Messaggi di Settembre 2008
Post n°59 pubblicato il 30 Settembre 2008 da unica_perla
Guàrdati nello specchio,e dì al volto che scorgi (foto F.R.) 2°sonetto(Sonetti 1593-1597),William Shakespeare,trad.Mario Praz |
Post n°58 pubblicato il 27 Settembre 2008 da unica_perla
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Post n°57 pubblicato il 26 Settembre 2008 da unica_perla
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Post n°56 pubblicato il 24 Settembre 2008 da unica_perla
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Post n°55 pubblicato il 23 Settembre 2008 da unica_perla
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Post n°54 pubblicato il 21 Settembre 2008 da unica_perla
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Post n°53 pubblicato il 18 Settembre 2008 da unica_perla
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Post n°52 pubblicato il 17 Settembre 2008 da unica_perla
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Post n°51 pubblicato il 16 Settembre 2008 da unica_perla
E io la bistratto sempre... S. |
Post n°50 pubblicato il 16 Settembre 2008 da unica_perla
Indi passò sulla fronte dell’anno Un ultimo rossore E lontanissimo un giovane coro S’udì : Nell’acqua garrula Quella fu l'ora più demente. (3.Le stagioni,G.Ungaretti,1920) p.s. per la cara W.L.: Eterno |
Post n°49 pubblicato il 15 Settembre 2008 da unica_perla
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Post n°48 pubblicato il 14 Settembre 2008 da unica_perla
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Post n°47 pubblicato il 11 Settembre 2008 da unica_perla
[…] Infatti, quando gli dèi e gli uomini mortali vennero a contesa a Mecone, allora avendo spartito ad arte un grosso bue, Prometeo fece in modo, nel presentarlo, da sorprendere la buona fede di Zeus : chè da un lato mise dentro la pelle le carni con le pingui viscere e le avvolse nel ventre dell’animale, dall’altra parte invece pose le nuda ossa del bove e con trucco sleale ne formò un grosso mucchio ricoprendolo con un lucido strato di grasso. […] Con entrambe le mani Zeus spazzò via il candido grasso, e subito il suo animo si infuriò, fino al cuore gli scese la rabbia, quando vide le ossa spolpate disposte con abile frode […] D’allora in avanti non dava più per mezzo dei frassini l’energia del fuoco indomabile agli uomini mortali che abitano sulla terra. Senonchè l’abile figlio di Giapeto riuscì con l’inganno a rubargli nel cavo di una canna una vivida favilla dell’indomabile fuoco : nuovamente si sentì mordere il cuore e si adirò sin nelle più intime fibre l’altitonante Zeus, e senza indugio preparò un malanno per gli uomini. (vv.514-570 da Teogonia di Esiodo,tr.F.Gargiulo)
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Post n°46 pubblicato il 09 Settembre 2008 da unica_perla
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Post n°45 pubblicato il 09 Settembre 2008 da unica_perla
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