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No alla censura! Basta con l'imbroglio!

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Autodeterminiamoci!

Post n°72 pubblicato il 06 Febbraio 2008 da lunarossa.1974

 

Dopo lo sdegno si svelano gli altarini. Altarini che già conoscevamo ma che mancavano di quella ufficiosità tipicamente italiana.

Per lo meno ora si hanno dati certi, nomi certi e responsabilità certe da attribuire a personaggi certi e viventi.

Possiamo andare avanti?

Possiamo delegare alle toghe il compito di far giustizia e noi concentrati a progettare un piano per il futuro?

Questo sarebbe collaborare, dando ad ognuno il suo compito.

Questo avverrebbe in una nazione prettamente democratica e capace di operare secondo civiltà, etica e coscienza.

Sto parlando dell'emergenza rifiuti in Campania una emergenza che è ben lontana dal potersi definire un caso limite ma che anzi è, lo specchio nel quale vengono riflessi i malaffari politici italiani.

A mio avviso è solo la conferma di come la nostra politica e i nostri partiti siano stati bene attenti ad allargare le proprie competenze e interessi e ben attenti a non occuparsi delle proprie attinenze.

Fin quando permetteremo che a determinare la buona riuscita di ogni dicastero o istituzione sia la politica ebbene, nulla mai avrà un esito positivo. Non vi è tresca che salti fuori dove non vi è anche la politica. Nessuna democrazia quindi, ma una dittatura reale dove il regime è riconoscibile nella figura politica. Regime autoritario perchè la stessa casta ha voce in capitolo in ogni affare ha contatti con ogni dirigente dal piu piccolo al piu grande, che sia pubblico o che sia privato.

Banche, università, ospedali, finanziare, agenzie di lavoro interinale, uffici di ogni sorta e competenza. Non è una dittatura questa?

Ecco perche chi ha abusato dei suoi poteri o chi si è appropriato illegittimamente del denaro pubblico non pagherà mai. Perchè ha spalle forti e coperte, perche ancora una volta userà i suoi poteri legali e illegali per far cadere le proprie accuse, si avvarrà delle sue amicizie costruite con scambi di favori importanti. Magari, facendo trasferire il magistrato che ha osato opporgli resistenza.

( vedi Forleo o De Magistris o altri ).

Userà ogni cavillo preventivamente legiferato non si sa mai. ( Leggi ab personam )

Oppure, quando non servirà piu, verrà trasformato in capo espiatorio. Crocifisso.

Infilare le mani in questo mostruoso intreccio è cosa ardua, da temerari da eroi quasi.

Vediamo di ermetizzare lo sviluppo capillare della politica italiana.

Prendiamo i due schieramenti, la destra e la sinistra.

La destra può contare di 22 partiti e la sinistra di 17, poi ci sono altri 57 micro partiti che si dichiarano indipendenti dai due principali schieramenti.

Farsi i conti è semplice: forse abbiamo in Italia piu politici che supermercati!

Per andare al governo bisogna piegarsi ai compromessi, cioè: accontentare ogni micro partito per far si che lo stesso ci sostenga al governo. Peccato però che le dottrine cozzino irrimediabilmente facendo poi, al momento decisivo, crollare il finto castello fatato. E il governo va giù proprio per mancanza di unione tra lo stesso schieramento. Questo accade anche grazie ad alcune normative assenti: come si può accettare che un capo leader, o tutto un partito cambi schieramento durante l'esecutivo? Come Noi possiamo accettare che chi si è presentato di sinistra si dica poi di destra?

Quando partono le campagne elettorali il partito capo illustra i suoi progetti o futuri disegni di legge, quindi, i partiti che si accodano a tale programma non possono poi rifiutarli o sconfessionarli! È una mancanza di rispetto nei nostri confronti. Il divertente sta nel fatto che alla prossima campagna elettorale lo stesso volta faccia si riproporrà e noi? Saremmo anche capaci di riaccordargli la nostra fiducia! ( che imbecilli che siamo )

Il politico una volta era colui che usava il palco per determinare le proprie idee, le proprie visioni.

Era il politico che illustrava ai suoi possibili elettori come intendeva agire, dove intendeva agire.

Svelava non un elenco di ignobili buoni propositi, non elencava astratti punti, lui sviolinava, mettendola in piazza, la sua ideologia, i suoi principi morali. Lui era fortemente di destra o fortemente di sinistra. Quando poi veniva eletto, buttava anima e corpo nel dare all'Italia la sua impronta, la sua firma, quasi a voler che la stessa nazione gli somigliasse.

Non frullati imbevibili e improponibili come quelli attuali: ma un preciso indirizzo politico!

Questo il personaggio politico di qualche decennio fa, poi arrivava sulla scena politica Berlusconi.

Il politico cambia veste, da patriota a imprenditore, da portatore sano di dottrina a portatore sano di conflitto di interessi. Siamo passati dalla segretezza massonica allo sputtanamento mediatico. Tutto contribuisce e confluisce alla fama, al potere, ai soldi. Non importa mentire, rubare, bleffare, tirare tiri mancini e vigliacchi. Importano i voti anche se avuti pagando un prezzo esageratamente alto. Non discutono piu di leggi da varare o riformare non hanno tempo, tanto è vero che molte delle nostre leggi stanno per festeggiare le nozze d'oro!

Decidono poltrone, anche le piu piccole anche le piu insignificanti dal punto di vista lucroso ma poltrone logistiche, poltrone che faranno nascere amicizie trasversali e soprattutto porteranno voti.

Il politico vero si mostrava ai suoi nemici, si sapeva contro chi si lottava e per che cosa, lo sapevamo anche noi.

Ammetto che Berlusconi è stato un grande traghettatore e padre della nuova mala-politica.

Un personaggio chiave, il quale ha determinato la resa di una sinistra ancorata a vecchie idee mai rinnovate, mai al passo con i tempi.

Oggi la politica possiede poteri immensi, ha mani ovunque, la si trova anche nelle piu semplici riunioni d'istituto di una scuola elementare.

Gestisce canali televisivi pubblici e privati.

Gestiste gli articoli che dovranno venir pubblicati su tutti i quotidiani.

Gode di imbarazzanti privilegi.

Decide la nomina di primari nei piu eccellenti nosocomi, ma anche cariche inferiori.

Lobby vergognose che nulla hanno a che fare con il compito primario di ogni politico.

Decide le sorti delle piu grandi aziende nostrane.

Decide quali indagini avviare e quali sotterrare.

Tutto coeso e proteso ai voti.

No.

Sono e resterò di Sinistra. Ma voglio la mia sinistra.

Rivoglio l'identità di sinistra.

Quella che lottava fianco a fianco degli ideali.

Quella laica non a chiacchiere ma con i fatti.

La sinistra coraggiosa che si schierava pro o contro con decisione, senza paura di perdere voti perche dei voti non gli importava. Gli importava difendere solo la propria identità.

Voglio la sinistra che riformi le scuole, l'ordine giornalistico, che decide di sua spontanea volontà di non usare privilegi infamanti. Una classe vera!

Con idee chiare!

Che dica ai microfoni parole oneste e veritiere.

Che si ricominci dunque dalla Campania.

Che si mostri qui la sinistra coraggiosa, che si autodenunci e si autodetermini.

Non esiste oggi questa sinistra perchè manca l'uomo di sinistra.

Manca il traghettatore.

Forse tra di noi cittadini si nasconde questo personaggio.

Bastano tre persone reali e concrete, forse anche un poco folli per ridare vigore alla dottrina di sinistra.

Insegnava Cicerone: - Ho pochi amici per scelta. Ma so che non mi tradiranno né ci tradiremo mai, perchè? Perche abbiamo lo stesso Pensiero!

Roberta Lemma

 
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