Creato da FarfallinaImprudente il 13/09/2007

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I rapporti usa e getta

Post n°65 pubblicato il 31 Gennaio 2011 da FarfallinaImprudente
 

Argomento molto attuale: i rapporti usa e getta! E con questo mi riferisco a tutti i tipi di rapporto. Che sia un rapporto di amicizia, di lavoro o di amore la parola d'ordine sembra essere sempre la stessa: utilità.

Purtroppo sembra che la gente agisca solo spinta da questo pensiero:

"Quanto mi può essere utile frequentare questa persona? Potrei aver bisogno che questa persona mi faccia dei favori? Che vantaggio mi può portare il coltivare questo rapporto?"

E vale davvero per ogni genere di rapporto. Nei rapporti di amicizia o di lavoro conta quanto puoi essere utile, che vantaggio può portare il frequentare o meno una determinata persona. A mie spese ho scoperto che vale anche con i rapporti di parentela. Ho delle cugine che mi chiamano solo quando hanno bisogno di un favore.

Nei rapporti d'amore o presunto tale, inutile dirlo, conta se gliela dai oppure no. In genere se non gliela dai --> Spariscono!!! E a volte anche quando gliela dai non è garanzia che non spariscano. Perchè gli uomini (che parolone!!!) sono così abituati a questo tipo di rapporto usa e getta, che si deve consumare nel giro di poco tempo, che se ne infischiano della persona che hanno davanti e a volte mi sorge il dubbio che forse non la considerano neanche una persona!

A nessuno interessa più conoscere un'altra persona.

Sono tutti così presi dalle loro piccole vite che non hanno alcun interesse ad includere altre persone a parte loro stessi.

Sono tutti così impegnati a voler prendere (come se tutto gli fosse dovuto) che non pensano mai che potrebbero anche a loro volta dare qualcosa. O magari dare senza pretendere nulla...ma non esiste proprio! ma che siamo diventati matti!

Negli ultimi anni ho conosciuto davvero tantissima gente. E ognuna di queste mi ha frequentato quel tanto che bastava per il proprio tornaconto personale e poi via quando non gli portavo più nessun vantaggio.

Mi rifiuto di pensare che tutte le persone siano così, ma purtroppo la realtà dei fatti, a parte alcune piccole eccezioni, non è ancora riuscita a smentire questa visione.

L'egoismo e la superficialità sono all'ordine del giorno e a volte mi verrebbe voglia di urlare e a volte anche di prendere a schiaffi queste persone che non vedono più in la del proprio naso. Le uniche parole che mi vengono in mente adesso è "che schifo!!!"

Ma l'uomo non era definito un animale sociale?

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Commenti al Post:
occhidiluce2011
occhidiluce2011 il 18/05/11 alle 12:30 via WEB
Bellissimo ed estremamente attuale questo post. Per una strana coincidenza, poi, mi è capitato sotto gli occhi oggi, proprio dopo una discussione con una persona su quest’argomento..l’usa e getta..e la frase che ho usato alla fine della discussione è stata proprio questa “che schifo” Il tornaconto..l’utilità personale e, talvolta, anche sentimentale è quasi diventata una prassi di vita. Ovviamente questi pensieri si acuiscono quando ci toccano in prima persona ma è indubbio che questa società si sta orientando verso uno stereotipo di rapporti con “vuoto a perdere”… Vero che non si può fare di tutta un’erba un fascio..sta di fatto che l’egocentrismo ed il piacere immediato, come alternativa e surrogato del sentimento, portano ad inaridire i rapporti..a renderli piante senza radici e, come tali, destinati a durare il tempo di un soffio di vento… E’ la tesi del TUTTO E SUBITO che porta le persone a non perdere più tempo a coltivare un rapporto, perché questo chiede tempo, pazienza, attesa e disinteresse..il tutto a favore di una “monetizzazione” (non intesa in senso solamente economico, beninteso) del rapporto. Non c’è differenziazione di sesso in questo modo di procedere.. In amore tutto questo lascia dei segni devastanti, perché il rapporto non è più vissuto come uno scambio di sentimenti tra persone che vogliono condividere un’emozione di vita bensì uno scambio tra corpi da prendere, usare e poi lasciare quando non servono più. Sembra essersi perso il senso di uno sguardo, di attese fatte di trepidazione, di desideri che proprio in quelle attese si fortificavano e diventavano di un’intensità unica. Oggi non si vuol più aspettare..ma è da quell’attesa che secondo me bisognerebbe ripartire per capire che la persona non è un oggetto da utilizzare ma un essere da amare…..
 
asimov_2013
asimov_2013 il 10/04/13 alle 12:29 via WEB
L'Uomo è un animale sociale..purtroppo siamo diventato egoisti, non ci guardiamo più in viso..non ci parliamo più....in ogni tipo di rapporto come scrivi....e hai ragione, da vendere
 
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