Creato da angiolhgt il 01/09/2011

Deliri di notte

vaneggiamenti inutili

Ultimi Commenti

ossimora
ossimora il 21/03/15 alle 01:14 via WEB
Anche tu a Macondo...Ohibò
 
angiolhgt
angiolhgt il 20/03/15 alle 00:00 via WEB
ci troviamo in sintonia . Marquez ha portato anche me a macondo giuro che c'ero anche io in quello stupefacente luogo alchemico e non come lettore; era un luogo che conoscevo già dalla infanzia, un luogo interiore con gli stessi odori sapori colori; è stato un viaggio in cui l' immaginazione dei luoghi delle persone e dei fatti si era reificata da diventare appunto immagine sensoriale di una esperienza vissuta. Un caro saluto A.
 
angiolhgt
angiolhgt il 19/03/15 alle 23:45 via WEB
è reale ciò che percepiamo reale....e poi a dirla tutta siamo sicuri che quella che ognuno di noi riconosce come realtà non sia altro che una ben riuscita finzione?
 
woodenship
woodenship il 19/03/15 alle 21:51 via WEB
Sinceramente sono stato sempre molto attratto dal realismo magico di Gabo,Marquez.Non so perchè ma Calvino o gli altri non mi hanno mai fatto scoccare quella scintilla in grado di farmene innamorare perdutamente.Invece come è avvenuto per scrittori latinoamericani come Scorza o Arguedas.Posso semplicemente dire che la fascinazione è qualcosa che risiede in particolari zone del cervello.Evidentemente in quella parte risiede anche un certo gusto per le penne che riescono a mantenersi in bilico colorandosi di esotico........Bellissimo ed interessante post,giocato con inusuale eleganza di linguaggio.......Un caro saluto.........W.......
 
ossimora
ossimora il 19/03/15 alle 01:11 via WEB
Ehe he mi piace che tu prima sei possibilista poi tacci gli amanti dell’introspezione ed i “barocchismi”(bello scrivere??) per inappetenti di realtàe di vita …ma dunque cosa c’è di più vitale della bella scrittura? Più reale del reale ...Schemi narrativi…??? Strutture…lasciati andare …baci
 
angiolhgt
angiolhgt il 18/03/15 alle 02:24 via WEB
lo dico non per piaggeria che so che tu sei una lettrice molto raffinata, molto più di me e sicuramente della media nazionale che si ciba di gomma da masticare. Sono lettore disincantato e disincantevole forse troppo analitico per lasciarmi andare sul toboga di certe emozioni onirico-fantastiche...anche quando guardo un film penso agli schemi narrativi dello sceneggiatore per costruire ingegneristicamente tensione narrativa...alle strutture codificate dell'artigianato del buon narratore, all'ansia del regista per l'inquadratura..insomma sono uno strutturalista che prova più piacere nel decodificare la struttura logico narrativa che nel lasciarsi andare alla finzione pret a porter che film o romanzo sanno produrre talvolta con effetti più realistici della realtà...che comunque è sempre meno commovente o emozionante. Certe vertiginose introspezioni mi sanno di barocchismi per inappetenti di realtà e di vita. Spesso la stravaganza viene scambiata per originalità geniale.
 
ossimora
ossimora il 18/03/15 alle 02:06 via WEB
Una mia cara amica , lettrice forte come e più di me è totalmente , panicamente , sedotta da Calvino , tanto che il suo nick su Anobii è PALOMAR ….Io lo amo , ricordo quando mia figlia era adolescente , al mare le leggevo prima “il barone Rampante” e poi tutta la trilogia e ne facevamo anche piccoli disegni ; Le lezioni americane sono un saggio / compendio di grande bellezza ed i racconti “Gli amori difficili “ nulla hanno da invidiare a scrittori più celebrati di racconti brevi. Certo non si può mettere sullo stesso piano certi autori ( Landolfi certamente è uno di loro) che ti irrorano di pensieri che lievitano con altri più leggeri ma io leggo volentieri anche autori meno “importanti” a patto che abbiano freschezza e divertimento da offrire! Buonanotte !
 
angiolhgt
angiolhgt il 17/03/15 alle 23:58 via WEB
molto economisti cercano di trovare modelli che spezzino le ciclicità di un tipo di capitalistico che ama la deregulation, dalle bolle speculative alla recessione il passo è breve e chi ci guadagna sono i manager delle banche, attori e regolatori dei flussi finanziari. Gli enti di controllo , di rating, si sono rivelati inaffidabili e collusi, lo stato o comunque la banca di ultima istanza , quella che può stampare valuta, incapace di regolare i flussi di credito. Le regole non piacciono ai banchieri che hanno il potere di ricattare lo stato che li finanzia col denaro pubblico quando le banche sono sull'orlo della bancarotta (vedi monte dei paschi) e questo crea quel senso di immunità che le rende arronganti e sicure deresponsabilizzandole. Il vero problema sta nella debolezza della politica nell'imporre regole e controlli o al limite lasciandole fallire facendosi però garante dei risparmiatori ( non speculatori). Siamo in attesa di una visione sociale del capitalismo ..una antinomia? forse .
 
woodenship
woodenship il 17/03/15 alle 18:39 via WEB
Certo che daranno i loro frutti:chi poteva spendere spenderà ancor più,grazie alla pioggia di euro sulle banche e gli azionisti delle medesime,per non dire di coloro che hanno fili privilegiati con essi.Ma chi,nel frattempo aveva redditi bloccati,si ritroverà ancora più eroso e impoverito,visto che l'inflazione troverà ardenti estimatori,disposti ad elevare ulteriormente i propri guadagni:non importa se si restringe la platea dei consumatori,saranno più alti i prezzi a compensare la perdita di acquirenti.Insomma:il grande imbroglio prosegue.E la politica della truffa ai danni dei ceti popolari si rafforza.Ormai non si parla più di redistribuzione della ricchezza........ Mi ritrovo pienamenter d'accordo con quanto scrivi.........Un caro saluto.......W........
 
angiolhgt
angiolhgt il 17/03/15 alle 00:07 via WEB
formaggi con carettere deciso per uomini che non indulgono a mollezze mozzarellesche
 

ULTIME VISITE AL BLOG

ossimoraangiolhgtziryabbgaza64gratiasalavidaamici.futuroierila.cameriera.seccaravagesdaunfioreacquasalata111lorifuLuxxilletteraaluciliomariomancino.m
 

ULTIMI COMMENTI

AREA PERSONALE

 

CITAZIONI DEL GIORNO

Non men che saver, dubbiar m'aggrata.(Dante, Inferno XI)

La filosofia non serve a nulla, dirai; ma sappi che proprio perchè priva del legame di servitù é il sapere più nobile.(Aristotele)

Lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi il tempo libero.(Aristotele)

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963