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Creato da: lunarossa.1974 il 16/02/2007
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 I nuovi assassini si chiamano: obiettori di coscienza

Post n°20 pubblicato il 15 Aprile 2007 da lunarossa.1974

Il cytotec, è un farmaco usato per contrastare l’ulcera: basta una ricetta banale, per entrarne in possesso.

Per chi non ricorderà, farò un breve riepilogo.

Finalmente l’Italia si accingeva a sperimentare l’aborto farmacologico: atto ad evitare i gravi traumi psicologici, e fisici che lo stesso comportava con i vecchi metodi; aspirazione, raschiamento e via discorrendo.

Al tempo, sotto l’ennesimo anatema Pontificio,e la difficoltà derivante dal costo dello stesso RU486, costrinsero alla resa. Il fallimento della sperimentazione.

Giusto in quel frangente, un medico dello staff sperimentale, suggerì di utilizzare il cytotec: lo stesso produceva l’interruzione farmacologia di una gravidanza indesiderata, con sole 4 pillole, e in più era a bassissimo costo.

Questa rivelazione viaggiò su molte testate giornalistiche impropriamente, nel senso che se ne vantavano le virtù, ma non gli effetti collaterali.

Infatti, con un dosaggio eccessivo, si arriva alla lacerazione dell’utero, ci si può procurare un’emorragia, o una sterilità permanente, e in casi eccezionali, la morte.

Al tempo, non si pensò di elencare questi devastanti effetti, semplicemente finita la sperimentazione, si lasciò cadere nel vuoto questo dettaglio insignificante: nostra prerogativa, non essere lungimiranti, non prevedere cosa nel futuro potrebbe determinarsi, occultando la verità, o non arricchendo le informazioni con i pro  e i contro.

Oggi in Italia, un medico può avvalersi dell’obiezione di coscienza,  rifiutandosi cosi di praticare l’aborto: la chiesa lo consiglia energicamente, le istituzioni fanno spallucce non prevedendo le tragedie.

In Veneto, c’è la piu alta concentrazione di nivei camici obiettori, circa l’80%.

Praticamente impossibile che una donna, possa farsi interrompere una gravidanza da quelle parti: liste d’attesa impossibili.

Un aborto richiede celerità: primo perche, il danno e il trauma si riducono  e poi perche la legge da un tetto massimo per praticarlo, dopodichè si va clandestinamente.

Le donne venete, sono costrette al pellegrinaggio, con tutto il peso che comporta: un peso che schiaccia l’animo, accrescendo i sensi di colpa.

Tuttavia, l’arte di arrangiarci ci viene in soccorso: qualcuna deve essersi ricordata del cytotec, e lo pubblicizza come aborto casalingo. Al solito si divulgano soltanto le virtù: molte donne hanno scoperto sulla propria pelle i devastanti effetti collaterali.

L’aborto spacca da sempre l’opinione pubblica, resta il fatto che so affaracci miei se decido di abortire, resta il fatto che la legge me lo consente, resta il fatto che da sempre il vaticano fa ostruzionismo, limitando il mio sacrosanto diritto di scegliere.

Mi chiedo perche le donne venete, non hanno fatto sentire la loro voce: non ammetto la vergogna, qui si tratta di libertà negata, di diritti inadempiuti.

Per ogni donna che patirà, ci sarà non un medico obiettore di coscienza, ma un medico colpevole, a volte assassino.

Visto che la ragione non ci aiuta, bisognerà fare in modo di regolamentare i camici bianchi: impedendogli di venire meno ai loro doveri, mascherandosi o trincerandosi dietro una fede religiosa, politica, razziale, o qualsivoglia.

Ecco cosa accade non aprendo le menti, non riflettendo su larga banda, l’empirismo da sempre ostacola l’evoluzione. Non possiamo limitarci sulla base delle nostre conoscenze.

 
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