Creato da: massimocoppa il 22/08/2006
"Ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati"

DAL 20 MAGGIO 2022 QUESTO BLOG
NON ACCETTA PIU' COMMENTI ED HA CANCELLATO LA LISTA AMICI.
SE VUOI SAPERE PERCHE', CLICCA
QUI.

 


"There is no dark side
of the moon, really.
Matter of fact,
it's all dark"

Pink Floyd

 

 

 

I MIEI LIBRI
(dal più recente
al più datato)

 

 

 

 

 

 

DOVE SCRIVERMI

Puoi scrivermi su: massimocoppa@gmail.com

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 


"Conosceremo una grande quantità di persone sole e dolenti nei prossimi giorni, nei mesi e negli anni a venire. E quando ci domanderanno che cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: ricordiamo".

Ray Bradbury, "Fahrenheit 451"

 

Area personale

 

 

"And all this science,
I don't understand:
it's just my job,
five days a week...
A rocket man"

Elton John

 

Un uomo può perdonare
a un altro uomo
qualunque cosa, eccetto
una cattiva prosa

                     Winston
                        Churchill

 
 

Presto /
anche noi (…) saremo /
perduti in fondo a questo fresco /
pezzo di terra: ma non sarà una quiete /
la nostra, ché si mescola in essa /
troppo una vita che non ha avuto meta. /
Avremo un silenzio stento e povero, /
un sonno doloroso, che non reca /
dolcezza e pace,
ma nostalgia
e rimprovero
PIER PAOLO PASOLINI
 

 

 

 

 

Cazzarola!

 

 

 

 
« Gli orrori dell'Ucraina...Gli orrori in Ucraina ra... »

Siamo pronti a tutto pur di difendere i diritti umani in Ucraina? Io sì

SIAMO PRONTI A TUTTO PUR DI DIFENDERE
I DIRITTI UMANI IN UCRAINA? IO SI’

Mi rendo conto che, probabilmente, mi ripeterò. Ma, davvero, non riesco a riprendermi dal restare, ogni giorno, sempre più scioccato dalle notizie che arrivano dall’Ucraina.
Davvero non credevo che, nel ventunesimo secolo, ed in Europa, tra popolazioni di antica civiltà, potessimo assistere ad una riedizione delle peggiori e più vergognose pagine di storia dell’umanità.
Intendiamoci, non sono così ingenuo e disinformato. So benissimo che sono successe molte atrocità, in tutto il mondo, anche dalla seconda guerra mondiale in poi, giusto per restare in un lasso di tempo più vicino a noi. So benissimo che ci sono state dittature sanguinarie. So quello che ha fatto Stalin in Russia. So quello che ha fatto Mao in Cina. So quello che ha fatto Pol Pot in Cambogia. So quello che ha fatto Menghistu in Etiopia. So quel che ha fatto Castro a Cuba.  Guarda caso, tutte dittature di sinistra. Ma so anche quel che ha fatto Pinochet in Cile o Somoza in Nicaragua e la “junta” militare in Argentina.
I diritti umani vengono violati da quando esistono gli esseri umani. “Amnesty International” potrebbe riempire enciclopedie di documentazioni in questo senso, ed in effetti lo fa.
Gli stessi Stati Uniti fondano la loro storia sullo sterminio dei pellerossa.
Forse, quel che mi sconvolge è, stavolta, la prossimità dei fatti: sono così vicini a noi che stentiamo a rendercene conto. In aereo l’Ucraina dista dall’Italia meno di tre ore! Ci vuole il doppio del tempo per andare in treno da Milano a Napoli!
È, in un certo senso, una specie di ritorno alle origini ancestrali della nazione europea, al cuore oscuro dell’heartland: noi europei abbiamo subito e creato massacri per motivi etnici e religiosi. Dall’Europa sono germinate, quali piante mostruose da semi malati, ben due guerre mondiali. Ed ancora una volta è l’Europa a scrivere pagine orrende.
Sgombriamo il campo da ogni ambiguità: è impossibile non parteggiare per l’Ucraina. Le accuse russe non stanno in piedi: Mosca dovrebbe vergognarsi anche solo di costruirle, figuriamoci di spacciarle. Se fosse pure vero che è esistito un battaglione di neonazisti (la Brigata Azov), poi inserito nell’esercito ucraino come se niente fosse; se fosse pure vero che le popolazioni filorusse dell’est sono state vessate dalle autorità di Kiev (ma si leggono assurdità tipo tredicimila morti: dove? Come? Uccisi da chi?), tutto questo giustificherebbe, eventualmente, azioni russe rivolte a proteggere la componente etnica locale, non autorizzerebbe, certamente, la Russia a tentare il colpo di Stato in Ucraina, a radere al suolo le città, a sparare sui civili inermi, a torturare i prigionieri, a violentare ed uccidere bambini e donne. Tutte cose che vengono documentate tutti i giorni, da centinaia di giornalisti di tutto il mondo.
Questo fa la differenza fra la verità e la propaganda.
In ogni guerra la prima vittima è la verità, si sa. E certamente Kiev sa fare propaganda. Ma la differenza tra l’Ucraina e la Russia sta nel fatto che la prima è una democrazia, per quanto imperfetta (come tutte, del resto), mentre la seconda è una dittatura.
In Ucraina la gente va a votare e sceglie il politico preferito. In Russia Putin ed i suoi prestanome comandano tutto, a tutti i livelli.
In Ucraina si può manifestare contro il governo, in Russia ti arrestano subito.
Per dire meglio, come specificato dalle categorizzazioni politologiche, la Russia è uno Stato totalitario, come lo era l’Unione Sovietica e, prima ancora, la Russia degli zar: cioè uno Stato che pretende di controllare “totalmente” la vita dell’individuo, non solo politicamente. Il popolo russo non ha mai conosciuto né la libertà, né la democrazia.
In Ucraina i giornalisti di tutti i media del pianeta sono liberi di andare dove vogliono: lo fanno, infatti, e raccolgono testimonianze, scattano foto e vedono con i loro occhi le fosse comuni, i morti con le mani legate, i cadaveri di bambini stuprati ed uccisi.
In Russia, invece, i giornalisti non sono liberi di andare dove vogliono: addirittura, adesso, anche i giornalisti occidentali non possono parlare di “guerra” perché sottoposti alle stesse norme liberticide varate recentemente riguardo alle notizie sull’Ucraina.
Già solo questo fa capire che non c’è equivalenza fra le parti. Non possiamo essere terzi equidistanti, perché abbiamo un aggressore ed un aggredito. Perché le motivazioni di Mosca sono pretestuose. Perché è una satrapia orientale, governata da Putin, un uomo solo che concentra su di sé tutto il potere, come Stalin. Perché nessuna motivazione autorizza uno Stato a sterminare un altro popolo e ad infrangerne i diritti umani.
Ha detto bene il capo del governo, Draghi: “Vogliamo la pace o vogliamo il condizionatore acceso?”, intendendo: siamo disposti a rinunciare al petrolio ed al gas russo?
Io soffro moltissimo il caldo, ma non posso esitare sulla risposta: voglio andare a piedi, morire di freddo d’inverno e di caldo d’estate, ma voglio che la Russia sia fermata.
Negli ultimi giorni, con la massa di atrocità che emerge, sono addirittura arrivato ad accettare l’idea di un intervento militare in difesa dell’Ucraina. Scoppierebbe la terza guerra mondiale? Sarebbe la catastrofe atomica? Forse. Non è detto. Non credo che i russi accetterebbero a loro volta di morire nell’inevitabile ritorsione atomica occidentale. E tuttavia, se anche così fosse, sono disposto a correre il rischio: tutto, tutto!, pur di non sentire più che un bambino sia stato sparato in testa solo perché è ucraino, pur di non vedere più una mano con le unghie smaltate uscire dalla terra di una fossa comune, pur di non vedere più un cadavere accasciato a terra a faccia in giù, povera cosa, con le mani legate dietro alla schiena.
La mia coscienza e la mia morale vincono su tutto: anche sulla paura della morte. È la differenza tra un uomo ed un vegetale.
Abbiamo appreso dei soldati russi che depredano le case degli ucraini, dopo aver violentato donne e bambini e poi ucciso tutti, e spediscono allegramente a casa la refurtiva con un corriere dalla Bielorussia. Abbiamo saputo della moglie che dice al marito militare di rapinare un computer portatile perché serve alla figlia. Mi sono chiesto: sono umani?
Trattano gli ucraini come subumani, come i nazisti consideravano gli ebrei. Anzi, peggio, perché molti bambini ebrei sono stati adottati da famiglie naziste senza figli, mentre questo è inammissibile per questi militari russi: il bambino ucraino buono è solo quello morto, naturalmente dopo essere stato violentato.
Putin parla di denazificare l’Ucraina, rivendica il ruolo sovietico nella sconfitta di Hitler. Ma i nazisti sono ora i russi, ed Hitler è proprio lui: redivivo, senza baffetti e biondo.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/massimocoppa/trackback.php?msg=16198843

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
massimocoppa
massimocoppa il 08/04/22 alle 09:17 via WEB
tu stai tirando in mezzo questa tiritera da settimane, sul tuo blog. E quindi, in conclusione, che dovremmo fare? Che siccome ci sono state altre schifezze, nel mondo, allora dobbiamo fottercene di apprendere che i bambini ucraini vengono violentati e uccisi? Stai dicendo questo? Cos'è, una specie di benaltrismo della pietà? Io proprio non capisco come si fa a non restare sconvolti, io ci penso anche di notte
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 08/04/22 alle 09:20 via WEB
poi non è vero che la maggioranza degli ucraini era filonazista; dove prendi queste statistiche a vanvera, tipo i tredicimila morti nel Donbass di cui parli sempre? Poi bisogna anche contestualizzare: gli ucraini hanno simpatizzato per i tedeschi perché questi attaccavano l'Unione Sovietica, cioè la Russia, che ha sempre martirizzato l'Ucraina. Ammesso pure che fossero nazisti e antisemiti, bisogna dunque sterminare tutto un popolo compresi i bambini, anche dopo generazioni dai fatti?! ma perché, quando abbiamo vinto contro la Germania nazista poi ne abbiamo sterminato la popolazione?! Non mi sembra! Quindi dobbiamo autosterminarci anche noi italiani, anche quelli di oggi, perché siamo stati fascisti e alleati dei nazisti!
(Rispondi)
 
 
 
ILtuoPromessoSposo
ILtuoPromessoSposo il 09/04/22 alle 08:26 via WEB
E perchè non ci va il presidente ucraina a fare la guerra invece di nascondersi nei bunker sa solo indossare magliette militare..io preferisco il condizionatore e il riscaldamento
(Rispondi)
 
 
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 09/04/22 alle 17:04 via WEB
che stupidaggine maligna hai detto! Il presidente ucraino non è un militare, quindi sul campo si esporrebbe solamente ad essere ucciso e non sarebbe di nessun aiuto, anzi distrarrebbe molta gente dai proprio compiti, per proteggerlo. E' rimasto a Kiev sotto i bombardamenti quando l'Occidente gli ha offerto di farlo espatriare. Informarsi e connettere il cervello prima di aprire la bocca. Poi, se preferisci il condizionatore e te ne freghi di bambini stuprati e uccisi, non meriti neanche l'appellativo di "essere umano"
(Rispondi) (Vedi gli altri 7 commenti )
 
 
 
 
rteo1
rteo1 il 09/04/22 alle 18:47 via WEB
Capisco il tuo stato emotivo di fronte all'immane tragedia. E condivido la tua genuina reazione. Il problema, tuttavia, è più ampio, e riguarda la "guerra". Purtroppo noi europei ci eravamo illusi che la guerra fosse stata bandita dalla specie umana, o che comunque si andasse verso la sua estinzione, visto il benessere sulle nostre tavole (anche se in Italia ci sono circa 10.000.000 di poveri). La realtà purtroppo è diversa. L'indole degli uomini non cambia, e anche se si "evolve" quella di una parte del mondo (di solito quella benestante) rimane sempre belluina la restante parte. E la prova è data dal fatto che oggigiorno ci sono un numero esorbitante di guerre nel mondo. E in ogni guerra succedono le stesse cose che vediamo ora in Ucraina, e forse anche peggiori. E' esperienza acquisita che durante gli accadimenti bellici gli uomini manifestino tutte le loro bestialità, sopite a lungo, e combattere in gruppo (armate, divisioni, battaglioni, compagnie, ecc.) fa accentuare all'ennesima potenza le barbarie (Freud, nel suo la psicologia dell'io e della massa lo spiega). Non rimane, perciò, che una costante azione diplomatica per mantenere in equilibrio i rapporti tra Stati. Senza dara alcuna rilevanza, come invece si fa, all'ordinamento, più o meno "democratico" di un altro Stato perchè ogni Stato si governa come crede (Aristotele, ne la Politica, descriveva oltre 100 diverse costituzioni delle polis del suo tempo). Con gli altri Stati si devono avere soltanto rapporti economici e commerciali, e se possibile anche di "amicizia", finchè dura. La difesa, perciò, della democrazia facciamola in casa nostra, perchè non è più tanto stabile e sicura. In ultimo: il Trattato istitutivo della Corte penale internazionale contro i crimini di guerra, contro l'umanità, e il genocidio non è stato ratificato nè dalla Russia, nè dalla Cina, neanche dagli USA, e perfino dall'Ucraina. Come vedi, in fondo, gli Stati si somigliano sempre in qualcosa!
(Rispondi)
 
 
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 10/04/22 alle 08:22 via WEB
Si capisce che la perfezione non è di questo mondo e che il migliore tra tutti ha la rogna. Ma, detto questo, dobbiamo aiutarla l'Ucraina o no? Io dico di sì, non fosse altro che per non vedere sempre nella mia mente quei civili assassinati, quei bambini violentati e sentire la mia coscienza dirmi che mi sono girato dall'altra parte
(Rispondi)
 
 
 
 
rteo1
rteo1 il 10/04/22 alle 17:34 via WEB
Caro Massimo, sul "mio blog" ho risposto a Mario. Poichè ti ho citato credo che sia giusto e corretto che tu ne prenda conoscenza. Te lo riporto di seguito, avendolo salvato: Caro Mario, Ti ringrazio per avermi dato l'opportunità di ritornare sul tema, anche con nuove argomentazioni. Il nostro interlocutore Massimo lo merita, per il suo sincero impegno e l'onestà intellettuale che dimostra di avere. Ebbene lui sostiene che il minimo da fare di fronte ad un aggredito - l'Ucraina - era (ed è) di dargli le armi. Bene. Diamogli le armi, come si sta facendo, e continuiamo a farlo. L'aggredito, così, può combattere, come sta facendo, e sembra, secondo l'informazione occidentale, che stia avendo anche dei successi sul campo. Almeno a Kiev, finora. Dall'altra parte, la Russia, continua a "massacrare", e i due Stati continuano "l'un contro l'altro armato". Ma FINO A QUANDO ? Cioè, fino a quanto Massimo e tutti gli "interventisti" manderanno le armi per far combattere l'Ucraìna ? Per essere coerenti: SEMPRE. Ma questo non è assolutamente possibile perchè alla fine la guerra dovrà finire. Come ogni cosa che ha un inizio, anche la guerra avrà una fine. E allora che succederà ? Ci sarà un "trattato di pace". Ma si dirà: ma vuoi mettere, un trattato seduti dalla parte dei "vincitori" oppure dei "vinti" ? Non è mica la stessa cosa! Non lo so. Forse non è la stessa cosa, ma quando ci sarà il tavolo dei negoziati di pace quale sarà stato il prezzo di vite umane e di città rase al suolo pagato dai contendenti ? Chi potrà rallegrarsi ? Non certo i belligeranti. E l'Ucraina avrà vinto e sconfitto la Russia, senza che si sia "allargato" il conflitto alla NATO ? Forse ne trarranno dei vantaggi gli Stati "terzi" (USA, Inghilterra, ecc.)che stanno alimentando la guerra con le armi ? A me sembra tutta una follia, diventata collettiva, secondo un processo psicologico che imprigiona la mente, soprattutto dei capi di stato e di governo, oltre che della massa amorfa dei cittadini. Ad ogni buon conto, e detto ciò, mi viene un ulteriore dubbio: "aiutare" la forza, aumentarla con le armi, è primitivo o è un comportamento evolutivo ? E' questa una domanda che bisogna porsi, per decidere se scegliere la soluzione della forza (dare le armi) contro la forza (la Russia)oppure del "logos", la ragione, la razionalità, l'equilibrio mentale e psichico, la cultura, l'esperienza, la saggezza, perchè se si sceglie questa seconda strada allora gli interventi da fare dovrebbero portare i belligeranti a "ragionare" e non a continuare a fare a pugni, o a darsi randellate in testa, per dimostrare chi è più "virile" (un caro amico usa una espressione più triviale, e riguarda le misure). Concludo: ritornare alla caverna o colonizzare Marte ?
(Rispondi)
 
 
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 11/04/22 alle 12:04 via WEB
è un discorso che non capisco proprio: è la razionalità per prima a dirci che se veniamo presi a schiaffi, dobbiamo reagire per sopravvivere. Il buonismo non può essere qui applicato, perché abbiamo un aggressore ed un aggredito, e l'aggressore sta commettendo crimini di guerra e contro l'umanità ogni giorno
(Rispondi)
 
 
 
 
rteo1
rteo1 il 11/04/22 alle 13:03 via WEB
Credo, a questo punto, che, per quanto mi riguarda, sia preferibile leggere solo i commenti. Non che arricchiscano ma almeno evitano inutili contrasti, cosa di cui oggi si deve fare a meno.
(Rispondi)
 
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
terry il 11/04/22 alle 12:04 via WEB
Provo solo orrore ascoltare e leggere ormai certi commenti da stadio. Non basta il dramma che stanno vivendo queste povere persone, addirittura colpevolizzarli perchè si vogliono difendere, assurdo. Ho l'impressione che il coronavirus abbia provocato moltissimi danni....
(Rispondi)
 
 
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 11/04/22 alle 12:10 via WEB
purtroppo il "commento da stadio", come acutamente lo chiami tu, è tipicamente italiano
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963