che in Burundi, Liberia e Ciad solo il 3% della popolazione dispone di energia elettrica; il 5% in Ruanda, Repubblica centrafricana e Sierra Leone, fino al 75% del Sudafrica.

La conseguenza è che, per esempio, le persone sono costrette a trasportare pesanti carichi di acqua e cibo sulla schiena perchè non hanno energia (gas o petrolio) per far camminare i mezzi di trasporto, specialmente nelle aree rurali, le più isolate e svantaggiate. O che dipendono da combustibili solidi
inquinanti (carbone, legno, letame) per cucinare o riscaldare le loro case.

L'uso di questi combustibili negli ambienti chiusi, inoltre, causa il cancro ai polmoni, la polmonite e altre malattie respiratore che ogni anno causano 2 milioni di morti, di cui il 99% (praticamente il totale) vive nei Paesi in via di sviluppo e quasi la metà (il 44%) sono bambini. "Estendere l'accesso all'energia è essenziale per combattere la povertà globale. E questo deve avvenire nel modo più sostenibile, economico e pulito possibile. Dobbiamo assicurare che i bisogni energetici di queste persone sia centrale nel nuovo accordo sul clima" alla Conferenza di dicembre a Copenaghen, ha detto Olav Kjorven, responsabile Sviluppo dell'Undp.

Il rapporto sottolinea infatti che per dimezzare il numero di coloro che vivono in povertà entro il 2015 (il primo degli Obiettivi del Millennio) oltre 1,2 miliardi di persone avranno bisogno di accedere all'elettricità e oltre due miliardi a combustibili moderni come gas naturale e propano (Gpl). Per questo invita i governi a mettere in campo sforzi di più ampio respiro.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963