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HACKER: GIOVANI PIRATI INFORMATICI.
Negli ultimi vent'anni, si è verificata una vera e propria rivoluzione economico-sociale, che in un modo o nell'altro ha condizionato la vita e l'attività di ognuno di noi.
Con l'introduzione dei Personal Computer, e in particolare della rete Internet, le comunicazioni sono improvvisamente diventate di una semplicità mai vista prima. Questo processo ha portato diversi miglioramenti, come l'abbattimento dei tempi, la velocità, la facilità nella diffusione d’informazioni, ma non solo. Ha portato anche a notevoli peggioramenti: il principale di questi è l'acquisizione illegale di file a scapito delle industrie cinematografiche, musicali ed informatiche.
Gli adolescenti cresciuti nell'era di internet scaricano in abbondanza, illegalmente e volentieri videogiochi, applicazioni, brani e interi dischi, film e serie televisive. Oppure guardano e ascoltano tutto e subito in streaming, senza nemmeno sottoporsi all'attesa del download.
La rivista “Panorama” ha chiesto a sette ragazzi di tutta Italia di giocare a carte scoperte e di mostrare i loro trucchi; per loro passarsi i link dei siti su cui trovare le ultime uscite cinematografiche o le canzoni è un passatempo e un divertimento, un po’ come lo era per i loro padri collezionare le figurine dei calciatori.
Un esempio può essere Giorgio, 17 anni, seconda liceo che potrebbe scrivere un prontuario per hacker principianti. Qualche anno fa non voleva comprare i videogame, allora ha modificato la console con un chip per farle “digerire” pure i giochi scaricati dal web; ora ha l’iPhone “craccato” , uno stratagemma tecnico, chiaramente non lecito, che consente di ottenere applicazioni gratis.
Insomma, mentre la Business software alliance stima un tasso di pirateria in Italia che raggiunge il 49%, i ragazzi, compresa me, non sembrano preoccuparsene. Molti sono maestri nel cercare e trovare alternative valide, la nostra è una prospettiva in termini di denaro non speso, di soldi risparmiati.
Inoltre, per molti giovanissimi, lo streaming è stato un lusso: si va su un sito, si preme un tasto con il mouse e il film o la canzone partono subito. Con questo sistema, si possono seguire le serie in anticipo rispetto alla messa in onda sulle tv italiane. Si possono vedere il giorno successivo alla loro uscita negli Usa, e questo aumenta senz'altro la pirateria.
L’idea diffusa tra i ragazzi è che il fenomeno non sia arginabile. Si è provato a chiudere Megavideo e Megauploand, siti dove si potevano trovare film e serie tv gratis, ma ciò non rappresenta un problema: si sono già trovati dei siti alternativi che vengono scambiati da ragazzo a ragazzo.
La Fimi, la Federazione dell'industria musicale italiana, stima che in Italia circa sei milioni di persone frequentino indirizzi analoghi a Megauploand e, secondo gli ultimi dati Eurispes, il 25% degli italiani che hanno accesso a Internet ha fatto a fa abitualmente download illegali. Questo ha provocato danni, solo nel 2010, all’industria audiovisiva italiana di circa 500 milioni di euro.
L'atteggiamento dei ragazzi, comunque, non stupisce. In Italia l'aumento costante delle tasse, il continuo sperpero di denaro da parte dello Stato e una crisi economica senza precedenti fa sì che ognuno di noi cerchi un qualsiasi sbocco, opportunità o occasione per risparmiare; uno di questi è proprio il download gratis di file da internet. Ma, sebbene si sappia sia illegale, non ci si fa troppo caso date le difficoltà e la situazione che porta a far pesare anche le piccole cose.
La principale anomalia italiana è che, rispetto a Francia e Inghilterra, che hanno preso provvedimenti legislativi, come la sospensione della connessione Internet fino ad un anno al terzo avviso di scarico illegale, finora noi italiani non siamo riusciti a concretizzare i nostri propositi.
“Non conosco nessuno che non abbia mai scaricato qualcosa da Internet”, si dice spesso per perdonarsi, ma, se si riflette come io sto facendo ora, si arriva alla conclusione che tutti o quasi approfittano della pirateria e se pure qualcuno si fa “male”, nel senso che subisce conseguenze negative, nessuno sembra dargli troppa importanza, continuando a risparmiare scaricando illegalmente tutto ciò che occorre, in libertà, da Internet. Almeno fino a quando le cose non cambieranno.
Alessia Fontana 3^ C.A.T.
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