I Fiori Del MaleOssimori di Vita |
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Situazione topica.
Attori: tu e lui.
Locus comissi delicti: una casa nella migliore delle ipotesi. Una Smart nella peggiore.
Un divano, un letto.
Agenti esterni: magari qualche bicchiere di vino o qualche sostanza psicotropa disinibente.
Minimo comune denominatore: l’attrazione sessuale.
Circostanza aggravante (dell’attrazione sessuale): lui è da mesi che tenta la strategia più appropriata per circuiriti. Non perde occasione per infilare, tra una parola,un caffè o un incontro fortuito, vari tentativi di approccio.
E tu alla fine hai ceduto.
Sei nella sua tana per un motivo che conosci senza possibilità di fraintendimenti.
E dopo mesi che pesi e soppesi l’evenienza, il grado di voglia si è assestato su livelli da richiedere legittimamente lo stato di necessità.
Il copione si svolge senza intoppi o deviazioni sostanziali dall’iter ordinario.
Fino ad un certo punto.
Modus operandi: sopraggiunge, inaspettata (da te) o temuta (da lui), la mannaia dell’eros.
La cilecca con tutte le "c" maiuscole.
Le possibili reazioni a tua disposizione sono le seguenti:
- tenti imperterrita di riportare l’eros nel binario dell’evoluzione, metti in pratica quanto sai e anche quanto solo immagini. Se fallisci ti sentirai uno schifo, se invece dovessi aver ragione del crollo crederai di essere la reincarnazione “a gratis” di Moana Pozzi.
- prendi la via della rassicurazione materna. Percepisci l’inconveniente come un problema esculsivamente testosteronico, come uno spiacevole arresto della tua personale gratificazione.
Dici “non ti preoccupare, sono cose che capitano, magari sei stanco, forse hai bevuto troppo, sarà per la prossima volta, tra un po’ ci si riprova”.
- precipiti nel panico da inadeguatezza. Inizi a pensare di essere sensuale come il suo comodino disadorno, di avere la capacità evolutiva di una scopa di saggina, di avergli ucciso la voglia forse per colpa di quei maledetti chili di troppo che ti hanno agguantata modello koala.
A quel punto puoi solo rivestirti, finire birra, vino ed eventuali, fumare mezzo pacchetto di sigarette e andare a cercare in edicola un manuale di sesso tantrico in vhs.
L’uomo, in qualità di detentore del corpo del reato, addurrà attenuanti standard sperando in una riduzione della pena o in un atto di clemenza.
Tra i più ricercati, senza dubbio, l’amnistia.
Pena e reato cancellati da un sorriso comprensivo.
Cosa pensi davvero in quei momenti di impaccio carnale non è dato sapere.
Ipotesi:
- Cazzo. Forse tutto quello jagermeister non avrei dovuto berlo.
- Da qualche parte sarà rimasto quell’aiutino farmacologico di cui fa uso forsennato il mio coinquilino?
- Questa qui farebbe passare la libido anche ad un galeotto appena graziato dall’indulto. Adesso come me ne libero?
E queste sono solo voci che si srotolano sui binari paralleli delle menti degl’interpreti.
Voci che non prenderanno mai suono concreto per mettere a tacere gli animi agitati degl’amanti frustrati.
Tu fumerai una sigaretta, lui accenderà la televisione.
Il tutto facendo finta che il chakra abbia avuto il suo silenzioso corso.
Se non sei una donna di ferro della gioventù hitleriana passerai giorni a flagellarti, a condannarti per aver rifiutato le lezioni di sesso gratuitamente impartite dal tuo amico gay, a considerarti l’evoluzione storpia di una monaca di clausura.
Se lui è un uomo standard non crederà di doverti rendre partecipe del problema.
Misoginia sessuale: l’ormone è mio e me lo gestisco io.
E starà ad accudire il suo fratello dispettoso senza pensare alla tua autostima in caduta libera sulle ceneri dell’eros.
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