middlemarch

Pero considera ciò e cioè. Che uno degli aneddoti più simpatici che racconta Mr C., tirato fuori dal cilindro delle sue esperienze in India, è quello di un tassista che aveva appeso allo specchietto retrovisore dell'auto una Madonna e un ciondolo con Shiva, ché per lui erano entrambi simpatici e non gli era passato neanche per un millesimo di secondo per la mente di dover scegliere tra l'una e l'altro :-)

Il pero non c'entra, credo. Comunque quel pero è un però.

Eppure, un mio amico che aveva accompagnato un gruppettino a Lourdes, m'ha raccontato che nottetempo si rifugiava in qualche pub nei dintorni, e s'è pure divertito parecchio...

Non è un brutto posto, anzi. Sarà che i cattolici fuor d'Italia sono più digeribili....

Ma davvero ci siete stati tutti? Ecchecacchio. Ma dài, raccontatemi qualcosa!

io no, però c'è stata mia sorella. e ha trovato chiuso. vale?

Sui cattolici fuori dall'Italia avrei le mie riserve. A eccezione forse di francesi e spagnoli, che ci assomigliano abbastanza, io ho le mie teorie sulla commistione tra cristianesimo e località, e tutto sommato lo trovo meno venefico se praticato sul versante che affaccia verso il Mediterraneo. Perché onestamente i cattolici irlandesi o polacchi, per dire, mi fanno venire bei brividini.

Sono stato a Pau quest'estate, per lavoro, insieme ad un mio cliente che si è scoperto credente alla veneranda età di 70 anni... L'ho quindi accompagnato a Lourdes volentieri, che è nelle vicinanze. Aria strana, di quelle che si respirano dove c'è parecchia sofferenza e pure una certa misericordia, del tipo che non trovi nelle messe e nelle liturgie in genere. Sarà l'assenza di sacerdoti (non entro in chiesa) e la sola presenza di volontari a darle un'aria più credibile....