PICCOLI SEGRETI!

Post N° 81

OCCHI SVELATI DIETRO LA SEMPLICITA’ DELL’AMORE  

Ti osservo, assorta nei tuoi pensieri mentre trascini quello zaino colmo di libri, che guardi il tuo riflesso sul finestrino del’autobus che ci porta a scuola.  Tu forse non  sai quanto sei bella, con quel viso più fresco e pulito dell’aria del mattino. Cerchi di nascondere, dietro il fragile velo di un sorriso, la paura celata dietro quella  promessa d’amore fatta, ieri sera, nella complice intimità dei baci rubati nel silenzio della tua stanza; non preoccuparti per aver espresso, con me, quell’appassionato  desiderio senza la fatata scia di una stella cadente, perché quel giorno, semmai dovessi scegliere di viverlo con me, il mio abbraccio…i mie baci,  saranno come un sole che esploderà, d’improvviso, in milioni di piccole stelle impazzite nel cielo. Io sono è sarò sempre con te, perché quando riuscirò a diventare più grande di quello che sembro,  dimostrerò a me stesso che nell’adolescenza può nascere, alle volte,  qualcosa di veramente forte, che non si dissolverà  nella naturale leggerezza dei nostri anni. 

Nell’affollato trambusto di quell’ufficio, mi passi lentamente davanti, strizzandomi l’occhio maliardo, mentre con lo sguardo ancora sorridente, ritorni alla tua postazione di lavoro. Com’è difficile starti lontano pur avendoti così vicina. Ci siamo conosciuti proprio qui, nei consuetudinari problemi ed affanni delle nostre rispettive vite, con te che, un tempo, nemmeno mi degnavi di uno sguardo ed eri la più ammirata e corteggiata da tutti i colleghi. Stasera, emozionatissimo, festeggerò con te  il nostro terzo S.Valentino;  nell’imbarazzo di non poterti regalare un viaggio…un anello prezioso,  aiutato solo dalla magica atmosfera creata dal lume di candela del nostro solito romantico tavolo appartato,  rinnoverò la promessa d’amore scambiataci proprio  quel giorno in cui il mio sguardo triste ed imbranato…da sempre innamorato di te,  ti condusse tra le mie braccia ancora incredule. E dopo aver fatto l’amore, adesso sei qui che dormi tra le mie braccia: mentre ti guardo carezzando quella meravigliosa ciocca di capelli scuri che corre giù tra l’orecchio e lo zigomo del tuo viso. Vorrei solo che questo straordinario momento tu potessi viverlo anche nei sogni,  mentre quegli occhi chiusi di donna scorgono chissà quale visione del proprio futuro. 

Corro freneticamente per cercare di non far tardi al lavoro, mentre aggiusti il nodo alla mia cravatta, fatto frettolosamente mentre ancora bevo quel caffè ormai appena tiepido. Mi abbracci, baciandomi con lo stesso innamorato ardore di quando eravamo due ragazzini appartati al buio di in un cinema,  ogni mattino del nostro straordinario matrimonio, ormai avanti negli anni ma che, incredibilmente,  sembra un sogno di felicità iniziato appena un giorno fa.  Uno sguardo veloce intorno a tutto ciò che, della nostra meravigliosa famiglia, vedo in quel disordine mattutino della cucina, comperata a suon di sacrifici con il mio…tuo lavoro.  Nostra figlia più piccola ci sorride seduta sul seggiolone, benedicendo con l’innocenza di quegli occhi che tanto ti rassomigliano, tutte quelle ore della giornata che siamo costretti a stare lontani da casa, nella speranza di poter comperare, un giorno non troppo distante, una casa più accogliente e più grande, con un caldo camino dove veder crescere i nostri figli…i nostri nipoti. Stasera  ti stringerò forte e, seduti sul divano davanti un bel film, imiterò quell’attore del cinema che a te piace tanto, desiderando l’anima del tuo corpo come quando eravamo ancora due fidanzatini.

Mi apri la porta, prendendomi il soprabito fradicio d’acqua per causa della interminabile fila davanti gli uffici delle Poste a qualche isolato da casa. Mi prepari un tea caldo, per calmare quella tosse che, alla nostra età, non deve mai essere trascurata, con quel dolce è un po’ triste modo di muoverti tra gli oggetti ed i ricordi  che ancora donano un’anima alla nostra casa.  Tra le fatiche economiche, dovute ad una pensione che ormai non ci basta più, guardiamo malinconicamente orgogliosi le foto che ritraggono i nostri figli…tanto lontani ma felici e soddisfatti delle proprie vite. Tra quelle espressioni sorridenti alla vita, anche quella della foto della nostra piccola “Nina”,  la figlia che per inaccettabile destino non abbiamo potuto vedere laurearsi. Quasi tutti i giorni andiamo a trovare lei, là dove solo le nostre preghiere e la speranza riposta in un fiore, possono lenire il dolore incancellabile per l’incolmabile mancanza… in quella casa svuotata del suo amore. Tu mi guardi in quel modo che, nemmeno i segni incancellabili del tempo hanno potuto mutare. Per un attimo, desidero poter ritornare indietro negli anni, per  riassaporare il brivido del nostro primo bacio sulla pista di quella balera, di quella notte che scappammo lontano dalle nostre case per difendere il nostro indissolubile ma contrastato amore. Quello che in sciocca giovinezza non sono mai stato bravo a dirti con le parole, stasera te lo dirò nel caldo abbraccio della nostra casa, mentre la pioggia che cade incessantemente fuori dalla nostra finestra, non potrà mai esaurire la voglia vivere un altro appassionato giorno insieme.   

Questi sono gli occhi dell’amore…svelati nel  tempo che si consuma modulando i colori della nostra esistenza. Quel quadro dipinto con l’estro dei vostri sentimenti, sarà quello che caratterizzerà, più di ogni altra cosa,  il corso della vostra vita,  lasciando un segno incancellabile nel cuore di chi,  per buona o cattiva sorte,  ha deciso di donarsi a voi nell’inviolabile e crudele consapevolezza di sapere che, in fondo,  “del diman non v’è certezza”. Ma a questi “magnifici” versi io vorrei soggiungere, per voi tutti:  “chi vuol essere lieto sia, perché sa  di posseder la straordinaria forza di un vero amore”.

Dedicato a tutte le persone che si amano, oltre il tempo ed i segni incontrastabili della vita.