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Chiunque utilizzi spunti derivanti dalla mia analisi  agisce a proprio rischio e pericolo.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Lucky340
Lucky340 il 26/06/15 alle 16:07 via WEB
BRUXELLES (Reuters) - Il presidente del Consiglio Matteo Renzi auspica e crede che domani si possa arrivare a un accordo tra Grecia e creditori che scongiuri il rischio di una uscita di Atene dall'eurozona.
"Ormai siamo molto vicini a un punto di accordo. Penso, spero e credo che domani ci possa essere un accordo", ha detto nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio europeo.
Renzi ha però sottolineato che ci sono ancora distanze su dettagli specifici tra il governo greco e parte delle istuituzioni al tavolo del negoziato.
"Naturalmente occorre che tutti facciano l'ultimo miglio, forse anche meno dell'ultimo miglio, e credo che ci siano le condizioni perché ciò accada", ha aggiunto.
 
Lucky340
Lucky340 il 04/06/15 alle 17:15 via WEB
Il rendimento dei titoli di Stato decennali tedeschi questa mattina ha brevemente toccato l’1%, dopo una corsa senza sosta iniziata poco più di un mese fa. Nel pomeriggio è poi sceso allo 0,86%, cancellando le perdite della mattina,a conferma della grande volatilità che in questa fase regna sul mercato obbligazionario.
 
Lucky340
Lucky340 il 29/05/15 alle 15:55 via WEB
NEW YORK (WSI) - Chi riteneva basso il +0,2% riportato in precedenza negli Stati Uniti dovrà ricredersi. La maggiore economia al mondo è inciampata clamorosamente nel primo trimestre, periodo che ha visto il prodotto interno lordo americano contrarsi del -0,7%. È una frenata molto brusca, tuttavia gli analisti e le autorità sono pronti a scommettere che si sia trattato di un passo falso dovuto a una serie di elementi momentanei. Basta analizzare le componenti relative a consumi e profitti aziendali, per smentirli. C'è poco da essere ottimisti.
Unica magra consolazione della débacle è che la revisione al ribasso dal +0,2% della stima preliminare è risultata migliore delle previsioni. Gli analisti puntavano infatti su una contrazione dell'1%. Le stime raccolte da Bloomberg variavano molto tra loro e andavano da un calo dell'1,2% a un incremento dello 0,2%.
A gravare sull'attività economica degli Stati Uniti sono stati una serie di fattori, tra cui il maltempo invernale e il dollaro forte, che ha pesato sulla domanda di beni americani.......
da wallstreetitalia
 
Lucky340
Lucky340 il 23/04/15 alle 08:34 via WEB
ROMA (WSI) - Nuove notizie negative dal fronte economico della Cina. Nel mese di aprile, l'indice che misura le condizioni di salute dell'attività manifatturiera del paese - l'HSBC China Manufacturing Pmi - è scivolato al minimo dall'aprile del 2014, dunque in 12 mesi.
Il dato si è attestato a quota 49,2 punti, al di sotto delle attese di 49,6 punti di Bloomberg, e in evidente fase di contrazione, in quanto inferiore ai 50 punti (soglia di demarcazione tra fase di contrazione - valori al di sotto - e di espansione - valori al di sopra).
Tuttavia, dopo il sell off dell'avvio delle contrattazioni sulla borsa di Shanghai, l'indice Shanghai Composite è ora in rialzo, con gli investitori che speculano su nuove iniezioni di liquidità da parte della People's Bank of China, la Banca centrale cinese.
Neanche una settimana fa, lo scorso 20 aprile, la People's Bank of China ha tagliato l'ammontare di cash che le banche devono detenere sotto forma di riserve bancarie, per la seconda volta in due mesi, iniettando così più liquidità nella seconda economica al mondo. Il reserve requirement ratio (RRR) per tutte le banche è stato abbassato di 100 punti base al 18,5%.
Il taglio è il maggiore dalla crisi finanziaria del 2008. Aumentano le speculazioni secondo cui la Cina potrebbe decidere di prendere esempio dalla Bce, non solo lanciando un programma LTRO, ma anche ricorrendo a una forma di QE.
da wallstreetitalia
 
Lucky340
Lucky340 il 17/04/15 alle 07:11 via WEB
MILANO (Finanza.com) Indicazioni contrastanti dai conti societari e il deteriorarsi della situazione greca favoriscono la prudenza e spingono al ribasso i listini del vecchio continente. Secondo quanto dichiarato da un portavoce, la Commissione europea avrebbe espresso insoddisfazione dei progressi fatti finora da Atene, tanto che le probabilità di un’intesa in occasione dell'Eurogruppo a Riga, in programma il 24 aprile, sono ormai ridotte al lumicino. Niente accordo significa niente aiuti per il Paese, che rischierebbe così il default a maggio.
In chiusura, rosso di mezzo punto percentuale per Ftse100 e Cac40 (-0,51 e -0,57 per cento) a 7.060,45 e 5.224,49 punti mentre perdite più consistenti sono state registrate a Francoforte (-1,9% a 11.998,86 punti) e Madrid (-1,42% a 11.611,7).
Per quanto riguarda i dati macro in arrivo dagli Stati Uniti, conferme sul rallentamento della prima economia sono arrivate dai risultati sotto le stime di permessi di costruzione e nuovi cantieri (1,04 e 0,93 milioni). Peggiore del previsto anche l’aggiornamento settimanale sull’andamento delle nuove richieste di sussidio, salite da 282 a 294 mila.
 
Lucky340
Lucky340 il 13/04/15 alle 11:18 via WEB
"E' naturale per i mercati essere un po' volatili quando si testano vecchi record - ha commentato in un'intervista a Bloomberg Andrew Clarke, direttore di trading presso la società di brokeraggio Mirabaud Asia, a Hong Kong - (Il mercato) ha comunque il potenziale di andare molto più in alto. In questo momento, in Asia sono presenti tra i mercati più appetibili - Giappone, Cina e Hong Hong per iniziare -.
da WALL STREET ITALIA
 
Lucky340
Lucky340 il 10/04/15 alle 21:49 via WEB
La corsa dell’indice Hang Seng di Hong Kong potrebbe non essere terminata qui. L’indice dell’ex colonia britannica potrebbe infatti puntare presto ai massimi storici e aggiornarli. I fattori che ci spingono a una simile conclusione sono diversi. In primo luogo, non possiamo fare a meno di annoverare il programma di connessione tra le borse di Shanghai e Hong Kong in funzione dallo scorso autunno, che negli ultimi giorni ha visto raggiungere volumi record. Tale programma, noto come Shanghai-Hong Kong Stock Connect (SHKSC), consente agli investitori cinesi di acquistare le azioni quotate a Hong Kong (H-shares) e, al contempo, permette a quelli internazionali di operare sul mercato azionario cinese (A-shares). Sebbene siano previsti dei limiti giornalieri ai flussi, si tratta comunque di una novità assoluta dato che sino allo scorso anno non era possibile investire sul mercato azionario cinese. In questo modo gli investitori potranno sfruttare gli arbitraggi che si vengono a creare di volta in volta nelle valutazioni delle aziende che sono quotate su entrambi le borse.
Nell’ambito di questo programma, la scorsa settimana la China Insurance Regulatory Commission ha permesso alle imprese di assicurazione cinesi di investire sui listini azionari di Hong Kong. Questo ha fatto sì che i volumi di scambio nelle ultime 3 sedute abbiano raggiunto i limiti imposti dal programma Stock Connect. La connessione tra le due borse migliora la trasparenza e permette l’accesso da parte degli investitori mondiali al mercato azionario cinese.
In un simile contesto di mercati aperti, crediamo che gli effetti di una politica monetaria espansiva potrebbero essere amplificati sui listini finanziari. Pertanto c’è molta attesa da parte del mercato sulle prossime decisioni della Banca centrale cinese (People’s Bank of China, PBoC).
In proposito, saranno decisivi i dati della prossima settimana, quando saranno pubblicati la bilancia commerciale di marzo (lunedì), le vendite al dettaglio, la produzione industriale e il PIL (mercoledì). Se il Pil dovesse rallentare vistosamente e allontanarsi dal target fissato dal governo del 7%, probabilmente la PBoC potrebbe decidere di tagliare il tasso sui depositi per cercare di stimolare la crescita. .......
Vincenzo Longo – Market Analyst IG
 
Lucky340
Lucky340 il 03/04/15 alle 21:58 via WEB
NEW YORK (WSI) - Brutte notizie dal mercato del lavoro Usa. Nel mese di marzo l'economia statunitense ha creato solo 126 mila posti contro i 245 mila messi in conto dagli analisti. Si tratta del dati più basso da fine 2013. Resta fermo al 5.5% il tasso di disoccupazione.
Rivisti al ribasso i dati di gennaio e febbraio rispettivamente a 201 mila (da 239 mila) e 264 mila posti (da 295 mila).
Il dato di oggi conferma dunque le preoccupazioni sollevate da economisti e analisti secondo cui il primo trimestre dell'anno ha registrato un rallentamento della crescita Usa. Considerazioni che trovano d'accordo la Federal Reserve di Atlanta, secondo cui Il PIl Usa registrerà una crescita zero nel primo trimestre. Allo stesso tempo, secondo S&P Capital IQ gli utili societari sono attesi a in calo del 3% nel primo trimestre e di un altro 2% nel secondo.
A dispetto della debolezza dei numeri, la media degli stipendi orari è salita dello 0,3% mensile.
 
Lucky340
Lucky340 il 01/04/15 alle 08:01 via WEB
... l’Europa si regge in questa fase sulla forza del dollaro, sulla debolezza dei prezzi energetici e sulla domanda proveniente da paesi extra euro. Ogni battito d’ali prodotto in aree critiche può scatenare un temporale da noi.
La percezione di questi problemi rimane per lo più debole nella misura in cui il macro flusso di denaro prodotto dalla BCE sostiene i mercati dell’Eurozona. Senza il rialzo del dollaro, la debolezza del petrolio e la domanda estera non potremmo parlare di ripresa.
La BCE di Mario Draghi è consapevole di questa precarietà, per cui svolge un’azione di sostegno vigilato sull’Europa. Il filo rosso della politica monetaria è costituito dal rafforzamento del dollaro che procura una sensibile svalutazione al cambio EurUsd in modo da restituire competitività al sistema, altrimenti bloccata al suo interno dalla condivisione di una moneta comune. Di conseguenza osserviamo un fenomeno a doppia velocità: recupero di competitività verso i mercati extra euro, rigidità all’interno dell’Eurozona.
Risulta quindi forzata la strada del ribasso per l’euro. Nell’ultima settimana abbiamo assistito a un recupero dei corsi da 1,05 a 1,10; al momento il rialzo ha colpito la resistenza che si è formata con i minimi di gennaio. Discese sotto 1,08/,07 riposizionano il cambio nuovamente in una sequenza regressiva peraltro ancora attiva dal punto di vista strategico. La ripresa del ribasso ci porterà direttamente verso la parità.
Per effetto del rapporto di correlazione diretta tra dollaro e borse, è possibile stimare per gli indici azionari una prosecuzione dell’attuale positività. Sul mercato italiano abbiamo confermato le nostre stime per apprezzamenti nel breve sino ad area 23500/24000. L’Europa continua quindi a rappresentare la migliore attrazione nell’ambito azionario. Benché nell’ultimo mese quest’ultima si sia svincolata dal legame con i mercati nordamericani, rimane, anche se in misura parziale, una relazione limitata alla struttura strategica dello Standard & Poor 500.
In altri termini mentre le correzioni tattiche influenzano poco gli equilibri sui mercati europei, un segnale più complesso, propedeutico ad un’inversione del ciclo, potrebbe riportare una maggiore sensibilità degli investitori sul solco operativo degli USA. Da tempo l’S&P 500 ha smesso di essere il mercato di traino: i valori da dicembre scorso fluttuano all’interno di un range a nostro avviso fortemente monitorato dalla FED. I punti di osservazione coincidono con 2038 ed area 2000/1980. Questi due livelli costituiscono di fatto i principali sostegni per il mercato....... Wlademir Biasia - WBAdvisors
 
Lucky340
Lucky340 il 27/03/15 alle 08:22 via WEB
.......Sui mercati, le tensioni geopolitiche hanno infiammato il petrolio, con il Brent che è tornato al ridosso dei 60 dollari/barile, massimi dal 9 marzo. Vola anche il WTI che ha superato nuovamente i 50 dollari, raggiungendo i 52,50 dollari. Il risk off sui mercati ha riportato in auge anche l’oro, che ha toccato i 1.220 dollari/oncia, massimi da fine febbraio. Tra le valute, perde quota il biglietto verde verso quasi tutte le principali valute. Il cambio Eur/Usd si è spinto ai massimi dal 5 marzo, superando quota 1,1050. Recupera anche lo yen.
Male tutte le borse europee, con cali che oscillano tra l’1,5% e il 2%. A dire il vero non eravamo più abituati a questi cali. Crediamo che la fase di risk off sia temporanea. Di fatto stiamo assistendo a delle prese di profitto marcate, che erano in qualche modo attese, fisiologiche e sperate dal mercato.
Non abbiamo raggiunto neanche i minimi di marzo, pertanto ci sarebbe ancora spazio per dare fiato ai listini europei, reduci da una lunga corsa priva di correzioni fisiologiche. Questi cali daranno l’opportunità a coloro che sono rimasti fuori dal recente rally di entrare su livelli di prezzo più bassi e il mercato ripartirà più forte di prima.
VINCENZO LONGO Market Strategist IG
 
 
 

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Data di creazione: 04/05/2010
 

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