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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Non c'era da arrendersi in questa battaglia, la più importante degli animalisti: le pellicce scompaiono lentamente e Israele è la prima nazione al mondo a bandire nel paese l'uso di pelli animali. Decreto legislativo approvato in vigore tra sei mesi. Una scelta condivisa, opportuna e necessaria. Quindi non più animali da ammazzare, non più animali da tenere a disposizione e men che mai, da allevare per destinarli alla morte e ricavarne pellame per qualunque uso commerciale. Ormai le decrescita è un punto fermo, da tempo anche senza leggi scritte e approvate, le pellicce erano in caduta libera sul mercato: molta gente non acquistava più pezzi pregiati e griffati, un lento declino che i produttori hanno registrato da tempo e se ne faranno una ragione, quando altri paesi vieteranno ufficialmente allevamenti, produzioni e commercio di qualunque tipo di pelle animale. La California per esempio, dal 2023 si metterà in pari con Israele e altre nazioni, con tempi e modalità diverse, faranno altrettanto. Saranno esclusi dai divieti emessi in Israele e California: le pelli impiegate nelle tradizioni religiose, nell'istruzione, nella scienza. Una buona notizia, una speranza per l'immediato futuro e le Associazioni animaliste, plaudono a questi strabilianti risultati. C'è da lavorare sodo ancora: gli animali non dovrebbero essere toccati, ammazzati e privati selvaggiamente della loro pelle e questo vale per tutte le specie. Ora c'è da continuare la battaglia a largo raggio: caccia, violenze gratuite e abbandoni proditori. Educare, acculturare e insegnare a tutti l'amore verso gli animali, è un obbligo per tutti e specie per coloro che sono impegnati in prima linea. Suggerirei a costoro di servirsi di un vecchio slogan di alcuni anni fa e pubblicizzato da una nota pellicceria italiana: "Venderemo cara la...pelle".
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