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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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SANREMO: POCO E NIENTE!
Presumo sappiate tutti come sia andato questo Sanremo 2019: la comunicazione massiccia, in tutte le sue manifestazioni, è stata puntuale e pressante. Non ho seguito il festival, sono anni che non lo seguo più e non me ne pento. Volete sapere da quando? Da quando la domenica mattina, dopo la manifestazione, radendomi davanti allo specchio non riuscivo a canticchiare almeno uno dei motivi in gara al festival. Una iattura che mi ha spinto a disertare l'appuntamento annuale che ho sempre seguito sin dalla prima edizione per radio, con la voce storica di Nunzio Filogamo. Seguo qualche film di solito durante le cinque serate e nelle pause pubblicitarie, passo suRAI1 per seguire qualche minuto del festival: ebbene, mai una volta che capiti qualcosa che mi attragga al punto tale da rinunciare a vedere ciò stavo seguendo. Tuttavia venerdì sera, mi è capitato solo un paio di volte, di soffermarmi per seguire la canzone di Renga in coppia con Bungaro e coronata da un balletto classico della nostra Abbagnato: la canzone mi ha colpito un po' per il buon duetto e la nostra etoile del balletto, mi ha trascinato in un vortice di emozioni! La seconda volta invece, ho girato sul festival mentre Bisio sedeva da solo (con il gilet e camicia) per recitare una stralcio dello spettacolo teatrale "Father e Son" (Padre e Figlio) di Michele Serra. Un grande Bisio in un monologo molto bello sul rapporto appunto, tra un padre e un figlio. Appena terminata l'esibizione di Claudio, è salito sul palco dell' Ariston un certo Anastasio (mai visto prima) e ha cominciato a cantare una "canzone" scritta per l'occasione: "Correre". Beh, dopo i brividi del monologo, i peli del braccio erano irti: un pezzo rap (non amo il rap) molto bello, facile da seguire e proposto benissimo da questo giovanotto che mi dicono abbia vinto qualche mese fa l'ultima edizione di "XFactor". Ammetto di avere le mie fisime e i miei limiti in fatto di musica leggera: non seguo più nessuno da anni, salvo qualche rara eccezione, disdegno i programmi musicali e i "concorsi canori" manipolati e telecomandati da interessi molto grossi. Questo Anastasio mi ha molto impressionato e mi ha catturato il pathos allacciandosi al monologo e replicando con bel bel pezzo rap! Non tutti i mali vengono per nuocere: sono tornato al film che stavo seguendo e...me lo son giocato definitivamente perché non ci ho capito una mazza per tutto il tempo perso...altrove. Beh...ne è valsa la pena!!!!
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