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Vaneggio di una notte di mezza primavera
Ho bevuto una birra di troppo, questa notte.In omaggio ai vecchi tempi, a tutte quelle sere trascorse senza scopo, senza riflessione, senza troppa di fare e di non fare. O forse solo di pensare.Però adesso è diverso.Adesso ho un lavoro, ho un fidanzato. Ho addirittura un cane.Adesso penso al futuro e ad un mutuo eventuale.Ad…
Alla Signora Normale e al Signor Straordinario, con affetto.
Annus Terribilis
Anche quest’anno mi conformo alla fitta schiera di fanatici del programma annuale, ai compilatori di tabelle di marcia, buoni propositi, dover fare, dover avere, dover assolutamente evitare.Ha un che di rassicurante mettere la propria vita in fieri per iscritto. Ti dà quell’ingenua convinzione di avere almeno un pezzo di carta sotto controllo.E non starò certo…
Troppo Spesso da Spessotto.
Homo (che cazzo) Faber.
Violentemente Mia.
Ho riflettuto a lungo sulla mia vita, le sue declinazioni e le sue molte degenerazioni.Ho fatto liste, tabulati, indici di gradimento.Ho stilato classifiche sugli obiettivi ante trenta e post trenta.Ho deciso cos’è che voglio e cosa aborro.E ho preso, tout court, la mia risoluzione.Adesso scrivo da una landa esotica e desolata, al mio fianco un…
Il telefono dell'assurdo.
Pornoalimentare.
Devo fare la spesa.In frigo manca l’insalata, il tonno, quegli strani intrugli orientali che solo a pronunciare il nome mi accuserebbero di fondamentalismo, e soprattutto manca la birra.Allora affronto il supermercato, quello vicino a casa con le cassiere in menopausa che mi violentano ancora le guance quando mi incontrano per strada, quelle che secondo te…
Anni a Vapore.
"Come i treni a vapore come i treni a vapore di stazione in stazione e di porta in porta e di pioggia in pioggia e di dolore in dolore il dolore passerà". Come treni sono passati questi anni.Alcuni in orario, altri in ritardo annunciato, altri ancora in ritardo imprevisto.E c'era sempre qualcuno ad aspettarli oltre alla…
Domus Morphei.
Ore 5 a.m.Apro la porta di casa, scarpe in mano e trucco “non c’è ma –non si sa come- si vede pure troppo”. Rovescio carne, ossa e vesciche in corridoio e arranco fino al miraggio post lavorativo, quello strano oggetto chiamato materasso. Ortopedico, doghe in legno e sindrome da abbandono.Inciampo, nell’ordine, in un casco da…
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