Creato da middlemarch_g il 24/01/2008
'Fallisci meglio' è il mio secondo nome
 

 

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L'angolo della vacuità

Post n°53 pubblicato il 23 Marzo 2008 da middlemarch_g

Voi mi dovete spiegare perchè, avendo svoltato l'angolo dei quarant'anni essenzialmente immune dal morbo, sono diventata da allora insopportabile vanitosa.

Cos'è che ci rende tanto fragili di fronte all'ammirazione altrui?

L'insicurezza, vero? Certo, l'insicurezza. Che altro sennò?

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Commenti al Post:
autodafe2008
autodafe2008 il 23/03/08 alle 11:53 via WEB
Credo sia il bisogno di conferme a rendere le donne più vulnerabili. Ma si tratta di una fragilità apparente...In realtà a quarant’anni la donna raggiunge il massimo della femminilità e della capacità di seduzione e ne è consapevole. E’ l’uomo che si inchina alla femminilità....
 
 
middlemarch_g
middlemarch_g il 23/03/08 alle 18:30 via WEB
Siamo una generazione fortunata, vero? Ai tempi di mia nonna - ma estenderei serenamente anche a quelli di mia madre - a una donna non sarebbe toccata la fortuna d sentirsi dire cose come questa. Non sarebbe stato considerato dignitoso, a quell'età. Oggi invece va così, e ne sono felice. Il punto però è un altro. Saper accettare un complimento, eventualemente ritenere di meritarselo, è una cosa. Ma perdere la tramontana, percepire chiaramente che un complimento sfonda le nostre difese e ci rende manipolabili - con l'aggravante della consapevolezza - ecco, quella è un'altra. E non è uguale.
 
autodafe2008
autodafe2008 il 24/03/08 alle 09:16 via WEB
Tua nonna è vissuta in una stagione in cui la femminilità iniziava e finiva con l'atto della procreazione. La donna sarà pure stata l'angelo del focolare e la regina della casa ma la morale dominante le impediva di vivere la sua femminilità e quindi accettarne l'apprezzamento che era allontanato come un'insolente molestia. Le donne di oggi conoscono il potere della seduzione e quello che ne consegue. Ne sono talmente consapevoli che spesso gli uomini si ritraggono impauriti...
 
mielena1970
mielena1970 il 25/03/08 alle 12:32 via WEB
...che bello curiosare su un blog attratta da un argomento che ti coinvolge in prima persona e scoprire che anche altri spunti di riflessione ti riguardano così da vicino... succede anche a me di essere molto vulnerabile, e di anni ne ho 38. Credo che dipenda un pò anche dal fatto che l'ossessione per la gioventù, per la cura dell'aspetto, per l'essere/sembrare giovani ad ogni costo e con ogni mezzo, che sicuramente è forte nella nostra società, anche se ce ne riteniamo immuni da qualche parte ci è entrata dentro, per cui sotto sotto, anche se razionalmente siamo sicure che non sia così, abbiamo bisogno di sapere che piacciamo sempre "anche se" siamo "invecchiate". E' comunque un trauma, passare i 40, e anche essere in procinto di arrivarci. Possiamo convincerci che non sia così, che i 40 di oggi siano i 30 di ieri, che anzi le donne a 40 anni sono meglio. Tutto vero. Ma quando qualcuno ci ammira, ci fa i complimenti, ci lusinga o addirittura ci corteggia, gli siamo "troppo" grate,il che dimostra che esiste una parte di noi che non si lascia facilmente convincere da considerazioni razionali ed astratte, e che ha bisogno di sentirsi dire che è sempre bellissima e amabile (nel senso di "capace di suscitare amore"). E' triste (ma anche no), ma è così.
 
 
middlemarch_g
middlemarch_g il 25/03/08 alle 18:51 via WEB
Mi sa che una certa ragione ce l'hai,Mielena. Vorrei poterti rincuorare e dirti che alla fin fine passare i 40 non fa poi tutta questa impressione. Ma sarebbe talmente falso... Sai come dice Diego De Silva parafrasando la famosa frase di Paul Nizan? Ho avuto quarant'anni e non permetterò a nessuno di dire che è stata l'età più bella della mia vita. Anche perchè, chi volete che lo dica?
 
   
middlemarch_g
middlemarch_g il 25/03/08 alle 19:01 via WEB
A prte questo, e con una certa tendenza alla contraddizione, io i quarant'anni li giudico stuoendi. Non mi riprenderei i 20 manco regalati. ciao
 
     
mielena1970
mielena1970 il 26/03/08 alle 09:08 via WEB
Guarda che "contraddizione" è il mio secondo nome, praticamente! Neanche io tornerei ai miei venti, forse neanche ai miei trent'anni, mi va bene così e mi sembra che la mia vita stia migliorando, o meglio, che io stia imparando via via a vivere un pochino meglio, con qualche tocco di leggerezza in più se non altro...il punto è che - almeno io - voglio TUTTO. Essere "giovane" (con tutto quello che comporta esserlo, v. sopra) e allo stesso tempo avere quarant'anni.Lo so che non è possibile, ma credo che la vulnerabilità di cui parlavi, almeno nel mio caso, affondi le radici proprio in questa contraddizione. Buona giornata!
 
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