Marcio's lifestyle

Il Caffè...

Voglio dedicare questo intervento sul mio blog alla mia bevanda preferita in assoluto,il caffè,questa benzina nera che tutte le mattine è come se mi accompagnasse per una nuova avventura,come la moto per un motociclista,come la coperta per Linus,così è il caffè per me...
L'amore per questa bevanda assolutamente fantastica è intrinseco dentro di me,fa parte del mio subconscio,è segno indelebile della mia napoletanità,nascosta ma presente,invisibile ma che talvolta esplode e si ripresenta intatta in tutto il suo essere semplicemente fantastica.
Io,contrasto di caratteri ed emozioni,freddo e focoso,così,semplicemente me stesso in tutto il mio essere,ogni mattina quando prendo la Tazzulell e cafè mi sento bene,mi sale un sorriso,mi pervade un abbraccio invisibile da parte di qualcuno,di qualcosa,sento mia mamma vicina,ne sento l'accento,la gestualità accentutata tipica dei campani,e mi sento bene,coccolato.foglio di una madre che so esserci,anche se fisicamente assente.E' strano,forse assurdo come riesca semplicement a ricondurre a pochi centilitri di bevanda,così normali,così poco speciali,tutte queste allegorie,come quelle che si possono trovare nei poeti e nei pittori del '500.Già loro erano fissati con la religione,io con il caffè! Che strana la vita... Ma io,putroppo o per fortuna,non so disegnare,perchè se fossi stato in grado di rappresntare in un quadro tutte le sensazion che pervadono me stesso e la mia sensibile essenza in tutta la sua purezza più intima,probabilmente sarei stato uno di quei pittori geniali che al loro tempo non han fatto fortuna per esser riconosciuti geniali poi,da qualche lungirmirante o faccendiere critico d'arte che trovandosi per le mani queste opere ha deciso di metter la sua arte di critico al servizio di quel pittore prima e del suo portafoglio poi,o forse il contrario,ma poco importa.Il paragone è semplice,è come un procuratore che ha per le mani un buon calciatore,solo che è malato  e non ce la fa a giocare,allora lui,decide di far fruttare il giocatore parlando delle possibilità che il tale giocatore ha di motivare la squadra anche solo dalla panchina,grazie al suo immenso carisma.Soldi per lui e gloria per il calciatore monumento di un calcio che non ha bisogno di lui,ma che pur nonostante lo osanna e lo rende simbolicamente un campione!Storie,solo storie,bazzecole rispetto al caffè,quello è autentico,è una metà tra un liquido ed un aereiforme,perchè al contatto con la lingia sublima.Teoria questa ripresa da un filosofo,non ne ricordo bene il nome ma non per ignoranza,o forse si,ma credo che sia per dimenticanza o perchè son passati anni alcuni,troppi,dalla lettura dello stesso.Storie,anche queste storie,ma d'altronde un blog non serve ad altro se non a raccontare storie,aneddoti,episodi e sciocchezze varie che pervadono la nostra altrimenti piatta esistenza.Torniamo a lui.il protagonista indiscusso della serata,il vincitore dell'oscar della bevanda 2008,ma ache 2007,2006 e via discorrendo....
Il caffè dicevamo,già questo concentrato di gestualità,di ritmico sussulto dell'anima all'atto della consumazione,questa apoteosi dei sensi all'assunzione,questa finestra verso un mondo fatto di pace e amore,già,questa bevanda che potrebbe unire,e invece divide,separa,crea dibattiti e discussioni,ma pur  sempre piacevoli.Ora basta,mi è proprio venuta voglia di un bel caffè!!!!