Creato da lonegalaxy il 28/12/2007

L'Inafferrabile Sé

Oltre L'entro

 

 

Post N° 166

Post n°166 pubblicato il 21 Settembre 2008 da lonegalaxy

Come superare le illusioni ?
La mente vive sempre nelle astrazioni
non può affatto per sua struttura
affrontare la realtà poichè
la realtà non è mai immaginaria.
Questo paradosso diventa, una volta che lo si sia
osservato chiaramente a fronte di percezioni inequivocabili,
un grande e serio problema.
Cosa fare allora, una volta compreso il processo,
e come porvi fine ? Chi dovrebbe porvi fine ?
Abbiamo visto che la mente non può farlo
poichè proietterebbe altre illusioni
essa sognerebbe di stare agendo il proprio risveglio
mentre in realtà dorme ancora più profondamente.
Arrivare al punto che non si sà come farlo,
restando pienamente coscienti dell'urgenza di svegliarsi,
è il primo passo verso il risveglio.
L'urgenza di incontrare il reale , fornita dagli schiaffi
continui che la realtà offre al sogno può costringere
il noi stessi ad avere l'intuizione finale sulla assurda
struttura del nostro essere, costrigendo il processo
vizioso a fermarsi immediatamente senza l'intervento del pensiero
e delle sue creazioni illusorie.
Quella briciola di realtà dovrebbe spazzare
gli ingombri che la mente conserva come serbatoio
di immagini presenti  nel tempo dei nostri ricordi.
Una mente allora ripulita dalle sua stesse immagini
coi suoi desideri ,paure ,ambizioni forse potrà
distruggere le bolle illusorie determinando altresì
la morte del creatore di queste immagini che guarda caso,
è il noi stessi, che appunto vive proiettandosi
nella irrealtà della illusione di questa
assurda rappresentazione immaginaria
che chiamiamo vita.
Quando la speranza, i desideri, le ambizioni,
gli appetiti ,gli scopi ed i progetti cesseranno di
occupare i nostri sogni , forse allora la realtà
potrà concederci quella felicità che restando un progetto
illusorio, proprio il desiderarla di fatto  la impedisce.
Una consapevolezza senza scelta distrugge
la coscienza dell'illusione motivata, allora da quel punto
l'essere fecondato dalla realtà partorirà risposte
concrete al nostro vivere e al nostro reagire ai fatti
e non alle loro descrizioni.

 
 
 

Post N° 168

Post n°168 pubblicato il 24 Settembre 2008 da lonegalaxy

Ogni corpo energetico dispone di una mente proporzionata
al suo tempo fisico.Così gli obiettivi e gli scopi
sono coerenti con l'esprimere la sintesi
di un armonica vita, seguendo  le leggi di una vita naturale.
Ma ecco improvvisamente apparire l'uomo;
ecco subitaneo arriva l'ideale, il grande mistificatore,
il terribile uomo che pone oltre di sè i suoi traguardi
e brama spazi che non il suo corpo ma il suo intento
psichico disegna e auspica .Questa corruzione
creata dal pensiero astratto , genera
mire a compenso di un  infelice disadattamento della realtà.
Ecco allora che il tempo naturale corrompendo il suo
fluire inserisce concetti psichici che diventano
fretta, smania ,ambizione e ubiquità tra corpo e idea.
Raggiungere l'essere prevede anche la rinuncia
dei falsi proponimenti qualora li si riconosca
come presunta meta di una illusione figlia
della propria paura ad accettare i gradini del proprio
salire non sulla luna o negli attici del potere ma bensì
a sincronizzarsi sul proprio presente che è sacro per l'essere
che abita sempre dove non esistono illuse speranze
o corrotte mistificazioni del vero sè stesso.
Se un io diviso tra essere e divenire si rende conto che
l'idea della falsa realizzazione è la causa di ogni male
quell'io smettendo di proiettarsi laddove egli non è
accetta di essere dove si trova e con il suo cuore e la sua mente
finalmente unite inizia a camminare nei sentieri
di una esistenza finalmente serena e piena di passione.
Il dolore è sempre figlio della divisione
tra ciò che è e tra ciò che dovrebbe essere
ed il dovrebbe, è astratto mentre ciò che è , è l'unica realtà:
da quì inizia il percorso con il cuore.

 
 
 

Post N° 169

Post n°169 pubblicato il 25 Settembre 2008 da lonegalaxy

Le parole espresse vestono sempre stati emotivi
e esprimono stati d'animo a meno che esse non  siano al servizio
delle memorie ciniche usate da un nozionismo
di maniera , pretenzioso nell' incollarle 
su menti rese deboli dalla sterilità emotiva.
Come per la musica ci sono esecutori freddi schematicamente
protesi a riprodurre "pantograficamente" le tracce didascaliche
di un freddo pentagramma oppure ci sono  musicisti
che mettono la loro anima in gioco ,sia quando improvvisano sia quando
si facciano interpreti degli spartiti ad essi sottoposti.
La differenza tra arte e "scimmiottamento" esecutivo
la può cogliere solo chi abbia sangue nelle vene e sia esso stesso
in sintonia emotiva con ciò che si ascolta.
Oggi come ieri il dovere di ogni essere umano dovrebbe
essere quello di raggiungere il proprio cuore subordinando
il razionalismo superficiale a diventare mezzo di espressione
e mai il traguardo del proprio esprimersi.
Ci narra Gurdjeff nel suo " Incontri con Uomini Straordinari"
di aver assistito in un monastero greco alla lezione di due eminenti
frati insegnanti che visitavano quei conventi con scopi didattici
e notava egli che i frati alunni rispondevano in maniera diversa
alle lezioni dei due insegnanti.
I frati in questione erano frate Domenico e frate Matteo.
Il primo parlava con un filo di voce , risultava monotono e faticoso all'ascolto
pur sviscerando un linguaggio forbito e complicato tanto che gli sbadigli
erano frequenti e nessuno capiva quasi nulla di ciò che si andava dicendo.
Al contrario Frate Matteo , usava parole semplici e incisive
e infiammando l'auditorio comunicava immediatamente
i suoi assunti , coinvolgendo profondamente ogni frate alunno.
Ora capitava che mentre gli insegnamenti del secondo
svanivano appena trascorso un giorno dalla loro percezione
quelli di frate Domenico uscivano piano piano e  aprivano interrogativi
e dibattiti continui anche in tempi molto successivi a quelli della
loro enunciazione.Alla fine parlandone e discutendone con i frati
Gurdjeff arrivò alla conclusione che la parola senza la comprensione
interiore è assolutamente sterile ma non inutile qualora
essa sia vagliata dal cuore emotivo.
Infatti capitava che gli insegnamenti di fra Matteo venissero digeriti
e compresi immediatamente dal corpo emotivo degli alunni mentre
quelli di fra Domenico avevano bisogno di tempo per che questo
provcesso capitasse, dovendoci tornare sopra e fossero assimilabili
nel tempo traendoli dalle memorie del soggetto percepente.
In entrambi i casi era il cuore dell'alunno che rendeva importanti
entrambi i metodi perciò egli arrivò alla conclusione
che senza la compartecipazione totale
dell'essere umano nessuna parola musica pittura scultura filosofia potrà
considerarsi importante o sacra mancante
questo processo di interiorizzazione emotiva.
L'unica cosa davvero importante e sacra
è fornita dalla sincerità del proprio desiderio di apprendere
e di lasciarsi coinvolgere dalle meraviglie del conoscere lasciandosi
fecondare dalla linfa creativa divenendo  esseri
umani attenti sinceri e appassionati.
Ad ognuno spetterà quindi la scelta tra il vivere una vita spenta
e dozzinale seguendo il proprio disamore oppure
una vita piena intensa e gonfia di quella intensità che rende
gli uomini davvero impegnati e seri nell'affermare tutte le qualità
della propria virtù rivelata e lasciata fiorire con autentica
compartecipazione il proprio divenire nella rettitudine morale
del proprio cammino nella verità.Il bene è certamente migliore del male
perciò nessuna resistenza dovrà opporsi nel perseguirlo impeccabilmente.
Il mondo continuamente offre i suoi doni a chi sappia coglierne le meraviglie
e la infelictà non dipende affatto dalla qualità degli stimoli che giungono
al nostro cospetto ma la loro ricchezza è di fatto condita dalla nostra
soggettiva capacità di farne tesoro .
Non è la forza del battaglio che renderà armonica la campana sorda
lo stimolo pur nobile sacro o forte non potrà mai cambiare un essere
sordo morto o rinunciatario al vivere.Perciò si osservi la qualità
del percettore e si smetta di criticare ciò che si percepisce assumendosi
la responsabilità che noi stessi siamo la causa del nostro eventuale male
solo questa visione ci darà la forza per iniziare ad accettare il cambiamento
non del mondo ma di noi stessi.Il mondo cambierà appena noi
riusciremo a comprendere che noi dobbiamo cambiare prima di ogni
altra cosa.

 
 
 

Post N° 170

Post n°170 pubblicato il 26 Settembre 2008 da lonegalaxy

Aperti gli occhi molto presto questa mattina,ore prima dell'alba, subito ,
nonostante il mio volere, dai meandri dei neuroni ,probabilmente
non spurgati dai giusti sogni , ecco un pensiero
ossessivo farsi strada coi denti e incollarsi ai recettori
di una  realtà descritta dalla finta coscienza di un  finto presente;
e immediatamente il guasto di un ossessione irrisolta
ecco determinare stati di disagio e sofferenze interiori.
Il corpo aveva sonno e desiderava riposare
ma la mente elettrizzata dall'affronto o dal cruccio
della precaria illusione auspicata ,ma adesso improvvisamente
rivelata ,nella sua stolta speranza  creava stati d'animo
orribili e insopportabili.La pressione aumentava e la smania
di un corpo ,che stretto nella morsa di due energie
contrapposte, chiedeva calmanti artificiali e succhiotti
rasseneranti onde assopire la tensione trovava le solite soluzioni.
Ecco il nevrotico caffè e la sconquassante sigaretta
farsi impellenti con il dare seguito ad  insane abitudini
al servizio del tentativo di assopire le tensioni
utilizzando i soliti dannosi mezzi spesso offerti da una società
che conosce molto bene i bisogni nati del nostro disagio esistenziale.
Era così evidente il guasto ed il
processo in atto ,che succendendo  i propri stati di malessere,
la mente non soffocando un moto di odio verso se stessa,
si riponeva spaurita e incredibilmente desolata
a ricercare quel riposo che il corpo pretendeva;
il processo è durato almeno due ore e nella successiva
catatonia di una crisi psico fisica  Egli finalmente
ritrovava l'equilibrio di un sonno negato e si percepiva
davvero la consapevolezza di una grande lotta all'interno
di un se stessi che solo distruggendosi nei suoi sogni e nei
suoi aneliti , poteva  rendere giustizia ad un essere che davvero
non si meriterebbe tutta questa disarmonica influenza da parte
di una immagine negata alla realtà e per questo non accettata
dalle illusioni create dalla speranza che ciò che si desidera
sia ciò che è.

 
 
 

Post N° 171

Post n°171 pubblicato il 29 Settembre 2008 da lonegalaxy

Se l'evolvere è figlio dello scopo preconfezionato
dagli intenti del nostro volere sicurezze, dovremo capire che l'intento
è una proiezione del passato e quindi non è lecito parlare di  evoluzione, ma
di illusione evolutiva, generata  dal proiettare
vecchi schemi ormai inutili e morti riciclandone nello
status quo opportunistico i suoi principi ripetitivi. Di fatto, di una mancata
evoluzione e perciò di  energia morta e infruttuosa all'opera si dovrà parlare.
L'evoluzione pretende la morte del vecchio
e senza questa vivrà solo l'illusione del cambiamento
ma la mutazione della forma e della sostanza pertiene
solo alla cellula ed al mondo fisico biologico 
che è per davvero svincolata alle logiche
della piccola mente umana , piena di finti
valori troppo  personali o dai confini angusti e sempre uguali;
ma i tempi della realtà di  questo mondo
sono troppo vasti perchè la mente che vive
in un tempo limitato, sia nello psichico che nel materico
possa  testimoniarne i suoi effetti.
La razza umana vive dentro a schemi  di comportamento mentale e
la mente è  un serbatoio di esperienze adattive nate
dal principio di conservazione della specie che per funzionare 
abbisogna di  barriere create a difesa delle proprie debolezze e queste di fatto
impediscono la reale evoluzione dell'anima degli uomini  costrette come
sono al servizio dell'etica illusoria di un mondo terribile e spaventoso
che viene mediocrizzato e reso sterile
a causa della paura delle vastità insondabili e non razionalizzabili che la mente
limitata dalle esperienze memorizzate , non sopporta pagandone i terrori e le negate
ambasce negandosi altresì anche
in questo modo,  le gioie della meraviglia di farne parte.
La sola rivoluzione passa attraverso la soppressione delle barriere
innalzate dalla mente conservativa e l'unico cambiamento possibile
avverrà quando l'energia della mutazione riuscirà a penetrare
gli intenti ormai liberati dalle consuetudini di comodo.
Nel frattempo il raggio creativo nel quale agisce il principio
della mutazione essendo parte dell'infinito divenire ,continuerà
ad agire la rivoluzione automatica trovandoci sempre impreparati qualora
si manifesti al nostro cospetto ,e la distruzione del vecchio
nonostante il nostro rifiuto ci troverà sempre un passo indietro
rispetto ad essa. Morte e malattia guerra e violenza
sono gli strumenti e le conseguenze del nostro rifiuto
dell'accettare la mutazione dell'universo.
L'universo ci ha generato e siamo al suo servizio
questa l'unica realtà ; non accettarne i principi ontologici
ci rende presuntuosi illusi e vulnerabili e forse anche
drammaticamente stolti e stupidi.

 
 
 

Post N° 172

Post n°172 pubblicato il 30 Settembre 2008 da lonegalaxy

Nel regno umano ogni persona singola possiede opinioni sui fatti.
Ma qualora i fatti siano alimentati ad arte e vengano offerti
al giudizio delle menti ,calmierandone 
le etiche onde far nascere opinioni
opportuniste, improvvisamente ci si rende conto
che le opinioni nascono dai   fatti  stessi  e dalla faziosità
con cui sono stati artamente esposti .
Celare verità scomode e ostentare menzogne di comodo
è la strategia di questo plagio etico di cui pare oggi il potere
fare uso frequente , e si ha la sensazione che i fatti stessi
divengano lo strumento per vendere al popolo l'accettazione
di altri fatti molto piu subdoli e programmati  dai tiranni del potere.
Tutto ciò di cui non si parla non esiste, ma non si puo escludere
che non esistano invero dei fatti che non siano stati detti o mostrati
alla publica opinione con franchezza e onestà.
E allora cosa conta avere opinioni se esse nascono da
quel serbatoio che ci viene propinato e non dalla esperienza della
loro osservazione oggettiva , percepita direttamente e non mediata da
coloro che la raccontano scevra della completa esposizione dei fatti stessi?
Affrontare la realtà con la propria testa è sicuramente
molto piu complicato che farlo attraverso il linguaggio dei mass media.
Scoprire la realtà sulla base delle proprie esperienze
potrebbe generare  una opinione non strumentale magari
irreale ma non plagiata dal suo divenire strumento di governo
della cosa publica  poichè
opinare su fatti che l'ìnformazione offre  mediaticamente
con reiterata ossessione, ci conduce al  punto che la nostra non
diventa altro che la scelta tra opinioni pre suggerite.
Liberarsi da queste cattive influenze è il primo passo
verso la conquista delle proprie libere interpretazioni.
Un uomo onesto dovrebbe capire che l'opinione si basa su di una
intepretazione di realtà integralmente percepita da noi stessi
coi nostri occhi con il naso le orecchie e con la realtà oggettiva
dell'esperire ma sembra a me che oggi l'ìntelligenza sia corrotta
dai fatti raccontati offerti senza che peraltro colui che li intepreti
sia presente o li abbia vissuti direttamente.
Questo insano procedimento crea l'illusione
di intelligenza mentre si osserva che gli umani
si precipitamo dietro agli stessi come le galline dietro
al granturco gettato sull'aia del nostro essere figli di un pollaio
che ci vede davvero schiavi e drammaticamente illusi della nostra
libertà d'opinione.Percepisco -comparo ed interpreto ,
rispondo -agisco conseguentemente, e osservo l'opportunità di farlo.
Ebbene percepire comparando già tiene conto delle esperienze
personali e non sono sicuro che il fatto nuovo possa somigliare
ad altri percepiti a paragone magari anni addietro e già qui si nota un
vizio , e figuriamoci qualora ci si debba occupare di fatti in cui
la nostra esperienza non esiste perche priva della presenza fisica.
Rispondere con intelligenza richiede il dubbio ,senza il dubbio
la risposta non potrà avere l'intelligenza necessaria per operare
e si limiterà ad adattarsi al vento della maggioranza che si crea
per induzione di supposta maggioranza.Il fatto che i mass media
offrano notizie li rende sacri e santi e cibo di una maggioranza
che invece diviene grancassa dei pochi eletti che
ne governano i megafoni.
Un popolo nuovo è richiesto sul pianeta
un popolo costituito da persone individui che sappiano
uscire dai greggi collettivi e riescano ad intepretare
la realtà descrivendola con il proprio cuore e non con
gli intenti dei soliti tiranni ormai non piu così tanto evidenziati
nella loro protervia.Ieri il dittatore doveva esporsi e uscire allo
scoperto , ti bastonava e ti imponeva ben conscio che avresti
sofferto il suo bastone e chiesto giustizia
oggi invero le bastonate ce le diamo da soli nel continuare
a farci massacrare dalle campagne mediatiche che nulla
hanno a che fare con i veri nostri nervi e le vere nostre esigenza
reali.Hanno imposto le nostre opinioni e a questo punto
li lasciamo fare come a loro torna comodo
senza capire che questa è la dittatura peggiore che uomo
abbia mai conosciuto dall'inizio  del suo esistere.
L'opinione sia frutto del proprio esperire e smetta
di diventare strumento di gestione degli affari di stato
e degli affari di potere.La coscienza è parola molto semplice
essa pertiene a colui che vede la realtà
ma se la realtà è virtuale , come si puo parlare di coscienza ?

 
 
 

Post N° 173

Post n°173 pubblicato il 01 Ottobre 2008 da lonegalaxy

Guardando attorno si osserva il mondo e si intuisce
che un dramma si va compiendo ormai da milioni di anni.
Nessuno pare rendersene conto , presi come siamo tutti
dal fare e dal divenire .Diamo importanza a ciò che facciamo
in risposta a ciò che il mondo tutt'attorno propina al nostro fare.
Se comprendessimo che ciò che facciamo non ha nulla a che vedere
con ciò che siamo forse avremmo l'energia per cambiare dentro noi
stessi e non limitarsi a cercare di cambiare
i risultati del nostro fare.Il fare è un arrendersi
all'inconscienza della percezione della nostra anima.
La nostra anima è l'essenza ed il cuore del nostro sentire
e trascurarla significa abbandonarla al dolore ed alla infelicità continua.
Questo continuo dolore viene sopito dall'illusione di lenirne
i guasti adoperando la speranze del volgare piacere;
piacere per il denaro , per il sesso , per il cibo , per ogni evasione
dalle droghe all'alcool e tutto il resto che ognuno conosce.
Ma non può funzionare .
Osservando molto sinceramente se stessi
si può notare che la stessa fame da risultati evidenzia
prima di tutto il distacco dal se stessi che crea il dolore
e in seconda  visione si nota che niente di pratico potrà rendere
completezza a chi viva diviso e separato dalla sua essenza.
L'uomo ha creato l'immagine di se e questa immagine
lo separa dal suo cuore.Nessuna immagine potrà lenire
la divisione che è fisica nel momento che l'ideale
sovrapponendosi al fisico ne alimenta ulteriori divisioni .
Tornare nel cuore passa attraverso la rinuncia del falso
cuore , solo così gioia e serenità agiranno a renderci completi
sani e equilibrati.Il mondo psichico di cui la natura non si giova
abita solo dentro la razza umana , nessun altro essere vivente
ne è schiavo, e osservando senza il centro dello psichico si nota
la realtà oggettiva, senza descrizioni , senza intepretazioni
tutto risulta chiaro e evidente, l'uomo è vittima del suo attributo
piu imporante : il pensiero e le sue limitate intepretazioni della realtà
crea quel dolore che nasce dalla non accettazione di cio che è
e della fuga in cio che dovrebbe essere ,alimentando il miraggio di 
frustranti e impossibili  realizzazioni .L'asino non raggiungerà mai
quella carota che penzola davanti ai suoi occhi
se quella carota è messa lì solo per fargli tirare un carretto
il cui percorso non abbia cuore; il cuore si trova
prima della carota ed è dentro di noi , da molto tempo
prima che l'asino avesse  rinunciato al suo essere Uomo.

 

 
 
 

Post N° 174

Post n°174 pubblicato il 01 Ottobre 2008 da lonegalaxy

Essere parte di qualcosa di grande fa sentire fieri ;
ma se quel grande non è altro che un piccolo
gregge formato dalle paure dei singoli
ecco  quel grande non condurre alla fierezza
ma alla mediocrità. L'universo è la cosa piu grande
che ci circonda ma se con le tue piccole lenti,
proiezione delle tue piccole cellule cerebrali
arroccate in un limite imposto dalla tue paure,
vedi solo i riflessi della tua mediocrità ecco
che quel grande diventa piccolo e insignificante
e solo la razionalità della sicumera dell'idiota
renderlo sacro e rispettabile.
Aprire cuore e mente e farsi fecondare dal grande
è la morte del piccolo , ma difendere il proprio
piccolo mentendo di far parte di un grande
,mentre ci si rifugia nel piccolo,
ebbene è un offesa alle leggi dell'universo
e orribile scelta  sanabile solo con la morte
e la dannazione  per un peccato compiuto
senza rendersene conto e perciò più grave
e esecrabile.

 
 
 

Post N° 175

Post n°175 pubblicato il 01 Ottobre 2008 da lonegalaxy

La scelta prevede sempre l'esclusione
e il nostro decidere sarà sempre
motivato dall'opportunismo del compenso.
Ecco quindi che un uomo che ambisca
a trovare la sua completezza non sceglierà mai
ciò che il suo intento richieda , ma opterà sempre
per la seconda strada conscio che facilmente
il suo cuore e il veramente utile si troverà
sempre dalla parte  che si sarà scartata.
La scelta a questo punto è intelligente e porterà
comunque all'allontanamento dell'immediatezza
istintuale creando i presupposti scenari
di un suo camminare su sentieri accrescitivi
piuttosto che conservativi della propria inadeguatezza.
Lì ecco troverà il suo cuore e con esso
il vero sè , il quale inafferrabile si donerà
senza l'intervento del suo volerlo afferrare.
Il potere dell'essere distruggerà l'impotenza del non essere
e il vedere adesso la realtà distruggendo l'illusione
del piccolo tornaconto aprirà nuove strade all'umanità
addormentata tutt'intorno.

 
 
 

Post N° 176

Post n°176 pubblicato il 01 Ottobre 2008 da lonegalaxy

Dare troppa importanza alle proprie catene
non parrebbe scelta sana ed equilibrata,
e confermare la dipendenza della propria
incoscenza ritenendola  utile e appagante
potrebbe nella lussuria dei propri limiti
trasformarci ben presto in portatori malati
di disperazione di un oblio dei sensi nei quali
la purezza dell'anima potrebbe corrompersi
e generare il pus dello spirito.
Nel male il bene fugge e non si afferma
perciò si cerchi di comprendere se
la strada percorsa porti davvero dove si crede trovare
quella felicità evocata dalla lussuriosa
via verso il buio del cuore.

 
 
 

Post N° 177

Post n°177 pubblicato il 04 Ottobre 2008 da lonegalaxy

Ci sono solo  realtà , non realtà maggiori o minori.La realtà, 'ciò che è ',
non può essere compresa se la si avvicina con opinioni e giudizi ;in
questo caso sono le opinioni, i giudizi che diventano la realtà, e non quella realtà che vuoi comprendere.Quando ci si applica alla realtà,
quando si guarda la realtà,'ciò che è',la realtà insegna,
e il suo insegnamento non è mai meccanico;
per seguire i suoi insegnamenti ,l'ascolto, l'osservazione devono
essere acuti;questa attenzione viene meno se c'è un motivo per l'ascolto.
Il motivo dissipa l'energia , la distorce ;l'azione che ha un motivo è inazione ,che porta confusione e dolore.Il dolore è stato creato
dal pensiero e il pensiero che si nutre di se stesso
forma l'Io e il me.Come ha  una vita una macchina , così ce l'hanno
l'io e il me,una vita che si nutre di pensiero e sentimento.
La realtà distrugge questo meccanismo.
La fede è altrettanto priva di necessità che gli ideali.
Entrambe dissipano l'energia  che serve per seguire lo svolgersi
del reale,di ciò che è.Le fedi come gli ideali sono fughe dalla realtà
e nelle fuga non c'è fine al dolore.La fine del dolore è
la comprensione della realtà momento per momento.
Non esiste nessun sistema o metodo che dia la comprensione,
ma solo una percezione priva di scelta fornirà la singola realtà.
Meditare seguendo un sistema significa evitare la realtà
di ciò che si è ; è assai piu importante capire se stessi,
il costante mutare delle realtà che ci riguardano,anzichè meditare
per trovare dio, avere visioni , sensazioni e altre forme di svago.

 
 
 

Post N° 179

Post n°179 pubblicato il 06 Ottobre 2008 da lonegalaxy

Le esperienze con la mia gente mi hanno insegnato
che dei tanti che entrano in contatto
con  gli insegnamenti delle dottrine esoteriche,
pochi le stanno ad ascoltare e di questi pochi  alcuni
credono di capirle mentre le assogettano al loro modus mentalis,
e ancora pochi altri le comprendono profondamente;
e di questi altri nessuno è disposto
a vivere in base a ciò che capiscono; perciò la
divulgazione di questi segreti è stata e sarà sempre
tenuta nascosta; ma si può dire che non fà nessuna
differenza l'esporle o meno data l'estrema difficoltà
nel riuscire a trasferirle nei loro cuori data
l'estrema superficialità della mente logica
che per sua natura, impedisce al cuore di esserne testimone
partecipe.Solo essendo ingannati da un Maestro
si  potrà sperare che questi insegnamenti arrivino al cuore
determinando un vero cambiamento nell'essere di ogni
uomo che ambisca a " conoscere".

-Da L'Isola del Tonal di Carlos Castaneda-
nb , non testuale.


 
 
 

Post N° 180

Post n°180 pubblicato il 07 Ottobre 2008 da lonegalaxy

E' strano quel sentire che nasce  quando la mente assopisce il suo continuo
indagare, cercando opportunamente di rendersi utile
nella ricerca di un qualcosa , conforme alla sua identificazione
nata dalle costruite immagini che fomano il senso dei vari
se stessi che continuamente si propongono stimolati dal pensiero
affermante  le sue consolidate abitudini e i suoi mille desideri.
Questa danza attorno alle proprie idee cessa e di colpo
qualcosa dentro resta senza parole e si percepisce
una strana immobile pur energica forza che non avendo
radici nel tempo apprezza il presente affidandosi ad esso
senza volerlo modificare o rifiutarne le vibrazione.
Questa attesa senza motivo non chiede non brama e nemmeno
si cruccia del suo vuoto intento; una vibrazione fisica sembra tutto
ciò che esiste, ed è come se le cellule del corpo ormai
riappropriatesi della realtà urlino la loro gioia del tempo ritrovato.
In questo stato la mente quasi con religioso rispetto
facendosi inteprete passiva del processo in atto,
si lascia ben volentieri sommergere dal vuoto creativo
e concede alla parola di farsi testimone del grandioso spettacolo
a cui non può altro che arrendersi e osservare finchè uno stimolo
esterno non ne corrompa le qualità e le energie.
Ma un telefono un saluto una voce nella mente del fare del mondo
prima o poi arriverà rompendone il calore :
siamo pronti a lasciarla comunque ritornare visto che
questa esiste  oltre le forme oltre il tempo ed oltre ogni limite
imposto dagli stimoli del mondo umano.

 
 
 

Post N° 181

Post n°181 pubblicato il 08 Ottobre 2008 da lonegalaxy

Lasciare che la nuova consapevolezza
distrugga senza rimpianti  la vecchia forma
della percezione abitudinaria, preparerà
il volo della coscienza  liberata
verso  nuove frontiere , non più
tracciate  dai confini delle abitudini limitative dell'essere,
ma anzi dilatate impeccabilmente nello spazio tempo ,
che solo un cuore finalmente svincolato  dalla oppressione
della mente, saprà coglierne i confini.
A quel punto  sciogliere  senza paura le  ali della percezione
imposterà la nuova rotta, seguendo
orizzonti  sognati non piu da dentro di una gabbia,
ma vissuti realmente  al di fuori di essa , cavalcando
gli incombusti spazi di una  libertà ritrovata.

 
 
 

Post N° 182

Post n°182 pubblicato il 09 Ottobre 2008 da lonegalaxy

Quando la tua intera coscienza si trova tra le pagine
ingiallite di un libro ,anche la tua anima è costretta
a vibrare dentro ai clichè di un etica polverosa e senza luce.
Confortare i propri limiti espandendone i contorni
con la rispettabilità di una realtà ideale contenuta in
un sacro libro reso profano
dalle mistificanti opinioni nelle cui irreali trame , anime morte hanno in esso
demandato ogni superiore qualità,
non puo che ingenerare stupidi  feticismi pagani
nei quali le parole e mai ciò che vive prima di esse
potranno agire  ciò che enunciano di superiore o di nobile.
Le buone intenzioni non portano in paradiso
quando le stesse divengano strumento di
oscuramento delle proprie scorrette azioni.
Il male non potrà mai morire stimolato dalle parole
ma cesserà di esistere non appena sarà stanato
dalla consapevolezza incontrovertibile dei fatti percepiti
senza la loro mediazione simbolica proponitiva.
Il bene nasce solo quando il male se ne sarà andato
e come potrà andarsene negandone la presa di
coscienza contrapponendovi sempre ideali propositi
di virtù immaginarie ?
Il domani delle intenzioni conforta ma allontana
la visione dei propri peccati.Rimanere onestamente
senza fuggire in essi li farà morire
il resto è dottrina dogma e protervia che genera violenza
e divisione oltre che norme a vantaggio di un potere
che nasce dalla impotenza di un anima corrotta
dall'assurda ipotesi di un condizionale mai presente.
La realtà vive in ciò che è, la sua negazione sta in ciò che dovrebbe;
e solo negando l'illusione, la realtà riuscirà a far nascere il bene.
Perciò solo dal negativo potrà affemarsi il positivo
al contrario inseguire il positivo senza fare i conti con il negativo
ne dilaterà i tormenti e le disgrazie con tutti suoi dolori.

 
 
 

Post N° 183

Post n°183 pubblicato il 10 Ottobre 2008 da lonegalaxy

Quattro sono gli alimenti necessari all'uomo.
Aria Acqua Cibo e Impressioni.
La giusta percentuale assimilata
rende l'uomo armonico e equilibrato.
Ognuno valuti la qualità del proprio cibo
e risponda per suo conto se davvero
egli si alimenti in maniera saggia .
Non basta un buon cibo e la buona acqua
o una tonificante aria di montagna a rendervi sani
qualora trascuriate la qualità delle vostre impressioni.

 
 
 

Consumatum est

Post n°187 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da lonegalaxy

Sentiva su di se salire la marea di un liquido sentimento
ineffabile e spietato ; era la sua morte che faceva capolino
insinuandosi sommergendo ogni sua cellula.
Niente poteva confortarlo , nulla poteva aiutarlo a
respingere quella enorme energia ;
solo e infreddolito, sentiva la voglia di vivere ,farsi sempre piu
debole e percepiva  anche il desiderio di arrendersi lasciandosi
sommergere permettendo che la sua essenza se ne andasse
nel nulla chiudendo i suoi occhi stanchi su quella immensa
coperta avvolgente che sempre di piu lo sovrastava
nell'oblio del riposo eterno.
In fondo morire non era solo stecchire le gambe
ma era  atto maestoso, sacro e definitivo,
e fu cosi che si trovò a danzare e muovendo i piedi avanti e
indietro ,roteando le anche ed il bacino, danzò , danzò
rendendo omaggio a quella cosa che si avvicinava
sancendo la meraviglia  del suo vivere ;la parola fine
esaltando il suo passaggio nella vita rendeva trionfale e
terrificante , quella danza  in onore degli
umani che prima di lui avevano vissuto quel sacro commiato.
Era finita e non sarebba mai piu ricominciata
e l'ultimo gesto sulla terra lo vide abbracciato al suo
petto danzando solo e con gli occhi gonfi di lacrime
socchiusi pur tesi alla luce di un ultimo tramonto sull'infuocato brivido
di un bagliore che spegneva nel suo torace ogni sprazzo
di un cuore che sempre di piu sprofondava
dentro l'ombelico ,riconsegnando alla madra terra tutta la linfa
di cui si era cibato nel suo tempo per tutto il tempo.
E nel penultimo ansito con una incomparabile pienezza
capii la forza e l'eternità del suo ultimo sospiro,
e bastò quel singolo atto a renderlo pago e felice
di esserci  e ringraziando l'universo se ne andò
sazio e finalmente felice.

 

 
 
 

Post N° 188

Post n°188 pubblicato il 26 Ottobre 2008 da lonegalaxy

http://picasaweb.google.com/lonxys/Venezia#slideshow

 
 
 

Post N° 189

Post n°189 pubblicato il 27 Ottobre 2008 da lonegalaxy

Privato degli stimoli il corpo non disponendo di
energia cinetica induce la mente a stare in silenzio.
Piove , e in quel cielo sua causa, immergo
il grigio dell'anima mia.
Nulla vi si potrebbe aggiungere e nulla  potrebbe sottrarvisi.
Un vasto silenzio ,una pausa nel moto è la quiete del noto.
Così , al rivelarsi dello scenario , il ruolo e la vita in essa
mostrano l'impalpabile drammatico inganno
di una tragedia umana nella quale
l'inconscienza del nostro essere
rende vano ogni affanno e ogni dolore.

 
 
 

Post N° 191

Post n°191 pubblicato il 30 Ottobre 2008 da lonegalaxy

Vivere come un semplice essere vivente , attento alle modificazioni
della natura delle sue energie naturali e lasciarsi influenzare
dai venti dal sole e dal clima rende l'uomo agganciato alla realtà
almeno del suo presente; tuttavia la mente fatta di parole,
ingabbia all'interno degli scopi temporali ogni percezione dell'essere
che privato della semplicità dell'immediato, diventa calcolatore,
distratto alla realtà e incapace d'amore.
Nella semplicità c'è l'amore e nulla può distruggerlo più
dell'intenzionale prospetto degli scopi mirati al
soddisfacimento di un piacere che viene ricercato
poichè lo si è negato proprio attraverso il demandarlo
a soddisfazioni mentali e perciò procastinate dalla realtà dell'adesso.
La realtà vive nel subito ; il domani è l'inganno di una spietata
alchimia logica verbale che di fatto concima il dolore
e rende l'anima gretta stupida e presuntuosa.
Dal cuore può nascere un pensiero
mentre viceversa il pensiero non accenderà mai un cuore
ormai necrotizzato dalla strumento principe che è il pensare.
L'egoismo si ciba di parole e di immagini che sono l'illusione
del senso di noi, che essendo scevre di passioni
allontanano proprio ciò che evocano.

Il dolore dell'anima si nutre dei limiti dell'egoismo.

 
 
 

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