Creato da angiolhgt il 01/09/2011

Deliri di notte

vaneggiamenti inutili

 

25

Post n°148 pubblicato il 24 Aprile 2015 da angiolhgt

Quando ero ragazzo il 25 aprile era molto sentito ma anche molto politicizzato, monopolizzato direi da quelli che si credevano veri partigiani e che spesso si sono scontrati con altri partigiani ritenuti di fede non ortodossa ammazzandoli pure: troppi ragazzi morti dalle tutte le parti politiche che credevano in qualcosa con gli ideali dei giovani e con lo slancio generoso , spesso incosciente. che è della giovinezza.

Sulla strada principale  della città sfilava un corteo con in testa, vestita a lutto,  mamma Piol, la madre di due ragazzi fucilati al muro del castello di Rivoli in Piemonte; era una scena triste che ho ancora negli occhi e che ricordava più un funerale che una festa.

Pansa sta rivisitando quei tristi tempi ritengo con senso di onestà, lo  ricordo ottimo editorialista dell'Espresso, il settimanale su cui direi di essermi formato politicamente ma che per fortuna ha prodotto in me come in Pansa, mio concittadino, anche un senso critico e mi ha salvato dal dogmatismo di un certo modo fazioso di essere di parte.

Riferisce di cose ignobili fatte specialmente dalle brigate garibaldi, ma direi un po' da tutti in una situazione in cui la legalità era sopita e non  sempre i valori nobilitavano le azioni.

Ma riferisce anche del "nemico", spesso, giovani animati da ideali seppur frutto di una ventennale propaganda di un male inteso senso dell' onore della patria .

Ci furono atti di banditismo e di gratuita crudeltà da ambo le parti ma anche atti di nobiltà d'animo da ambo le parti.

Credo che si debba pensare a quella guerra partigiana, che fu soprattutto civile, con uno spirito che condanni certamente  il regime ma che abbia rispetto per quei giovani generosi e irruenti che sbagliarono a schierarsi spesso non  per colpa loro e altri giovani ancora che, per paura  dovettero scegliere nell l'alternativa dei campi di concentramento  o della fucilazione: per essere considerato traditore bastava dichiararsi neutrale.

 
 
 

sardine

Post n°147 pubblicato il 19 Aprile 2015 da angiolhgt

L'occidente american-europeo è strano: prima ti sparano poi ti soccorrono - o fanno solo finta di farlo - con mille amorevoli cure, prima fanno terra bruciata di nazioni petroliodotate o geopoliticamente strategiche poi vanno a portare aiuti "ai buoni di turno".

In Libia, e non solo, è stato creato il  caos e così i pesci del  mediterraneo si nutrono di una nuova specie sempre più abbondante: gli annegati disperati

Ovviamente ne trae vantaggio l'industria ittica ma ahimè solo quella che ha sede a mazara del vallo.

Quando c'era Lui i nostri pescherecci, pur provandoci periodicamente, avevano qualche ritegno ad invadere il mar libico , ora che c'è un gran casino  freghiamo impunemente le sardine scorrazzando nelle loro acque e, se un residuo di autorità locale difende  il pescatore libico...arrivano le corazzate italiane per difendere i nostri  bracconieri di sardine ma la stampa ci vuol far credere che....

Siamo tanto più forti e  coraggiosi quanto più loro sono deboli....divide et impera è una regola aurea. 

 
 
 

Francesco

Post n°146 pubblicato il 13 Aprile 2015 da angiolhgt

prima la storia del cazzotto e della mamma, ora il ricordo della strage armena che fu il contraccolpo delle manovre russo francesi, inizialmente per indebolire dall'interno l'impero ottomano, e poi più massicciamente la turchia repubblicana dei giovani turchi .

La strage degli armeni non ebbe causa religiosa, non furono martiri del cristianesimo, fu una storia politica dietro la quale c'erano le potenze europee e la nascente repubblica turca.

Detto questo fu certamente un genocidio.

Ma la sottigliezza gesuitica di Francesco non è casuale, la pretestuosa analogia armeno = cristiano, la sua voglia di risvegliare un cristianesimo attivo e combattivo mi sembra evidente.

Il cattolicesimo in europa è narcolessico,  ho apprezzato ed ammirato la teologia della liberazione nata in sudamerica, il coraggio di uscire dalla liturgia per combattere con la gente  l'ingiustizia e il sopruso (anche i preti irlandesi presero in mano la situazione quando la loro classe aristocratica fu azzerata dagli inglesi).

Il cristianesimo cattolico diventerà una bandiera sotto la quale aggregarci contro "il nemico"?

Lo è stata in passato e sicuramente strumentalizzando la fede per fini politico economici

Ma ora credo  non più, siamo più smaliziati, abbiamo capito che il nemico è quello che possiede  le cose di cui vogliamo appropriarci...gli ebrei hanno i soldi che servono al nazismo e diventano un nemico..gli iraniani  hanno il petrolio che ci serve e diventano il nemico, per scaldare le masse basta la propaganda: dire ,che so, che mangiano  i bambini.  

Ci siamo evoluti :ce ne frega assai della bandiera che gli sventola sopra, di come la pensano e in cosa credono: vogliamo, meglio i nostri tutori vogliono, la loro ricchezza.

 
 
 

ricordi inventati

Post n°145 pubblicato il 11 Aprile 2015 da angiolhgt

mia madre aveva un rapporto difficile col  il gioco del lotto e pur avendo il dono di indovinare i numeri che sarebbero stati estratti sulla ruota  di venezia non ha mai vinto in vita sua nemmeno un ambo su questa ruota lagunare.

nella notte della vigilia dell'estrazione faceva il  sogno rivelatore e al risveglio era talmente di cattivo umore che, in preda ad una terribile emicrania,  spariva dalla nostra vista chiudendosi a chiave in sala da pranzo  ed imponendo un assoluto  silenzio a tutta la  famiglia.

Quel giorno mio padre preparava la colazione: zabaione, caffelatte con le gallette , ci vestiva e ci accompagnava a scuola in silenzio.

La ruota di venezia? solo quella di Venezia.

Per le altre ruote le sue doti divinatorie non avevano efficacia alcuna.

Tutte le volte che aveva giocato i numeri sognati sulla ruota di venezia sapeva bene che non sarebbero  usciti nemmeno se li avesse dati  a qualche conoscente, nel caso opposto uscivano puntualmente con grande nostro rosicamento.

Una cosa da far saltare i nervi : avere il dono della profezia senza poterne trarre alcun utile nè per sè nè  per gli altri.

Ma la colpa  di questa specie di maledizione di tutankamon era della  buonanima di mia nonna morta 2 anni prima del magico, profetico ma beffardo "dono divinatorio".

In quel tempo non ce la passavamo proprio bene e mia madre, che non aveva mai giocato al lotto, ad un mese giusto dalla sua morte, la vide  in sogno:

" figlia mia ti voglio aiutare a te ed ai bambini tuoi e a tutta la vostra disgraziata famiglia, domani gioca i numeri 34 12 72 sulla ruota di venezia e i vostri problemi saranno risolti, mi raccomando non scordartene!!!."

Mia madre, a quel tempo fervida razionalista, si dimenticò di giocarli ma per curiosità andò a verificare: cazzo !! terno secco!

Quella sera, dies irae dies illa,  se ne parlò in famiglia a sfinimento, con stupore misto a rabbia ma poi alla fine la cosa fu razionalizzata come fatto stocastico: puramente casuale.

La nonna appariva in sogno tutti i mesi dando i numeri e facendoci perdere somme ingenti nella speranza che quella volta fosse la volta buona. 

-"mamma c'è quo vadis ci porti al cinema?"

-"siamo senza un soldo per colpa della nonna"

-"mamma voglio il buondìmotta!"

-" è solo porcheria..è più sano un bel panino con burro e zucchero dobbiamo fare economia per colpa della nonna "

Quando mia madre  decideva  di giocarli  non uscivano, quando non li giocava uscivano  puntualmente e fu così che mia nonna divenne oggetto di orribili improperi anche da parte di noi bambini!

Che mia nonna fosse un po' strana  lo insinuava spesso mio padre stralunando gli occhi, a mezzavoce con la bocca storta, era permalosa e vendicativa : una suocera indigeribile che ora ci prendeva crudelmente per il culo.

La cosa sarebbe andata così per tutto il resto della vita di mia madre che con le modeste vincite sulle altre ruote non riuscì mai a compensare le ingenti perdite causate della nonna vendicativa che non le aveva perdonato di essersi dimenticata del suo dono.

Il nostro astio nei confronti della nonna arrivò sino alla damnatio memoriae tant'è che conservo ancora fotografie in cui è stato ritagliato accuratamente il  suo volto con la forbicina curva quella, per intenderci, per le unghie dei piedi.

La cosa era talmente inquietante che è rimasto un  segreto di famiglia che oggi, per la prima volta, voglio svelare.

 
 
 

pericle e la guerra del peloponneso

Post n°144 pubblicato il 10 Aprile 2015 da angiolhgt

Mi viene da sbadigliare con 'sta grecia!

Un balletto settecentesco non sarebbe meno oziosamente ripetitivo.

Siamo al bypass della ucraina, il gaz  russo passerà dall'acropoli, imboccando prima i propilei per curvare sull'eretteo. Pericle non è scemo!

Pericle sta mandando un messaggio chiaro e forte agli spartani catafratti e salvatori ad usura:

"spartani FMI e accoliti, gran figli di troika, non mi date i soldi? bene adesso prendo il posto dell'ucraina e invece di darli a lei li date a me, invece di aiutare quei nazi-europoidi aiutate gratis i nostri opliti-russoidi".

Bella mossa che non solo rischia di azzerare il debito greco ma di produrre introiti liberandola persino dai pericoli  di default.

Se le cose dovessero andare così  l'ucraina non se la filerebbe più nessuno, non sarebbe più strategica mentre la grecia-turchia sì e come!, ne prenderebbero il posto chiave ma, invertendo l'ordine dei fattori, per noi bruciatori di gas russo, il prodotto non cambia.

 

 

 
 
 

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Non men che saver, dubbiar m'aggrata.(Dante, Inferno XI)

La filosofia non serve a nulla, dirai; ma sappi che proprio perchè priva del legame di servitù é il sapere più nobile.(Aristotele)

Lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi il tempo libero.(Aristotele)

 
 
 
 

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