IO CON ME

PAROLE DELL’ANIMA: “ALZAIMER” Squilla il telefono…”Si, passamela” .. è la consueta signora della sera, una signora ottantenne che da non molto soffre di Alzaimer e che sono solito sentire ed intrattenere per un po’ di compagnia… E’ straordinario e terribile pensare come gli esseri viventi siano una connessione inscindibile di anima e corpo, tutto ciò che avviene nel corpo, è nell’anima, è ciò che è nell’anima, risvolta nel corpo…. E così quando l’alzaimer tocca il corpo, ecco che la mente intraprende un viaggio senza ritorno, dove i pensieri, i ricordi, le emozioni, le esperienze, le cose fatte, le sconfitte, le vittorie, le lacrime, le gioie, le persone, la stessa idea di noi stessi e l’intera vita, svaniscono gradualmente nel nulla…. Conversare con una persona così, può diventare una delle esperienze più particolari che possono capitare… non esistono più regole, non esiste più logica, non esiste coerenza del discorso, coerenza dei ricordi, tutto è frammisto…. È come una fiaba, dove realtà e fantasia si fondono, reale ed irreale s’intrecciano, dove anche il senso del nostro conversare si adegua scivolando nell’assurdo … ma restiamo coscienti . …. della nostra follia “controllata” dove non hanno più alcuna importanza le parole che si dicono o che si sentono, la comunicazione và oltre il loro senso … il loro suono … è il comunicare in sé, con la sola presenza… come due persone che si conoscono bene e che sedute accanto, tacciono…. guardando l’orizzonte….. E così, ogni sera saluto cortesemente la signora e ringraziandola, penso dentro me stesso: … “Si madre, arriverà un tempo in cui, la tua anima si ricorderà che in vita…. io…. ero tuo figlio”