Post N° 104

Post n°104 pubblicato il 05 Dicembre 2008 da majrina

Quanto tempo dall'ultimo post che ho scritto.

Sono cambiate molte cose, molte cose sono rimaste le stesse.

Sò solo che una parte della mia vita che per tanto tempo è rimasta come un'ombra scura in cui non mi volevo addentrare, ora si stà avvicinando e stà prendendo colori più nitidi, e contorni più chiari.

Non sò se stò deponendo le armi, non sò se ha senso cercare di far finta che sia tutto normale, non sò se riuscirò a superare lo chermo del pc e riuscirò a vederlo dal vivo. Sò solo che per ora non sono riuscita a tenermi fredda e distante come credevo. Sò solo che quando gli parlo di suo padre mi sembra assurdo riuscire a sembrare così distaccata. Tante cose non le sà, ma di sicuro lui conosce tante cose che io non ho mai potuto conoscere.

E' una strana sensazione ... non volevo che questa cosa accadesse, ma ora mi sembra di non avere la forza per evitarla.

 
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Post N° 103

Post n°103 pubblicato il 23 Aprile 2008 da majrina

Che bello vedere che il sole scalda la pelle e che scende piano sempre più tardi la sera!

Ti mette una gioia indescrivibile, una sensazione di inspiegabile allegria, una voglia di fare, di vivere, di sbagliare e di ricominciare.

Tutto è più facile nelle giornate di sole. Non ti pesa alzarti presto, faticare, lavorare e studiare, e ti rimane sempre l'energia per sorridere.

Spero che questo sole duri. Spero che la pioggia stia un po' lontana dalle mie giornate e che l'allegria non mi abbandoni per un po'!!!

 
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Post N° 102

Post n°102 pubblicato il 10 Aprile 2008 da majrina

Ho ripreso  a scrivere. Non sò se sia un bene o un male, ma ho ripreso a farlo.

Ho iniziato e non ho più smesso, perchè era un po' che non venivo nemmeno qui costantemente. Era un po' che non scrivevo... Ma ho riniziato ad avere quei rumorosi pensieri.. Ho ricominciato a sentirmi inquieta. A sentire che avevo bisogno di parlare di quello che mi passava per la testa, ma avevo paura come al solito di non riuscire ad esprimermi, di non essere capita, dei giudizi, non potevo parlarne con nessun altro che col mio diario.

Avrei forse ripotuto aprirmi qui. Ma forse dopo aver scoperto che il mondo virtuale non tipermette sul serio di rimanere anonima avevo paura di dire cose sbagliate, di trattenermi di non essere me stessa nello scrivere di me. E perciò non avrebbe avuto senso, perchè l'unica cosa di cui ho bisogno quando scrivo è di sentirmi libera, di dire tutto quello che non ammetterei mai, di far uscire colei che si cela dietro la maschera che tutti i giornio la vita tio fa indossare, di prendere coscenza delle mie paure, delle mie fragilità, senza timore che qualcuno percependole ne approfitti, senza paura, solo prendendone atto, liberandole.

Quando finisco di scrivere mi sento come se mi fossi tolta un peso, come se la mia mente si fosse svuotata un po' di tutti quei rumori.

Mi sento fuori dalla mia vita, da quella degli altri  e dal mondo. Mi sembra di guardare le ore trascorrere senza far nulla per vivere. Mi sembra non non vivere, di essere trascinata da un posto all'altro. Di non sapere quello chevoglio, che sento. Di non sapere più chi sono. Di aver perso la mia anima, che non sento più. Mi sono persa.

L'ho scritto... lo rileggo... credo che sia così. Mi sono persa. Non mi sento. Non stò piangendo. Sono fredda e non sento nulla. Vorrei tornare a sentire. Vorrei capire cosa provo, cosa voglio. Chi sono.

 
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DOMANDA..............

Post n°101 pubblicato il 01 Aprile 2008 da majrina

Oggi mi è venuto un dubbio, e forse è dovuto al fatto che stò sempre a casa a studiare o a lavor, che non esco, non faccio vita mondana e penso troppo..che a me fa male!

Cmq il dubbio è questo: Come mai hanno tutti così paura di dare??

Forse sembra solo a me o è così che stà andando il mondo? Non capisco se le persono abbiano paura di soffrire e per questo si trattengono o se è solo un fattore di egoismo. Mi sembra che ci sia sempre una necessità di ricevere e non un bisogno di sana reciprocità.

E qui ci tengo a voler distinguare le cose. Reciprocità è bello.... significa dare come dono, e sapere che l'altro ci darà perchè si condivide un sentimento. Non si misura ciò che l'altro ci dà, non ci si confronta. Si crede nel proprio rapporto e nell'altro, e si dà con gioia sapendo a priori che l'altro farà lo stesso.

Dare invece per ricevere è brutto... ci si muove solo dopo dimostrazioni, si fanno assurdi confronti e non ci si lascia andare mai troppo. Questo non è amore, questo è un contratto, un accordo, non centra nulla coi sentimenti.

In amore la cosa bella è fare quello che non pensavamo avremo mai fatto. E' lasciarsi andare e meravigliarsi di ogni cosa. E' voler rendere felice l'altro e non provare senso di fatica. E' scoprirsi una persona diversa da quella che fino ad ora tutti compreso te, avevano conosciuto. E' dare con gentilezza, dedizione e che rende felice te stesso, perchè è l'unica cosa che riesci a fare.

E questo dovrebbe valere anche in amicizia. Ma le persone ormai misurano tutto. Sopratutto ciò che sono disposte a fare e a dare. Ci deve sempre essere un limite, una misura. Si deve sempre trovare un riscontro e non deve mai essere troppo buoni o troppo gentili, o servizievoli o dolci o.....

Quante ne ho sentite. Di uomini che pensavano di dover dimostrare virilità attraverso no inutili o che una mancata galanteria o minima gentilezza potesse essere scambiata con mancanza di carattere e che alle donne non si deve mai dire troppi si, se no poi si abituano ad un tappetino.

Ma dove sono state scritte queste cose? Chi ha messo in giro tutte queste falsità?

Io rinuncio alla crociata del far capire quanto sia più genuino e bello e facile dare e dire di Si!

 

 
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Post N° 100

Post n°100 pubblicato il 24 Gennaio 2008 da majrina

E' inutile provare ad aprirsi e far leggere i propri pensieri agli altri. Ci sono persone così importanti nella tua vita per cui ad un certo punto violenti il tuo carattere e provi a fargli leggere le tue emozioni i tuoi umori. Ma alla fine capisci che quasi non sanno chi sei. Che non conoscono nulla di quelle che c'è dentro di te, che come al solito non sbagliavi a temere un giudizio che fa male se fatto da chi vive con te da una vita, che non ti sembra una critica ma un'accusa a quello che sei, che alla fine ritorni a proteggere e a tenere solo per te.

Così torni sul blog e provi a scrivere qui, sul tuo diario segreto. Qui non vedi negli occhi persone che sannoi chi sei, che immagino i tuoi trascorsi, che pensano di sapere tutto di te. Qui il giudizio non fa male, ed è come se ti sentissi più libera di essere te stessa, senza le paure che ti solito hai.

Il mio ragazzo si trasferisce per lavoro in un altra città. Sono felice per l'occasione che gli è stata data, e non vorrei fare nulla per mettere degli ostacoli al suo destino. La sua felicità è anche la mia. Ma nonostante questo il soplo pensiero che si trasferisca mi fa star male, e non riesco a non pensarci.

Forse dovrei partire dalle fondamenta... L'ho conosciuto cinque mesi fa, dopo un anno da single in cui mi ero convinta che non avrei più sofferto per amore, che mi sarei lasciata andare solo per una persona che mi sembrava speciale, che pensavo non mi avrebbe fatto soffrire. Avevo capito che si può amare una persona ma avere con questa una storia sbagliata, che non ti fa star bene, e una sofferenza così non volevo più provarla. Volevo trovare la persona giusta per me, e il rapporto perfetto.

Lui è perfetto, riesce a dialogare su tutto, è maturo, deciso, passionale. Mi fido di lui e mi rassicura. Mi piace la sua intraprendenza nel lavoro, e il suo rispetto delle regole. E' divertente e adoro il fatto che si trasforma da persona formale a tenero e simpatico quando è con me o con i suoi amici. Anche il suo essere abitudinario è diventata una caratteristica che il lui mi diverte e mi dà sicurezze. E' la perla rara per cui ho rischiato di nuovo.

Ma ora si deve trasferire. E l'idea di vederlo solo il fine settimana mi fa star male. Io di norma uso la distanza per allontanarmi da un uomo. Questo mi angoscia. Perchè non ho mai pensato di essere brava nei rapporti a distanza. Il fatto che non sia molto lontano non mi conforta. Penso che ad n certo punto non farò più parte della sua quotidianità, delle sue abitudini. Ad un certo punto la sua vita sarà fatta di altri luoghi, altra gente, in cui io non centro più. E poi forse i fine settimana in cui viene a casa smetteranno di essere regolari, e la nostra storia cambierà. Sò che c'è chi pensa che se l'amore è grande sopravvive a tutto. Ma come posso crederci dopo essermi convinta che l'amore non basta e che una storia per essere giusta non ti deve far star male, se no è insensato costringersi a viverla...

A questa storia tengo tanto che ci proverò, anche se ho paura di soffrire e il mio subconscio che agisce in tutela come uno scudo a volte mi porta ad avere un atteggiamento difensivo che può portare a sentirmi lontana anche se ancora non è andato via.

Ho tanta paura e spero davvero di non star male di nuovo, che sia come gli altri dicono, che l'amore basti, ma non voglio tornare a scendere a compromessi per la storia, voglio rimamanere forte come sono diventata, e dare una possibilità senza rimanere però succube di qualcosa se mi farà star male.

Chissà, che strano il destino... nel film che ho visto ieri sera la protagonista diceva che essere diversa da se stessa sarebbe stato uno sbaglio. E io che che penso che pochi abbiano visto la vera me, vorrei almeno essere sincera con me stessa.

 
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