Il prof. W. Guth, fisico dell'Università di Stoccarda, asserisce con competenza scientifica, sfatando convinzioni errate, fra l'altro: "Secondo un'opinione assai diffusa, la sonorità in forza e in bellezza di un violino, migliora con la frequenza del suo uso. Ma le insignificanti energie acustiche che si sprigionano dal suono di uno strumento ad arco non sono di tale entità da esercitare un'influenza sullo strumento. La stessa cosa si può dire per la "maturazione" timbrica di uno strumento nuovo. L a "maturazione" timbrica del violino nuovo non avviene per influsso dello strumentista.
E' lo strumentista che, abituandosi alle caratteristiche timbriche e di emissione dello strumento, fa rendere lo strumento stesso al massimo delle sue capacità intrinseche sonore. Perciò non può assolutamente esser che la pratica esercitata sul violino nel corso dei secoli ne nobiliti il suono." (da qui)
sono proprio deluso!
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dott.merchandise il 13/03/07 alle 17:38 via WEB
Egregio saccentone (musicalmete parlando)
La rando edotta del fatto che il legno è un materiale igroscopico, quindi sensibile all' umidità asterna.
All' atto della segagione, il legno comincia a perdare umidità, cosa che provoca un ritiro del materiale stesso,con un conseguente stato di tensione interna, che tende a sfociare in quelle spaccature che tanto spesso si vedono in tronchi, tavole mobili etc..
Il legno dovrebbe raggiungere una stabilità igroscopica, in armonia con l' ambiente esterno, con valori di umidità interna attorno al 20%
Arrivato a questa fase, il legno continua a mostrare comportamento igroscopico! Se lo metti in una cantina umida, quello assorbe umidità e si gonfia, se lo metti in un ambiente caldo e secco quello cede umidità e si ritira!
Per un oggetto come un violino, di solito conservato gelosamente in amienti casalinghi ed affini, costruito con durame (meno sensibile al ritiro), è presumibile che l' umidità interna subisca variazioni del tutto trascurabili nel tempo.
Ciò detto, ben venga una vernice in grado di far "respirare" il legno!
Per quanto riguarda il secondo punto, c' è da precisare che il legno è un materiale fibroso, le cui fibre hanno forma di tubetti o meglio prismi, cosa che mi porta subito a pensare alle canne di un organo
Che le vibrazioni provocate dal suono, nel tempo, comportino una impercettibile deisgregazione tra i legami interfibrillari e che questa disgregazione ne influenzi il suono??
A me pare una stronzata!!
Infine per quanto riguarda in fatto che io non conosca l' italiano e sparga le virgole a manciate nei miei periodi.......
AMEN!!
(Rispondi)
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Inviato da: Rana_del_Dardo
il 17/07/2008 alle 11:44
Inviato da: Rana_del_Dardo
il 11/05/2008 alle 22:19
Inviato da: Lady_Macbeth_I
il 21/03/2008 alle 23:58
Inviato da: Rana_del_Dardo
il 21/03/2008 alle 10:38
Inviato da: simpson.girl
il 20/03/2008 alle 21:58