Vi ho già spiegato la mia teoria sulla visione lateralizzata del telegiornale mentre cucino la cena, vero? Che poi teoria è una parola grossa. Più che altro una pratica empirica che dà i suoi frutti.
La qualità del mio ascolto è molto influenzata dal tipo di piatto che preparo. Di norma non mi lancio su nulla di ardito. A casa mia, per dire, la presenza di un piatto transitato per i fornelli fino a mutare la sua consistenza molecolare dallo stato di crudo a quello di cotto, viene già salutata come un evento di una certa portata.
Per cui potete facilmente immaginare che ieri sera, tutta presa com'ero dalla preparazione delle linguine con la pasta d'acciughe, il livello della mia attenzione era massimamente concentrato sui fornelli e pochissimo sul tiggiuno. Dicamo pure che guardavo solo le immagini. Ho visto Berlusconi gesticolare ad ampio raggio in Parlamento con una velina in mano. Per inciso, si è inquartato che è una bellezza. Il doppio petto gli donava molto poco anche prima a causa della scarsissima elevazione sul livello del mare. Adesso poi non ne parliamo neanche. Chissà perchè uno che ha fatto fortuna con il business dell'immagine non riesce a raccattare un pirla capace di insegnargli la minima decenza almeno sotto il profilo dell'abbigliamento.
Comunque. Quello che volevo chiedervi è questo. Nel parterre de roi del governo - la tavolata coi ministri che sta sotto lo scranno del presidente della Camera - ha richiamato la mia attenzione una squillante nota salmonata che credevo fosse stata silurata con buona pace di tutti.
Ma che davvero pure la Brambilla?