Lunedì

Caro amico...

... ti scrivo.
Così mi distraggo un po'.
E siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.

Certo che non è facile buttare giù due righe quando ogni trenta secondi l'amico nel bisogno è un piccolo fazzoletto di carta. Altro che distrazione: io, l'inossidabile, dopo aver portato sandali scalza fino al 31 di ottobre, dopo aver optato per calze e scarpe da ginnastica solo per contrastare la pioggia, dopo che mi ostino a non togliere dall'armadio il giubbino imbottito, da stamani mi ritrovo col naso gocciolante e il fazzolettino a vista.

Ben mi sta, direte voi. Fanculo, dico io. Perchè tutto sto raffreddore m'è venuto dopo aver passato una notte al centro di telemedicina dove spesso faccio i turni e dove, credetemi, si potrebbe stare in costume da bagno tanto tengono alto il riscaldamento.
E non parlo di impianti tradizionali, ma di double-face, aria gelida (condizionata) d'estate e caldo sahariano d'inverno. Peccato che siano poco salutari.

Etciuuuummmm!! Afff...