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Creato da: lunarossa.1974 il 16/02/2007
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Dai giovani mancini le regole per Veltroni

Post n°45 pubblicato il 02 Settembre 2007 da lunarossa.1974

Sono dei ragazzi, sono radunati a Seiano, frazione di Vico Equense, costiera sorrentina.

Sono giovani di sinistra, loro sanno cosa vuol dire essere di sinistra, forse, ma comunque sanno di certo cosa c'è da fare, e come.

Hanno talmente chiare le idee da puntare l'indice senza indugio, lo puntano su quello che sarà secondo loro l'uomo del futuro, o forse della provvidenza: Walter Veltroni.

Dicono senza filtri ne falsa diplomazia cosa vogliono e da chi lo vogliono, credono fermamente in una politica non riformista, ma una politica di derattizzazione: via i ratti dall'Italia, ma soprattutto dalla Campania.

- Ti daremo il nostro voto e la nostra fiducia. Ciò nonostante saremo la tua spada di Damocle. Penzoleremo sul tuo capo seguendo ogni tuo passo, lo faremo discretamente ma sentirai l'aria  smossa dall'oscillazione della lama sul tuo capo.

Ti diremo noi cosa fare, in modo tu non abbia troppo da scervellarti, in modo tu possa subito avere davanti agli occhi la strada da seguire e perseguire: del resto, se noi giovani ragazzi rischiamo la vita fronteggiando a muso duro e a viso aperto la camorra, non vediamo perché tu che hai scelto di governare non possa rischiare un poco come noi. Tutte le liste che appoggeranno la tua candidatura alle primarie per la guida del nuovo Pd dovranno mostrare le carte di identità dei boss, per tutta la Campania. Dovrà diventare lo slogan del vostro partito, una campagna fatta città per città adducendo nomi e cognomi dei vari clan che la comandano. Ad esempio, nel collegio di Stabia, "devono indicare di essere contro i D'Alessandro, i Cesarano, gli Imparato, gli Omobono-Scarpa". -

La Sinistra Giovanile e i movimenti anti-camorra si sono incontrati a Seiano dal 28 al 31 agosto: non è un luogo scelto a caso, ma un luogo simbolo della lotta alla camorra. Lo stesso campeggio, l'I Care, di Castellammare di Stabia, fu tramutato in palcoscenico durante l'anno 1992, durante tangentopoli, durante la strage di Capaci e di via D'Amelio.

L'anno della tragedia, dove tutto sembrava ormai perduto, dove il popolo sanguinava assieme ai suoi eroi, dove le coscienze dei piu decisero che cosi doveva essere, cosi doveva andare, che chi esigeva una chiara posizione dalla parte dello Stato doveva " scoppiare ".

Ma quell'anno lascia affiorare nei ricordi anche le braccia alzate di un uomo che sventola bandiera bianca: Antonino Caponnetto, l'uomo che seguì  alla morte di Rocco Chinnici.

Quella bandiera bianca ebbe il merito di stravolgere l'orgoglio dei siciliani che presero ad urlare nelle piazze: - Non siamo tutti mafiosi, non vogliamo arrenderci. –

Dopo quindici anni la mafia sembra essersi placata, affievolita: ed invece ha imparato a mimetizzarsi. È cresciuta, si è evoluta indossa cravatte di seta di una classe dirigente che oramai non viene nemmeno piu identificata, tanto si è uniformata alla gente per bene.

La mafia oggi è soprattutto imprenditoria, costruisce case, vince gli appalti per le autostrade, gestisce imprese spesso lavorando fianco a fianco con lo Stato e i suoi enti. Gia non sembrano parole nuove, non sembrano realtà sconosciute, ma tuttavia bisogna dirlo, e ricordarlo e raccontarlo di nuovo e ancora e ancora fin quando tutti impareremo a memoria come una filastrocca infantile, o come i dieci comandamenti. La Mafia c'è e Governa.

Veltroni ha capito cosa le hanno chiesto questi ragazzi?

Le hanno chiesto di rinunciare ai voti della camorra, non solo ma anche di condannarli pubblicamente e facendo i nomi. Li faccia in televisione faccia vedere a questi ragazzi, metà dei quali potrebbero essere suoi figli, che lei saprà essere un padre eccellente. Guardi Veltroni, se vorrà verremo con lei, le sorreggeremo e le asciugheremo la fronte durante la pubblica denuncia.   

Non c'è la vastità di un oceano, a dividere le due coste, quella della illegalità e quella della legalità: si tratta di fare una breve nuotata, seppur tra mille feroci squali.

Ma assieme saremo una forza difficile da contrastare  e da eliminare, non possono imbottire di tritolo le auto di tutti gli italiani onesti e decisi a contrastare una volta per tutte la camorra e la mafia, soprattutto quella politica.

Allora futuro leader del PD, vogliamo dare una risposta a questi coraggiosi ragazzi?

Ne avrebbe facoltà, ma soprattutto dovere.

 

 
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