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Presto /
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un sonno doloroso, che non reca /
dolcezza e pace,
ma nostalgia
e rimprovero
PIER PAOLO PASOLINI
 

 

 

 

 

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Referendum: votare e votare “sì” per tirare un missile a Renzi…

Post n°2002 pubblicato il 15 Aprile 2016 da massimocoppa
 

REFERENDUM: VOTARE E VOTARE “SÌ” PER TIRARE UN MISSILE A RENZI…

E’ da lungo tempo, ormai, che i referendum italiani non raggiungono la validità per mancanza del numero minimo di votanti richiesto.
Quello cosiddetto “sulle trivellazioni” petrolifere, quasi certamente, farà la stessa fine e risulterà inutilizzabile, anche perché l’ampio fronte che gli si oppone ha furbescamente invitato a non andare proprio a votare.
Questo referendum è il solo sopravvissuto di cinque e, di per sé, è abbastanza surreale. In pratica non risolve niente. Oltre una certa distanza dalle coste continueranno a sussistere ed a nascere le trivellazioni del fondo marino, fatte allo scopo di estrarre gas e petrolio. Anche se il referendum fosse valido, e vincessero i “SÌ”, molte concessioni, vicine alle coste, andranno avanti fino alla scadenza, che in alcuni casi supera… il 2030!
Questo farebbe pensare di lasciar perdere e di non andare a votare.
Se si considera, invece, che il fabbisogno energetico italiano viene soddisfatto da tutta questa baracca di piattaforme marine in una misura che va dall’1 al 3 per cento, cioè ridicola, verrebbe da votare “SÌ” e chiudere tutto il circo, perché il gioco non vale la candela: il guadagno energetico, cioè, non vale il rischio di inquinamento.
Ma quello che invece mi ha fatto decidere di andare a votare, anche rischiando il mancato raggiungimento del quorum, è l’argomentazione che la percentuale di votanti (i quali saranno quasi tutti per il “SÌ” e, quindi, per il “no” alle trivelle) rappresenterà una sorta di partito virtuale anti-Renzi; si saprà, cioè, in quanta parte gli italiani vorranno virtualmente dire “no” alle politiche del governo, alla ristrutturazione capitalistica, all’arroganza del premier, all’uomo solo al comando, al “so tutto io, voialtri non capite un cazzo”: insomma, in una parola, al “renzismo”.
Sarà un’anticipazione della madre di tutte le battaglie, il referendum autunnale per promuovere o bocciare la riforma costituzionale fatta da Renzi, dalla Boschi e dal cerchio magico del capo del governo.
Argomento decisivo, per me: andrò a votare, voterò “SÌ”, cioè “no” alle trivelle ma, soprattutto, “NO” a Renzi.

 
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