Massimo Coppa

La “nuova P2”
PER FAVORE, NON CHIAMATELA “P3”

La moda sta purtroppo prendendo piede sui giornali (per i telegiornali non so: non li guardo più da un pezzo): mi riferisco al “vezzo” di chiamare “P3” la nuova P2, quel sodalizio ambiguo emerso negli ultimi giorni a partire dall’arresto del faccendiere Flavio Carboni.
Non so chi abbia, per primo, avuto l’idea di battezzarla così; ma, come al solito, le pessime abitudini attecchiscono in fretta.
Chiamare “P3” la “nuova P2” è estremamente fuorviante; se diciamo “nuova P2”, qualcuno potrà ancora capire di che stiamo parlando: della presunta riedizione, cioè, di un’associazione segreta la cui scoperta ha fatto molto rumore una trentina di anni fa.
Ma se diciamo “P3”, c’è da restare sconcertati e viene da chiedersi di che si tratti: forse è un nuovo modello di consolle per videogiochi? Soprattutto i giovani resteranno spiazzati, a tutto detrimento dell’eventuale voglia di capirne di più e di fare magari qualche ricerca nella storia d’Italia recente.

(Questo mio post è stato pubblicato anche dal “Corriere della Sera” in data 14.7.2010, dal “Roma” in data 16.7.2010 e dal “Fatto” in data 20.7.10)