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STORIE di CANI

Post n°80 pubblicato il 27 Luglio 2019 da cristianma.80

STORIE di CANI

Gentile signora Brambilla, ogni volta che vedo un cane penso a lei. E, confesso, non sempre con simpatia. La sua battaglia per le bestiole l’ha fatta con immensa grinta e, considerando che lei “occupa” anche il Dicastero per l’Infanzia, vero o no? ,osservo che per le questioni relative ai bambini, la foga non è esattamente la stessa e non vedo grandi risultati e nemmeno leggo iniziative strabilianti in proposito. Al contrario, per gli amici a quattro zampe è davvero incredibile quanto e come lei si sia data e si dia da fare! Pensi che ho visto alcune sue foto leggiucchiando in attesa dal mio dentista e quasi devo ringraziarla perché mi son distratta un pochino dal pensiero molesto di quanto mi accingevo a subire…Che bella signora, bionda e sorridente e che bei cagnetti riccioluti, bianchi e lindi! Di certo molto accuditi da ogni punto di vista e, cosa piuttosto fondamentale, curati come si conviene per la loro salute e per quella degli amici umani. Quasi sorridenti pure loro per la grande fortuna di essere capitati in una famiglia benestante con una signora “impegnata” politicamente a favore dei diritti dei cani. Persino il diritto di viaggiare dovunque e comunque! Sui treni diseredati e scassati delle ferrovie dello Stato come sui treni lussuosi di Frecciarossa e Italo. Dove ad ogni modo lei signora non viaggerà ritenendo sicuramente più comodo usare le sue macchine. E qui, se permette, mi sorge spontanea una domanda: come può lei decidere autonomamente di fare viaggiare gli amici cani in tutti i treni senza avere pensato neppure per un istante di coinvolgere tutti noi che ahimé, non abbiamo vetture comode, veloci e sicure e i treni li prendiamo sovente? Non tutti sono scrupolosi nel pensare al problema sanitario dei loro animali! Spesso per ignoranza e trascuratezza e qualche volta per mancanza di soldi. Convenga che invece il problema dell’igiene e della sicurezza sanitaria siano due regole imprescindibili per poter portare fra la gente i propri animali. Ebbene signora, poiché lei non viaggia sui mezzi pubblici come la maggioranza di noi, la informo che da quando lei ha avuto ( e lottato strenuamente per realizzarla!) la strabiliante idea di far viaggiare dovunque e comunque gli amici cani, (unici poveri innocenti!), la vita in treno, nei bar, nei ristoranti, nelle latterie, in fila dal tabaccaio, sotto il tavolino del dentista (che tanto è di piccola taglia..), negli hotel ( perché ragazzi.. che cuccagna! ti danno i soldi se li ospiti e chi se frega se non li amiamo tanto nessuno lo saprà mai…), è diventata difficilissima! La maggioranza dei cosiddetti amanti dei cani non li accudisce come pensa lei, da nessun punto di vista e spesso puzzano entrambi in modo disgustoso. Non è raro vedere cani di piccola e media taglia accucciati a ciambella sui sedili dove gli umani dovrebbero sedersi. Mi è capitato di concedermi una volta un aperitivo in un bar di porta Venezia con la collega di Turismo e vedersi accucciare quasi a fianco, un gigantesco peloso cagnone che per passare aveva quasi spazzolato il tavolo con la sua enorme bellissima coda rossastra. Beh, abbiam dovuto andar via prima del previsto per il puzzo e anche per il troppo spazio occupato da questa ingombrante presenza..Ma perché nessuno riflette sul fatto che i propri animali non possiamo farli subire a tutti gli altri che avrebbero la libertà di non amarli e non accettarli? Ognuno dovrebbe gestire le proprie bestiole nella sua casa, nel suo giardino, nei suoi spazi. Magari sarebbero più felici! Io ho il terrore delle zecche, gentile signora, e cio’ che vedo e “sento” spesso, quando li ho vicini, mi da l’idea che possa trovarle nei treni e negli hotel, per citare due esempi macro. Oppure nelle spiagge dove cominciano a sostare...nonostante qualche divieto. Forse lei, signora, immaginava visioni leggiadre dove cani belli, sani e puliti, proprio come fanno in casa sua o dal presidente Berlusconi, l’europarlamentare Maullu (del resto oggi vanno tanto di moda i cagnetti bianchi e riccioluti) o, comunque, in quelle famiglie colte, educate e anche benestanti che sono in grado di assicurare benessere e salute ai loro animali. Non è cosi nella stragrande maggioranza dei casi…e mi creda, signora, forse i cani stessi non amano andare in giro per treni, nei bus, negli hotel e nei bar e ristoranti. Amano la quiete di casa e i giardini.Babbo aveva regalato a mamma una cagnetta Bianchina che viveva in casa con la famiglia. Argo, un bellissimo cane, nero come la notte, è stato per lungo tempo con noi a Carbonia, godendo della nostra compagnia e affetto, del giardino, dell’orto e di tanti altri spazi consoni. E’ in casa e in giardino che i cani di mia sorella Caterina vivono e sono felici. Fino a poco tempo tempo fa c’era Ercole, un Pincher minuto, bello, pulito e sano. Quando doveva fare i bisogni grattava la porta e usciva in giardino. Purtroppo è “andato via”…Ora è rimasto Zeus un beagle dolcissimo e giocherellone che rincorre i gatti che capitano nel giardino dove Caterina mette scodelle per tutti! Mi è spiaciuto tanto e gli ho dedicato una poesiola. Lo chiamavano Ercole uno scricciolo di cane con la pelle color sole bello snello e fatto bene !lo vedevi saltellare e se non ti conoscevaGesù mio!Quanto abbaiare …zia Giulietta con pazienza una carezza gliela dava e una coccola aggiungeva per ricevere in compenso uno sguardo zuccherino coi suoi occhi da cerbiatto!Un cagnetto che davvero non si può dimenticare .a donato molta gioiae lasciato tanto amore .Ha deciso di partire perché sa che starà bene in paradiso con i pari dove incontrerà Cagnetta con la quale amoreggiare .Lascia sì gli amici umani tanto amati e molto carima vuoi mettere i bau bau dei pelosi amici cani ? Ercolino con Cagnetta correranno fra le stelle,giocheranno a perdifiato e si ameranno in allegria! Per l’eterno! E così sia!

 
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