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un sonno doloroso, che non reca /
dolcezza e pace,
ma nostalgia
e rimprovero
PIER PAOLO PASOLINI
 

 

 

 

 

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Riforma sanitaria americana, addio?

Post n°1412 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da massimocoppa

La presidentessa della Camera annuncia: gli stessi Democratici non sono d’accordo con Obama
RIFORMA SANITARIA AMERICANA, ADDIO?

E’ bastato perdere un seggio ed un deputato (ne avevo parlato QUI), ed improvvisamente Barack Obama sembra un presidente dimezzato.
Il colpo non è solo d’immagine (era un seggio democratico e kennedyano da sessant’anni!), ma pratico: è venuta meno quella maggioranza qualificata che consentiva al presidente di resistere all’ostruzionismo dei Repubblicani al Senato.
Ed è triste dirlo, ma il primo provvedimento che ne farà le spese è la riforma sanitaria. Dopo una battaglia durissima per mandarla avanti (a suo tempo fallì persino Hillary Clinton) e consentire agli americani meno fortunati di godere di un’assistenza medica pubblica (una cosa normale per noi europei, abituati ad averla tutti – anche gli stranieri clandestini – e gratis), e nonostante il progetto di legge sia stato molto depotenziato, adesso pare che non sarà più possibile andare avanti. Nancy Pelosi, la presidentessa della Camera, ha detto che non ci sono i numeri per approvare il già sfrondato disegno di legge licenziato dal Senato.
In realtà non è che non ci sia più una maggioranza! E’ che sono gli stessi deputati Democratici a “sentirsi a disagio” (Pelosi dixit) per la riforma stessa, che ovviamente prevede che le nuove spese sanitarie causate dall’estensione dell’assistenza vadano a carico dello Stato. Questo, presumibilmente, comporterà l’aumento del debito pubblico e, forse, delle tasse.
Secondo la Pelosi sono gli stessi motivi che hanno portato alla sconfitta della candidata Democratica nel seggio di Ted Kennedy.
Quindi, che dobbiamo pensare? Che per gli americani l’assistenza sanitaria per tutti non è una cosa importante: la gente che non ha l’”assicurazione” (e ce l’hai solo se lavori, e secondo l’importanza del tuo lavoro) può pure morire. Chissenefrega! E’ più importante salvaguardare il bilancio e non pagare maggiori tasse.
Sono episodi come questo, così emblematici del carattere nazionale americano, a farmi inorridire quando penso alle disfunzioni ed alle ingiustizie della società statunitense. Ci sono argomenti che proprio gli americani non accettano, a costo di diventare ottusamente autolesionisti: penso alla sanità per tutti, ma anche alla fine della libera circolazione delle armi. Non conta che chiunque possa acquistare un mitra che poi scaricherà sul vicino di casa: la “libertà” di portare armi e la “libertà” di lasciar morire i poveri in strada sono più importanti.

 
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