GLI ORRORI IN UCRAINA RACCOLTI IN UN SITO INTERNET
Quando gli Alleati scoprirono la mostruosità dei campi di sterminio nazisti, decisero di realizzare numerosi documentari filmati, comprendenti anche le immagini più crude come quelle, per capirci, delle montagne di cadaveri nudi, affinché nessuno, un giorno, potesse dire che non era mai successo nulla.
Decisione lungimirante, perché oggi ci sono i cosiddetti “negazionisti” i quali, infatti, “negano” che sia mai esistita una macchina diabolica, sistematicamente e scientificamente organizzata, rivolta allo sterminio di massa degli ebrei e di altre categorie ritenute subumane dai nazisti.
È perciò una decisione corretta ed in linea con il mondo contemporaneo, che sgrana le informazioni in tempo reale, quella del governo ucraino di creare un sito Internet, gratuitamente accessibile a chiunque, che raccoglie filmati, foto e testimonianze delle atrocità gratuite che i russi stanno commettendo in quel martoriato Paese.
Il sito è visitabile QUI.
Ogni guerra fa delle vittime civili, ma c’è una bella differenza tra l’incidente e la sistematica persecuzione di esseri umani non combattenti.
I bombardamenti indiscriminati di quartieri residenziali, le esecuzioni di prigionieri civili legati, i bambini stuprati ed uccisi, le donne violentate, torturate ed ammazzate, il carro armato che spara contro una bicicletta, le fosse comuni, l’orsacchiotto bruciacchiato, le dita smaltate che spuntano dalla terra, le razzie dei beni poi spediti alle famiglie in patria: il soldato russo sta gettando su di sé un’ombra di disumanità che non credevo potesse esistere e, soprattutto, non in un teatro di guerra europeo.
La Russia commette ogni giorno crimini di guerra e crimini contro l’umanità.
Peraltro, mi domando continuamente, che guadagno comporta, sulla bilancia di una guerra, assassinare a sangue freddo una famiglia di civili?
In altre parole, perché lo fanno? Odio etnico? Ordini da Putin? Sadismo?
Purtroppo per Mosca, in Ucraina girano liberamente centinaia di giornalisti, fotoreporter e cameraman da tutto il mondo, oltre al fatto che, con i telefonini, tutti possono documentare e diffondere immediatamente qualsiasi cosa. È difficile credere alle autorità russe, che parlano di messinscena: i testimoni sono migliaia, professionali e non, e non vengono censurati, marcati stretti o arrestati come in Russia.
Già il fatto che l’Ucraina sia una democrazia (per quanto imperfetta) e la Russia uno Stato totalitario fanno pesare diversamente le affermazioni delle parti, fermo restando che, logicamente, anche gli ucraini fanno propaganda e disinformazione.
Tuttavia, la propaganda di uno Stato debole ed aggredito da un vicino forte e protervo è un peccato veniale di fronte alla disinformazione sistematica e criminale che proviene da Mosca.
Il sito degli orrori perpetrati in Ucraina può essere un buon antidoto ed un ottimo promemoria per i negazionisti filorussi, per i pavidi in panciolle, per chi preferisce il condizionatore alla vita di un bambino innocente, per quelli che pensano che “anche gli ucraini hanno le loro responsabilità” (e quindi, pure fosse, è giusto sterminarli?!) e per i benaltristi di casa nostra, per i quali c’è sempre “ben altro” a cui pensare: altri morti, altri problemi, altre responsabilità, e nel frattempo gli ucraini continuassero a morire, “chissenefrega”.