Lunedì

Laurea in scienze di segreteria

A questo punto ci vuole. Finora nessuno l'aveva mai pensata, una laurea apposita per impiegate di segreteria. Eppur ci vuole.
Perchè non posso credere che cotanta "svampitaggine" non si possa guarire con una sana dose di libri.

Dunque, stamattina sono andata all'agenzia di assicurazioni che mi segue ormai da una vita per quanto riguarda l'auto. Sono ragazzi giovani e molto in gamba, per questo, nonostante non siano vicini, preferisco rivolgermi sempre a loro. Mi è arrivata la lettera di avviso della rata in scadenza, nella quale è segnalato che hanno aperto una nuova filiale a San Zeno. Però, giustamente, mi reco in quella solita, a Flero.

Entro. E non c'è nessuno. Si sente qualche rumore provenire dall'ufficio accanto, ma passano 10 minuti prima che qualcuno faccia almeno finta di affacciarsi per vedere chi è entrato. E sì che non sono il tipo che si muove in punta di piedi, tanto più che avevo preso con me il mio cucciolone, Nerek, che silenzioso non è.

Arriva una tipa, talmente tirata che a mio parere manco respirava per non scomporsi. Avrà avuto sì e no 25 anni, ma così conciata se ne portava addosso 10 in più. Vi assicuro che non parlo da donna invidiosa, perchè non è nel mio stile. E soprattutto non è che ci fosse granchè da invidiare.

Faccio presente che devo pagare la mia assicurazione. La pratica non si trova. Muovendosi al rallentatore, forse in simbiosi col cervello, la tipa va davanti al suo pc e controlla il mio saldo. Mi fa poi presente che tutta la mia documentazione è stata spostata nella nuova sede. Al che le dico: "Che problema c'è? Posso pagare a lei e poi mi spedite tutto a casa, oppure passo io a prenderla quando ho tempo."
Lei: "Ma non le avevano comunicato che è stata aperta una nuova agenzia?"
Io: "Sì, ma se permette San Zeno è un po' in culo ai lupi, rispetto a dove abito io." (parentesi, dall'altra parte della città)
Lei: "Ah, allora riporteremo tutto qui, a partire dalla prossima volta."
Io: "Beh, intanto pago la rata, che è scaduta, dovrebbero essere 526,76 euro."
Lei: "Stampo l'estratto conto"

Oh bella, stampa quello che te pare, ma datti na mossa che tra un po' si fa mezzogiorno.
Pago. In contanti. Lei controlla e poi dice: "Ah sono proprio contati" e segna sul foglio 526,00
Io: "Veramente sono 527,00"
Lei: "Bene, allora le farò spedire tutto a casa" e con queste parole mi congeda e se ne torna alla sua scrivania.
Io: "Scusi, mi lascia una ricevuta per il pagamento?"
Lei mi guarda allibita, sbatte gli occhioni e poi mi fa: "Ah le serve???"
Io, con tutta la calma e la pazienza di questo mondo (e solo perchè mi ero svegliata bene stamattina) le rispondo: "Beh, considerando il fatto che io non conosco lei, e del resto lei non conosce me, e dato che le sto dando 527 euro in contanti, mi sembra il minimo"
Lei: "Le faccio una copia di questo allora". Sul foglio scrive: pagato € 526,00 il 26/04 - da spedire
Le faccio notare che sono 527, mi chiede se voglio il resto ma le dico di lasciar perdere. Con quella lena, chissà se le chiedevo pure 24 centesimi di resto.

E, dulcis in fundo, il foglio su cui ha fotocopiato non era nemmeno bianco, ma un foglio riciclato dove sul retro sono scritte alcune note che 1 non mi riguardano e 2 tanti saluti alla privacy (trattasi comunque di altre persone...)

Per questa gente serve una laurea. Oppure la soppressione dalla categoria, perchè poi è normale che uno pensa che tutte le segretarie siano così idiote.