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Post n°373 pubblicato il 22 Marzo 2013 da albathros70
Lsu e Lpu, non si placano le proteste dopo la soluzione tampone del Consiglio Regionale on di Adelina B. Scorda - www.lentelocale.it BIANCO - La delicata vicenda di Lsu e Lpu impone una azione che si divincoli da momentanee iniziative illusorie e inconcludenti, rivolgendosi con un azione precisa e lungimirante alla soluzione, se pur in parte di quella piaga atavica che sotto un più ampio respiro da decenni ha investito la Locride e ancore di più un'intera regione: il lavoro. Servirebbe uno sforzo dialettico sostenuto da una volontà operante che sia in grado di proporre e produrre, per andare avanti con progetti e programmi, senza sposare altre operazioni uguali a quelle che oggi si presentano come estremamente critiche. Una battaglia quella sul lavoro che al momento abbiamo perso e la condizione a cui sono costretti gli lsu/lpu né la prova schiacciante. A caratterizzare questa sconfitta, l'effetto domino che sta interessando le unità lavorative dei singoli comuni, a insorgere, oggi, sono, infatti, gli Lsu/Lpu del comune di Bianco, il loro un disagio che si unisce a un insieme di voci che lamentano, chiedono, lavoro e rispetto. ‹‹E' dovere degli Enti locali per cui ognuno di noi ha messo a disposizione, in tutti questi anni, la propria professionalità e il proprio impegno per garantire la piena efficienza dell'attività amministrativa, intervenire e, se necessario, scendere in campo al nostro fianco nella battaglia per la stabilizzazione››. Non vogliono parole di solidarietà, ma azioni fattive per elaborare una soluzione reale ad un serio problema sociale, economico, amministrativo e politico. Laddove si interrompesse il rapporto di lavoro con i Lavoratori Lsu/Lpu, la macchina burocratica della Calabria subirebbe un improvviso arresto, tenuto conto che il 70% dei servizi comunali è garantito da loro. La norma transitoria approvata dal consiglio regionale lo scorso 18 marzo, atta a superare il vuoto legislativo derivante dalla sentenza della Corte Costituzionale e finalizzata a dare continuità ai rapporti dei lavoratori. ‹‹non è quello per cui abbiamo lottato in questi ultimi 15 anni, non intendiamo accettare passivamente, dopo 15 anni di "lavoro nero", che ancora una volta si lasci ad altri la possibilità di decidere del destino di 5200 unità lavorative a cui sono collegate le rispettive famiglie e che, a tutt'oggi, garantiscono servizi sul territorio e operano in tutti gli uffici comunali al pari dei dipendenti di ruolo, senza vedersi garantito un futuro e, cosa ancor più grave, senza alcuna copertura contributiva››. In buona sostanza la soluzione tampone adottata dal consiglio regionale altro non farebbe che allungare di qualche mese il ricorso a una soluzione definitiva, che al momento non si è in grado di formulare. La mancanza ora di possibilità economiche e l'errore passato di non aver provveduto alla stabilizzazione di quanti l'avrebbero se non altro meritato, crea oggi un grave problema non solo economico, in quanto evidenzia l'incapacità amministrativa di una buona parte della politica, ma inserisce la questione degli Lsu/Lpu in un problema di più ampio respiro: la questione lavoro che qui, più che altrove è il sintomo di una povertà prima sociale e poi economica. Da qui la proposta dei lavoratori Lsu/Lpu per chiedere a tutte le Istituzioni ‹‹di intervenire, ognuna secondo le proprie competenze e nelle opportune sedi, a tutela della categoria››, affinché, finalmente venga loro riconosciuto il diritto al lavoro.
Post n°372 pubblicato il 19 Marzo 2013 da albathros70
Aurelio Monte (Usb Calabria): "LsU-LpU. Pronti a manifestare davanti al Ministero del Lavoro"
"ENNESIMA vergogna a danno dei lavoratori LSU/LPU della Calabria. Il sindacato USB esprime la propria contrarietà all'accordo della norma transitoria (presentata dopo la sentenza n° 18/2013 della Corte Costituzionale) che ieri è stata approvata in Consiglio regionale con l'avvallo dei sindacati concertativi. Le battaglie che in questi anni l'USB ed i lavoratori hanno portato avanti erano volte alla stabilizzazione e non certo ad una norma transitoria. Il vergognoso compromesso raggiunto ieri, che permette la prosecuzione dei progetti fino al 15 di Luglio si è rivelata un'ennesima beffa. Improvvisamente sono scomparsi dal bilancio previsto per gli LSU/LPU 10.000.000€. Gli impegni che il presidente Scopelliti aveva preso dopo la manifestazione del 10 Dicembre a Villa San Giovanni sono stati tutti disattesi. Aveva, infatti, promesso che dopo i 31.000.000 € si sarebbero trovati i soldi per garantire i progetti fino al 31 Dicembre 2013; soldi che oggi non ci sono più. In questi anni come organizzazione sindacale abbiamo sempre sottolineato in tutti gli incontri avuti con il presidente Scopelliti quanto fosse urgente e necessario ottenere un tavolo tecnico nazionale. In Consiglio regionale la proposta del Sindacato e dei lavoratori è stata ripresa dal presidente il quale ha dichiarato, che è necessario essere tutti compatti nel "pretendere" il tavolo tecnico nazionale. Nonostante ciò ci faccia piacere, ci stupisce il fatto che solo ora il presidente ritenga indispensabile questo tavolo che rivendichiamo da tempo. Da oggi daremo il via ad una dura ed aspra lotta affinchè i lavoratori, dopo oltre 15 anni di lavoro in nero, possano riprendersi la propria dignità. Lavoreremo con il lavoratori fianco a fianco nei posti di lavoro per mettere in piedi un movimento condiviso per le future battaglie che verranno intraprese a partire da subito e che si concluderanno solo quando i lavoratori avranno, finalmente, garantiti i loro diritti. Il sindacato USB invita i lavoratori a mantenere lo stato di agitazione permanente che sfocerà in una grossa manifestazione nazionale dinanzi al Ministero del Lavoro a Roma. Non dobbiamo fare neanche un passo indietro su tutti quelli che sono gli obiettivi che in questi anni ci siamo prefissi primo fra tutti la STABILIZZAZIONE". Così, in una nota, Aurelio Monte, rappresentante di USB Calabria.
Post n°371 pubblicato il 18 Marzo 2013 da albathros70
Siamo stanchi di precarietà e norme transitorie: Vogliamo solo la normalità Lsu ed Lpu contro la legge-tampone del Consiglio Regionale: "Vogliamo legge degna di questo nome" Ennesimo viaggio della speranza dei Lpu-Lsu della Locride che insieme ai colleghi provenienti da tutta la Calabria hanno dato vita a una manifestazione davanti a Palazzo Campanella per chiedere certezze sul loro futuro e il pagamento degli stipendi arretrati. La manifestazione ha avuto momenti di forte tensione sino a quando il presidente della giunta Scopelliti e quello del Consiglio Talarico hanno incontrato i sindacati ed alcuni lavoratori. Cinzia Musitano (Comune di Ardore) Antonio Trifoli (Comune di Riace)
Post n°370 pubblicato il 18 Marzo 2013 da albathros70
In Consiglio esplode la rabbia dei precariA Palazzo Campanella protestano centinaia di lsu-lpu. Tensione altissima e cori contro politici e sindacati Share on facebookShare on twitterShare on linkedinShare on emailShare on printMore Sharing Services - A + I lavoratori protestano davanti all'ingresso del consiglio regionale Dura protesta in consiglio regionale. Centinaia di lavoratori lsu/lpu hanno dato vita a una manifestazione davanti a Palazzo Campanella per chiedere certezze sul loro futuro e il pagamento degli stipendi arretrati. Un sit-in contrassegnato soprattutto dalla rabbia di operatori che non ricevono retribuzioni dallo scorso mese di luglio. La protesta è stata condotta al grido di «vergogna, buffoni», indirizzato alla maggioranza di centrodestra ma anche alla triplice sindacale - Cgil, Cisl e Uil -, "colpevole" di aver escluso dalle trattative la sigla Usb, che rappresenta il maggior numero di lavoratori di pubblica utilità. La tensione è altissima e gli animatori della protesta non escludono azioni eclatanti pur di ottenere assicurazioni concrete da parte delle istituzioni. Finora, l'unica sicurezza è rappresentata da un "tesoretto" di 31 milioni, esaurito il quale la Regione non potrà più mantenere in servizio gli lsu/lpu. Una lettera del dipartimento Lavoro ha infatti comunicato alle amministrazioni comunali e provinciali (nelle quali prestano servizio i lavoratori precari) che non sussistono allo stato le condizioni giuridiche affinché la Regione possa liquidare a questi enti le risorse finanziarie stanziate nel bilancio regionale 2013 per i sussidi. Pietro Bellantoni
Post n°369 pubblicato il 14 Marzo 2013 da albathros70
Siderno, sindaci della Locride a sostegno dei lavoratori Lsu/Lpu nella lotta per la definitiva stabilizzazione
(Ph. Enzo Lacopo) di Francesca Cusumano SIDERNO- E' stata una lunga assemblea quella ha visto impegnati ieri pomeriggio i sindaci della Locride. Presente anche una buona fetta della cittadinanza, considerato lo spessore degli argomenti affrontati, tra i quali quello relativo la condizione di precarietà dei lavoratori Lsu-Lpu addetti alla Pubblica Amministrazione che, oltre a rivendicare la puntualità delle spettanti mensilità, continuano a lottare e ad esigere un piano di stabilizzazione che garantisca loro in egual misura diritti e doveri dei dipendenti effettivi. Ad aprire i lavori è stato il presidente dell'assemblea Giorgio Imperitura che, con il consenso unanime da parte dei primi cittadini, ha invertito l'ordine del giorno previsto, partendo proprio dalla delicata questione dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, una risorsa secondo il sindaco di Martone preziosa per ciascuna amministrazione, senza di loro non si potrebbero erogare servizi alla collettività, il cui futuro si fa ancora più incerto dopo la sentenza della Corte Costituzionale n°18/2013, la quale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 55, comma 1 , della Legge Regionale Calabria n° 47/2011, che, a sua volta aveva prorogato il termine per la stabilizzazione dei lavoratori dal 31 dicembre 2011 al 31 dicembre 2014. Con una lettera datata 8 marzo 2013, il Dipartimento Bilancio, Settore Ragioneria Generale della Regione Calabria, ha comunicato di aver restituito "non impegnata" la proposta di decreto di impegno fondi per sussidi e integrazioni Lsu/Lpu annualità 2013, per il pronunciamento della sentenza; perciò allo stato attuale, non sussistono le condizioni giuridiche affinchè la Regione Calabria possa liquidare agli Enti utilizzatori le risorse finanziarie stanziate nel Bilancio Regionale 2013 per i sussidi, le ore integrative e gli ANF (assegni al nucleo familiare) ai lavoratori Lsu/Lpu del cosiddetto bacino regionale per le proprie imputazioni. Ciònonostante, il Dipartimento Regionale sta provvedendo a redarre una norma transitoria da sottoporre all'esame e approvazione delle prossima seduta del Consiglio regionale del 25 marzo, per legittimare la continuazione dei rapporti di utilizzazione, eventualmente anche sotto altro titolo normativo e l'utilizzo delle risorse già stanziate nel Bilancio 2013 per gli Lsu/Lpu; inoltre, ha già provveduto a liquidare le spettanze residue dell'annualità 2012. Stefano Princi, segretario provinciale Uil Temp, ringraziando Imperitura e i sindaci per il loro sostegno, sottolineando una situazione divenuta insostenibile e che dura oramai da circa 15 anni, ha proposto loro con i contenuti dei principi della piattaforma nazionale, una piattaforma Lsu/Lpu, che prevede: inserimento dei Lsu/Lpu nelle dotazioni organiche dell'Ente utilizzatore, con la riserva dei posti da destinare al 100% dei profili A, B e la riserva del 30% per posti messi a concorso; anticipazione mensile, da parte dell'Ente utilizzatore, delle ore integrative regionali per il predetto personale e anticipazione del sussidio spettante ai lavoratori di pubblica utilità Lpu; integrazione oraria oltre le 30 ore già finanziate, fino al raggiungimento delle 36 ore settimanali di attività complessiva tutto l'anno a carico dell'Ente utilizzatore; riconoscimento dei profili per l'effettivo lavoro svolto, come previsto dal disciplinare regionale di utilizzo dei lavoratori Lsu/Lpu della Regione Calabria. Peccato che sul punto concernente l'anticipazione mensile per conto degli Enti, con l'impossibilità di disporre dei finanziamenti regionali, sarà estremamente difficile per i Comuni convenzionati con la Regione, fare affidamento alle proprie casse comunali, ma soprattutto ai propri bilanci, tenuto conto del periodo non propriamente idilliaco. <>. Circa sei anni fa, anche il Comitato per la difesa dei diritti Lsu/Lpu della Locride, rappresentato da Antonio Trifoli e Cinzia Musitano, con una proposta che va a rispecchiare quanto delineato ieri pomeriggio, aveva ribadito che la cosa migliore, sarebbe stato un decreto ad hoc del Governo, per garantire la stabilizzazione dei lavoratori, stabilizzazione che in Sicilia a quanto pare si è concretizzata. L'idea di presentare un documento al Governo è stata approvata unanimemente nella seduta dei sindaci della Locride, tant'è che gli stessi amministratori hanno deliberato l'istituzione di una commissione consiliare tra sindaci e sindacati, con il supporto anche della deputazione regionale. Intanto, il 18 marzo è in programma una mobilitazione di tutte le sigle sindacali, davanti alla sede del Consiglio Regionale.
Post n°368 pubblicato il 12 Marzo 2013 da albathros70
Antonio TrifoliMERCOLEDI' 13 MARZO ALLE ORE 17,00 PRESSO LA SALA CONSILIARE DEL COMUNE DI SIDERNO RIUNIONE DELLA ASSOCIAZIONE DEI COMUNI DELLA LOCRIDE CON ALL'ORDINE DEL GIORNO LE PROBLEMATICHE RELATIVE AI LSU-LPU.
Invito i colleghi dei comuni interessati a partecipare in massa!!!!!!!!
Post n°367 pubblicato il 08 Marzo 2013 da albathros70
Precari LsU-LpU Calabria. L'USB incontra l'assessore regionale Stillitani
DOPO la reazione immediata della Federazione USB (nella foto, Aurelio Monte), alla notizia che la Suprema Corte aveva giudicato incostituzionali le norme che consentivano alle regioni di continuare a pagare i lavoratori precari LPU, è stato chiesto ed ottenuto un incontro immediato con l'Assessore regionale al lavoro Stillitani. L'incontro, tra l'Assessore e USB, svoltosi questa mattina a Catanzaro e terminato poco fa, ha registrato la dura posizione del Sindacato di Base, che ha manifestato la propria rabbia per una situazione che colpisce sempre i lavoratori più deboli. L'assessore nell'illustrare i particolari, ha messo a conoscenza USB del fatto che gli effetti di questa dichiarata incostituzionalità, ricadranno sia sui lavoratori Lpu, che sui lavoratori Lsu, anche se allo stato il blocco sembra riguardare solo i primi. L'assessore ha anche informato il sindacato che la Giunta ha intenzione di approntare in tempi rapidi una legge regionale per aggirare questo blocco. Inoltre, è stata data notizia che le competenze del 2012 saranno erogate a breve. USB, pur apprezzando questa iniziativa, ha evidenziato che, per quanto possano essere rapidi i tempi per realizzare e far approvare una legge regionale, non si può consentire che oltre 5.000 precari rimangano nel frattempo senza stipendi, con conseguenze facilmente immaginabili. E' necessaria, quindi, una fase intermedia, per la quale occorre da subito individuare gli strumenti per garantire la continuità dell'erogazione dei salari. L'assessore, concordando con questa necessità avanzata da USB e dichiarando che allo scopo è già stato attivato l'Ufficio legale regionale, ha chiesto a noi di fornire proposte concrete per superare con qualche escamotage tecnico la situazione attuale. USB, dando la propria disponibilità, ha dichiarato che interesserà anche la Federazione Nazionale per arrivare ad individuare possibili soluzioni. E' intenzione del sindacato, inoltre, ripresentare anche una bozza di proposta di legge, che era stata già stata elaborata alcuni anni fa dalla Federazione regionale USB Calabria, proposta all'assessore pro tempore, ma mai tenuta in considerazione. In tutti i casi, la vera soluzione, a parere dell'Unione Sindacale di Base, è la completa e definitiva stabilizzazione di tutti i lavoratori. Lamezia Terme, 8 marzo 2013 Fonte: Federazione Regionale USB Calabria.
Post n°366 pubblicato il 05 Marzo 2013 da albathros70
PRECARI REGIONALI: USB LANCIA L'ALLARME La sentenza della Corte Costuzionale ripropone drammaticamente il problema dei lavoratori precari Lsu-Lpu calabresi
La notizia della impugnazione, da parte della Corte Costituzionale, della legge che sta garantendo i pagamenti dei lavoratori Lsu-Lpu in Calabria, apre drammaticamente la questione occupazionale nella nostra regione e pone l'attenzione del problema su due livelli diversi:
Per questi motivi, la Federazione USB Calabria dichiara sin d'ora lo stato di agitazione del personale Lsu-Lpu della regione, con iniziative ancora allo studio, per difendere il diritto al lavoro di chi, sempre di più, viene considerato per la nostra regione un peso e non una risorsa.
Post n°365 pubblicato il 02 Marzo 2013 da albathros70
Lsu-LpU Calabria. "Basta con il lavoro nero di Stato". La proposta di Nidil Cgil. PUBBLICHIAMO un documento sindacale della CGIL Calabria (Nidil) - nella parte, riferita alla vertenza del personale LSU-LPU - presentato a Lamezia Terme il 14 febbraio 2013 per l'iniziativa nazionale: 'Il Lavoro, le precarietà e gli strumenti'.
Essi sono: Nel caso degli lsu lpu calabresi sono presenti tutti questi elementi, soprattutto a partire dal 2006 da quando cioè la Regione corrisponde anche la retribuzione integrativa oraria calcolata in base al CCNL enti locali, al netto, ovviamente, dei contributi previdenziali ed assistenziali, trattenuti ma non versati, ricordiamo infatti che la contribuzione, solo figurativa, é prerogativa dei soli lsu, gli lpu sono privi di alcuna copertura previdenziale. Le azioni concrete che porterebbero alla soluzione definitiva si possono riassumere in questi termini:
Fonte: Nidil CGIL Calabria.
Post n°364 pubblicato il 01 Febbraio 2013 da albathros70
la Circolare INPS numero 14 del 30-01-2013 stabilisce il nuovo importo del sussidio LSU-LPU per tutto l'anno 2013 in euro 572,68
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...Cari colleghi,
il 15 novembre, sembrerebbe, che il presidente Scopelliti, riceverà il sottosegretario al lavoro Bellotti per discutere di noi, vi pregherei ora piu' che mai, di far sapere al Presidente, all'Assessore, al Ministro al Lavoro ed a tutto il suo staff (in particolare a Bellotti) per iscritto, cosa veramente vogliamo e cioè un programma di stabilizzazione serio, realizzabile e concreto, non perdiamoci in inutili e utopistiche richieste, facciamo sentire la nostra PERSONALISSIMA opinione.
L'elemento determinante per il nostro futuro possiamo essere solo noi, la nostra presa di coscienza, la nostra determinazione, la nostra diplomazia ed il nostro dire e fare, non lasciate che siano, sempre, altri a fare o scrivere per voi.
Sono sicura che, saprete esprimere, quelli che sono i vostri pensieri senza essere tacciati di presunzione, falsità ed ipocrisia.
Scrivete.
Far capire che siamo in tanti a seguire con il fiato sospeso ogni loro passo, potrebbe fargli capire quanto ci teniamo ad un posto di lavoro e soprattutto quanto la nostra terra ha bisogno di dare lavoro ai suoi figli, scrivete, scrivete e scrivete.
Quanto meno provateci, non vi costa nulla.
Cinzia ..
Noi siamo i DATORI di lavoro dei politici, votando scegliamo chi "ASSUMERE" per lavorare per NOI... questa è la DEMOCRAZIA!
( pubblicata da Cose che nessuno ti dirà di nocensura.com
http://www.facebook.com/home.php?#!/notes/cose-che-nessuno-ti-dira-di-nocensuracom/noi-siamo-i-datori-di-lavoro-dei-politici-votando-scegliamo-chi-assumere-per-lav/160389213998054
il giorno sabato 13 novembre 2010 alle ore 12.49 )
Invece siamo NOI che lavoriamo per i loro sprechi e privilegi... ci trattano come fossero loro i "datori di lavoro" e noi i dipendenti: oltretutto, come dipendenti che lavorano a nero e ben sfruttati... pensiamoci |
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