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Messaggi del 30/10/2005

Nove per nove...

Post n°129 pubblicato il 30 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
Foto di lunedi.bs

.... Ottantuno!!
Aveva un viso d'angelo, un piccolo cherubino, ricciolo e biondo, occhi azzurri. Nulla di strano se alla recita di Natale l'avessero scelto per impersonare l'arcangelo Gabriele, nulla di strano se a me sembrava buffo e poco "angelo" il vederlo inciampare nel costume durante le prove, prendere in malo modo la coroncina dorata che gli avevano ancorato in testa, e sbuffare come un treno a vapore. Il tutto rigorosamente di nascosto dalla maestra, perchè, a dire il vero, tutti noi della classe avevamo una vera e propria adorazione per lei.
Ricordo ancora il suo nome, Alessandro, era il mio vicino di banco, un po' per caso e un po' per scelta. Per caso, per una questione di altezze, la regola voleva che i più alti sedessero all'ultima fila di banchi; per scelta, perchè quando la maestra gli disse di scegliersi il banco, dei 3 liberi lui scelse quello accanto al mio. In flash ricordo l'espressione soddisfatta della maestra, per la sua scelta, alcune risatine dei maschietti, credo, in parte, la faccia perplessa delle femminucce. Ricordo che aveva un'intelligenza pronta, leggeva speditamente e, soprattutto, adorava la matematica. E puntualmente il tragitto casa-scuola era per la metà in sua compagnia, abitando dalla stessa parte del paese.
Ricordo che a carnevale quell'anno si presentò vestito da Robin Hood, pensai che decisamente era meglio dell'angelo di Natale... E non lo pensai soltanto io, ho ancora l'immagine davanti agli occhi delle bocche aperte stile "madonna-che-bbono" delle ragazze di terza e quarta (quelle di quinta no, loro erano già grandi...)
Ricordo, soprattutto, che un giorno mi domandò, a bruciapelo:
"Nove per nove??"
Pensando ad una sorta di gioco-ripasso gli risposi, ridendo: "Ottantuno"
Al che lui disse: "Ti dò un bacio, ma non dirlo a nessuno"
Credo che il sorriso, in quell'istante, subì una sorta di pietrificazione... una delle prime volte che restai abbondantemente senza parole e senza movimento alcuno. Uno di quei momenti in cui ti passano nella testa mille e uno pensieri nel raggio di 20 nanosecondi, e tutti scartati uno dopo l'altro come "reazione" non corretta o improponibile. Tanto che alla fine non fai assolutamente nulla.
Inutile dirvi che l'interrogazione sulle tabelline andò benissimo, anche se non mi chiese quella del nove...
Meno ovvio, ma so che siete curiosi di saperlo, il bacio poi non me lo diede...

 
 
 

Mea culpa

Post n°128 pubblicato il 30 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
Foto di lunedi.bs

A ricordarmi ogni tanto, non tanto spesso, ma ogni tanto sì, di perdere la brutta abitudine di interrompere chi mi sta parlando soltanto perchè l'argomento non è di mio interesse...
L'educazione che mi hanno trasmesso non prevede un atteggiamento simile, poco rispettoso dell'idea altrui e soprattutto del tempo che mi si sta dedicando proprio per "trasmettermi" questa idea. Mea culpa, quindi.

 
 
 

The Sound Of Silence - Simon & Garfunkel

Post n°127 pubblicato il 30 Ottobre 2005 da lunedi.bs
 
Tag: Musica
Foto di lunedi.bs

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Hello darkness, my old friend
I've come to talk with you again
Because a vision softly creeping
Left its seeds while I was sleeping
And the vision that was planted in my brain
Still remains
Within the sound of silence.

In restless dreams I walked alone
Narrow streets of cobblestone
'Neath the halo of a street lamp
I turned my collar to the cold and damp
When my eyes were stabbed by the flash of a neon light
That split the night
And touched the sound of silence.

And in the naked light I saw
Ten thousand people, maybe more
People talking without speaking
People hearing without listening
People writing songs that voices never share
And no one dare
Disturb the sound of silence

"Fools" said I, "You do not know
Silence like a cancer grows
Hear my words that I might teach you
Take my arms that I might reach you."
But my words like silent raindrops fell
And echoed
In the wells of silence

And the people bowed and prayed
To the neon god they made
And the sign flashed out its warning
In the words that it was forming
And the sign said, "The words of the prophets
are written on the subway walls
And tenement halls."
And whisper'd in the sounds of silence.

 
 
 
 
 

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Un blog di: lunedi.bs
Data di creazione: 18/07/2005
 

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