Creato da: raccontatevi il 06/03/2006
vita di una trentenne in fuga

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Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 10 Marzo 2006 da raccontatevi
Foto di raccontatevi

Passò un giorno ed era ancora vivo il ricordo della giornata particolare del giorno prima, ma lui non riusciva a capire, lei sembrava in bilico e tentennava ad ogni passo. Paul  tra ogni tentativo di capirsi, con voce bassa, intonò una vecchia canzone "Due buoni compagni di viaggio non dovrebbero lasciarsi mai, potranno prendere imbarchi diversi saranno sempre 2 marinai....” e senza fermarsi  si faceva avvolgere da domande su domande,  quale sarebbe stata la rotta per non perdersi, se un invito a cena alla prima occasione sarebbe stato il modo meno opportuno ma più elegante per non lasciare, ancora,  a metà qualcosa di bello,e mentre la sua mente si era persa la rivide. La invitò al suo tavolo così da non perderla. Rimasero per ore a parlare di loro e di nulla, mentre lei sorseggiava un rosso di toscana e lui un bianco di sardegna, a ridere di cuore e a volte a farlo in silenzio, a guardarsi, a scoprirsi. Marianne ripensandosi,  come poteva aspettarlo, lì per delle  ore, in attesa che succedesse qualcosa di inverosimile per far si che si ricordassero del giorno prima, sperando che la notte non avesse cancellato un solo istante. Rimasero ancora una volta in silenzio, a pensare a chissà che cosa, con la mente di Paul proiettata verso lei che  riusciva sempre a sorprenderlo, a lasciarlo lì maledettamente senza parole. Adorava le persone che riuscivano a lasciarlo di sasso, adorava rincorrere ed essere rincorso, ogni tanto si chiedeva cosa le piacesse così tanto di questo percorso,  ma non osava chiederlo. Lei era saggia, sapeva sempre dove mettere i piedi anche in un campo minato, non cadeva in nessun tranello, e nonostante tutto a  lui piaceva tutto questo, adorava quel sottilissimo confine tra la ragione e la pazzia. Paul, immaginava, di vivere una favola senza inizio e senza fine, ma sopratutto senza domani. I pomeriggi volavano e Marianne con il il suo solito tempismo baciato dal tramonto, lasciava il suo odore nei pensieri di Paul, non avrebbe aggiunto altro, avrebbe saputo che con lei non sarebbe servito. Un  bacio li lasciò di nuovo e quel sole che aveva scaldato i loro animi aveva dato spazio alla notte che di una luna argentata copriva li paese.

 
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