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No alla censura! Basta con l'imbroglio!

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Creato da: lunarossa.1974 il 16/02/2007
Senza nè Santi nè Eroi.

 

 
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Nessuna speranza per chi desidera donare la VITA! 

Post n°86 pubblicato il 29 Aprile 2008 da lunarossa.1974

 

Mi capita tra le mani uno dei tanti appelli lanciati con dignitosa sofferenza. Lo leggo e subito un sentimento di pura, nuda, feroce rabbia si impossessa di me facendomi vergognare per la mia estrema ignoranza e indifferenza.

Comprendo la difficoltà di mantenere alta l'attenzione quando un argomento non ci riguarda personalmente, o non riguarda direttamente un nostro caro; cosa proprio non tollero, cosa mi costringe ad abbassare il capo e la forza che estrapolo dalle righe scritte da uomini e donne che vivono loro malgrado in un tunnel senza luce. Senza speranza. E subito smetto di fare il mea culpa per ammonire e puntare il dito verso chi, si è fatto eleggere, verso chi, ha deciso che nella vita avrebbe tentato di governarci e quindi di proteggere ognuno di noi nelle più svariate situazioni, con professionalità e non sulla base di un empirismo inaccettabile; e non lo fa.

Non dovrebbe esser compito mio appoggiare con sincera solidarietà gli appelli di queste persone coraggiose e lasciate sole a condurre una vita che di giusto ha poco.

Come addormentarsi sapendo che c'è qualcuno che pende dalle nostre labbra, che attende una risposta, un aiuto, un minimo di doverosa attenzione. Discutiamo di scienza, di ricerca nel campo medico e subito ricordiamo il primo trapianto di cuore, di fegato, delle scoperte che hanno e ci hanno salvato da morte certa.

La scienza che spacca l'opinione pubblica: due fronti che si contendono senza esclusioni di colpi. Un ring, e due ombre che allacciano i guantoni e lucidano gli scarpini: i sani moralisti contro i disperati malati. L'arbitro che dovrebbe rappresentare quel senso di umanità capace di arbitrare con giustizia, latita. Gli uni contro gli altri. E noi?

Noi che non ci sogneremo mai di privare una persona di una speranza.

Noi che non ci sogneremo mai di negare ad una persona l'opportunità di realizzare un sogno.

Noi che non ci sogneremo mai di anteporre alle lacrime copiose di chi vive nella sofferenza i nostri miseri interessi di partito.

Noi, che vediamo il patos e non sappiamo far finta di non averlo visto.

Noi, che ruolo abbiamo? Che forza esercitiamo?

Nomino la legge 40 (http://www.parlamento.it/leggi/04040l.htm) e subito repentina mi si materializza l'immagine di San Pietro.

Sovrasta il cupolone a stringere le redini di un carrozzone pieno zeppo di politicanti incapaci di agire, di soffrire, di compiere atti equi e umani.

Tornando all'appello....

provate a immaginarvi due persone, un uomo e una donna.

Decidono di avere un figlio: lo concepiscono e lo partoriscono.

Pochi giorni di gioia: su di loro si abbatte la lama di un boia crudele.

10 mesi soltanto; i primi passati nella gioia, gli ultimi angoscianti, dilanianti, infinitamente crudeli.

Muore il loro piccolo ma non solo, scoprono come se già il tutto non fosse simile ad un inferno che la causa, il virus che ha ucciso il loro figlio si annidava nei loro DNA. Portatori sani della SMA; atrofia spinale muscolare. L'impotenza di un genitore davanti al figlio che si spegne lentamente giorno dopo giorno. Un lutto micidiale che ti squarcia il cuore rubandoti ninfa vitale: vorresti morire anche tu, ma decidi di riprovarci.

Queste persone, questa coppia chiusa nel dolore e forte della forza dell'altro riesce a sopravvivere, incredibilmente trovano la forza di lottare per quello che a me appare come un diritto indiscutibile ma che per altri diventa terreno dove esercitare forze e poteri, non meno miserabili interessi.

Vorrebbero, ora che sanno di essere entrambi dei sani portatori di SMA, avere un altro figlio con l'esame pre – impianto. Onde scongiurare la nascita di un altro figlio malato e destinato a sicure sofferenze e morte certa.

Non desiderano un figlio di tipo programmato: occhi blu, capelli biondi, di sicura statura e bellezza. Ma semplicemente un figlio sano.

Tuttavia, dopo mesi tutto tace poiché l'Italia non permette questa tecnica nemmeno in questi casi dove diventa indispensabile e umana se mi permettete.

Un paese dove reati di dubbia moralità come:

  • la pedofilia eccellente

  • lo stupro inarginabile

  • genocidi

  • sesso, droga e rockroll

  • istituzioni gremite di apparati deviati, amministratori mafiosi, associazioni a delinquere

lo comandano e lo costringono; ma che tutt'ora si dimostra fondamentalista e moralista.

Niente tecnica pre – impianto. Che vadano a farsi fottere quelli con la SMA e le loro statistiche dimostranti che è la malattia con il più alto tasso di mortalità infantile.

L'Italia cari signori, è un paese di bigotti ipocriti, di assassini e di criminali ma che, sentite bene, non può “ tollerare “ azioni volte a salvare la vita e debellare, nel corso delle generazioni, geni mortali come la SMA. Cancelli sbarrati quindi a questi genitori che chiedono un poco di umanità.

Naturalmente, la Santa Sede non intende retrocedere di un passo: loro al più intendono schiacciarci e ammorbarci ulteriormente con la storia dell'aborto. Perchè la vita va garantita!

Maledette incongruenze: ma questo slogan non dovrebbe investirci tutti garantendoci questo benedetto diritto alla vita? Non vale anche per queste persone che credetemi non sono affatto esigue nel nostro paese? Evidentemente non per loro. Per loro possono crepare. Non gli si vieta di procreare anime destinate alla sofferenza, all'accanimento terapeutico alla morte; a loro si vieta di procreare anime sane che potrebbero vivere.

Non finisce qui. Altro argomento, altro giro di roulette russa!

Fecondazione assistita.

.

La fecondazione assistita coinvolge il 5-7 per cento delle coppie con difficoltà a concepire (40-50 mila l'anno), passa attraverso 326 strutture cliniche pubbliche e private (il più alto numero dell'Unione Europea) e alimenta un giro d'affari stimato attorno ai 400 milioni di euro (3 miliardi di dollari degli Stati Uniti).

L'infertilità o l'impossibilità di avere un figlio danneggia sistematicamente la vita di una coppia costretta a vivere sotto i sensi di colpa, sotto l'ignoranza sociale, sotto l'usura psicologica degli infiniti trattamenti clinici. Sotto la solitudine e per finire sotto il potere esercitato da quei camici che si rifanno all'obiezione di coscienza.

Ora, vi dico il mio punto di vista.

Premesso che non discuto chi, pur dietro un giuramento che dovrebbe vanificare l'obiezione o l'idea religiosa personale, si nasconde appunto dietro l'obiezione di coscienza, esigerei che ogni circoscrizione garantisse un numero sufficiente di personale specializzato non obiettore.

Altrimenti il mio diritto, sancito dalla legge, decade nel momento in cui nella mia regione prevalgono gli obiettori agli altri, non credete?

Talvolta, gli stessi obiettori dichiarati commettono reati: in che modo?

La legge 40 prevede che, un obiettore può rifiutarsi di fare uno specifico trattamento ma, non deve rifiutarsi di prescrivere tutto ciò che occorre all'intervento in sé, sia che si trattino di esami antecedenti o post operazione. Quindi tutti gli esami richiesti dallo specialista per effettuare l'operazione non possono, per legge, restare inosservati dal medico di turno.

Vi faccio un esempio pratico.

Essendo fertile debbo recarmi in un centro specializzato in fecondazione.

Lo specialista mi richiede un esame, che dovrò farmi prescrivere dal mio medico di famiglia: vado quindi dal medico generico e lo stesso mi si rifiuta di prescrivermelo. La legge dice che è un suo dovere e che non può rifiutarsi appellandosi all'obiezione di coscienza ma lui se ne frega. Non solo.

Fa proselitismo e scuola di morale. Mi mortifica e mi umilia.

Questo è reato.






Non sorvoliamo l'aspetto economico.

Oltre alla difficoltà umana di chi si scopre impossibilitato al concepimento.

Oltre al disagio sociale che si crea e che ci si rinfaccia.

Oltre alla difficoltà delle mille peripezie burocratiche e cliniche.

Oltre al subire infiniti trattamenti e manipolazioni di sorta.

Oltre al delicato momento psicologico, agli abusi di potere che ci infliggono negli ambienti “ per bene “ esistono le spese esorbitanti:

Venticinque-30 mila euro se va bene.


In certi casi possono raddoppiare e, se si va oltre le terapie standard, arrivare a 90 mila.


Sommando analisi, farmaci e trattamenti è questo il costo approssimativo di un bambino che nasce dalla fecondazione medicalmente assistita. Finora in dettaglio non era stato mai calcolato.


Nel 2005 i bambini venuti al mondo in Italia grazie alle tecniche di fecondazione assistita sono stati quasi 9 mila, su un totale di circa 30 mila trattamenti eseguiti, un quarto dei quali effettuati all'estero per aggirare le restrizioni previste dalla legge 40, in vigore dal 2004.



Partiamo da qui, dal costo economico con cui deve fare i conti chi prova il legittimo desiderio di un figlio ma non ha i requisiti richiesti dalla legge o non trova spazio nelle lunghe liste di attesa, anche di anni, degli ospedali pubblici. E quindi, nel tentativo di procreare, si rivolge a una clinica privata, in Italia o all'estero.



I possibili esami richiesti per l'impianto..


- consulenza ambulatoriale ginecologica ed andrologica

- ecografia

- isterosalpingografia

- sonoisterografia

- isteroscopia

- laparoscopia

- valutazione del liquido seminale

- monitoraggio endocrino – ecografico della crescita follicolare

- inseminazione intrauterina (IUI)

- procedura FIVET

- procedura ICSI

- crioconservazione oocitaria



Forse sarebbe il caso di interessarci e di intervenire.

Se vi sentite solidali con questo articolo vi chiedo di sottoscriverlo.

Se vi sentite di non appoggiarlo vi chiedo, gentilmente, con quale logica e stato d'animo.

Grazie

http://unlaita.altervista.org/joomla-1.5.0_ita/


 
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