Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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Messaggi di Giugno 2021

STORIE...REALI O SCOOP AD OROLOGERIA?

Post n°3960 pubblicato il 24 Giugno 2021 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

 

E mo' come la mettiamo? E se fosse vero? E come mai salta fuori solo ora questa storia? Beh, di materiale c'è né tanto, vediamo che piega prende lo scoop...che se dovesse risultare reale, allora veramente ci sarebbe da farsi quattro risate. James Hewitt il maggiore britannico amante della Principessa Diana, pare sia il vero papà di Harry lo sfigato! E mo' chi glielo dice a Meghan la moglie? E se non fosse di oggi questa strabiliante notizia che scombina e spariglia le carte sul tavolo da gioco? Insomma, James e Diana facevano coppia e tra loro potrebbe essere accaduto il patatrac. Orbene, a suo tempo chi sapeva? Chi aveva prove? E' vero le chiacchiere l'hanno fatta da padrone in questa storia di corna, ma fino a oggi solo parole al vento. Il criminologo Ezio Denti ha approfondito le sue teorie e ha effettuato una perizia biometrica sui volti dei due: i i risultati sosterrebbero unna strana coincidenza di dati in comune. Insomma, tra i due volti, quello di Carlo e quello di James, l'algoritmo mette in evidenza molti dettagli tra Harry e l'ufficiale di cavalleria che no tra lui e il principe Carlo. Questo esame eseguito è molto attendibile, è accettato anche legalmente poiché mette a confronto 80 punti nodali tra i volti confrontati. Se le cose stanno così, c'è solo un modo per avere piena certezza: esame del DNA! Già ma a chi interesserebbe? Chi lo vorrebbe fare e chi no? E se ci avessero portato in carrozzella per tutto questo tempo? Ma a pensarci bene: "Ma a me...kemmefrega?". Il corname mi affascina, ma non mi attizza!!! 

 
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MA CHE ROBA E'?

Post n°3959 pubblicato il 23 Giugno 2021 da monellaccio19
 

 

 

 

 

Avessero posto una porchetta reale, magari ancora fumante, sul piedistallo al centro della piazza S. Giovanni della Malva a Trastevere, forse le reazioni negative sarebbero state pochissime e magari espresse sottovoce. Il piacere della porchetta, specialità laziale e molto diffusa ovunque nel nostro paese, ingolosisce certamente tanti appassionati: il panino con la porchetta è un must e credo che moltissimi di voi abbiano avuto, almeno una volta, il piacere di assaggiarlo. Orbene, la stramba idea di porre un "monumento" di siffatta portata al centro del quartiere più popolare di Roma, non è stata una grande iniziativa. La LAV associazione contro la vivisezione, ha già protestato vivacemente contro l'affronto sgarbato e burino, volto ai 300 mila vegetariani romani: "Toglietelo subito di là!". Questo è l'invito perentorio e vigoroso rivolto al Municipio nr. 1 di Roma. Due assessori (in particolare del PD) Sabrina Alfonsi e Giuseppa Urso, sono i geniali ideatori della penosa esposizione, contavano di fare cosa buona e giusta segnando la piazza con qualcosa di tradizionale e storico, ma in realtà, hanno consentito solo di esporre un pezzo trash e inguardabile. Io sono pro porchetta, ma questa "cosa" non si può proprio vedere. Quindi accompagno l'invito della LAV e spero che rimuovano l'orripilante mostro dalla piazza. Questo è il mio pensiero, ora ditemi cosa ne pensate voi! 

 
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ALIENI: UMANOIDI O SOLO MACCHINE?

Post n°3958 pubblicato il 22 Giugno 2021 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

 

Di segnalazioni, di apparizioni e di ufo ne abbiamo collezionati a bizzeffe: si perdono nella notte dei tempi gli avvistamenti nei cieli di ogni parte del pianeta. Il canovaccio è sempre lo stesso: qualcuno osserva, fissa l'immagina su una foto (oggi molto più facile con un cellulare) e la prova è bella che confermata. Recentemente anche una grande nave da guerra statunitense, ha incrociato qualcosa precisamente identificata e parrebbe che fosse una astronave. Addirittura, pare che gli USA abbiano carteggi, pratiche, faldoni segretissimi su questi avvistamenti e tutto però resta segreto per non allarmare il mondo che di "uccelli senza zucchero", ne ha tanti per la testa. Io che ho sempre rifiutato la fantascienza e le sue intriganti vicissitudini, ora mi sento tranquillo su quanto abbia appreso circa gli alieni. Lo spazio che ci circonda è immenso, è vastissimo, illimitato e non percorribile: oltre la nostra galassia, ve ne sono tante altre molto, ma molto lontane e se gli alieni dovessero giungere dalle nostre parti, dovrebbero compiere viaggi della durata di migliaia di anni. Come spesso abbiamo immaginato, ci capita sulla testa una bella e grande astronave, si ferma, atterra in uno spiazzo bello largo e scendono omini più o meno simili a noi che presumibilmente siano dotati di braccia, gambe, occhi e...tanto carbonio, ovvero, l'unica base vitale che conosciamo. Ecco se fosse così, se le condizioni fossero queste, allora sarebbero alieni morti e finiti. Il dottor Shostak sostiene: "Le loro capacità cognitive probabilmente non saranno alimentate da una massa spugnosa di cellule che chiameremmo cervello. Probabilmente saranno andate oltre l'intelligenza biologica e, in effetti, oltre la biologia stessa". Ovvero: nessun genere vivente potrebbe affrontare un viaggio lungo migliaia di anni; anche avanti biologicamente, non sarà mai possibile. Pertanto, se avverrà mai qualcosa del genere, noi incontreremmo macchine artificiali: vive sì, ma artificiali! Pensate se una entità biologicamente viva sia disposta ad affrontare un viaggio infinito e giocarsi la vita in un mezzo che viaggia nel tempo. Quindi solo le macchine potrebbero essere disponibili: non si lamenterebbero, non avrebbero bisogno di cibo, ossigeno, servizi igienici, svago e distrazioni, non morirebbero di noia e non scasserebbero le palle a nessuno con interventi del tipo: "Houston, abbiamo un problema: fateci tornare indietro, ci stiamo grattando i...gomiti!".

 
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C'ERA UNA VOLTA IL TERSORIUM

Post n°3957 pubblicato il 21 Giugno 2021 da monellaccio19
 
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Volendo partire dalle origini non saprei cosa citare. Quindi mi permetto, senza oltrepassare il limite della decenza, indicare il "tersorium" che è senz'altro il primo strumento in uso nell'antica Roma, per provvedere all'igiene intima degli uomini: serviva per detergersi la parte interessata dopo essere andati al...wc per defecare. Non sto nemmeno a citare il lungo percorso storico per giungere al 1879, anno in cui Joseph Gayetty inventò e cominciò a produrre la carta igienica. Ebbene, ho voluto introdurre così la notizia sconvolgente e iperbolica: i prossimi rotoli di carta igienica sul mercato mondiale potrebbero essere...riutilizzabili! Già, avete letto bene: dopo la crespata fine, la doppio velo, la quattro veli, la ecologica, la riciclata e la bio-tech, siamo giunti alla...fine! Non è fantascienza, non è scemenza, ma è l'unico modo che potrà condurci alla difesa del pianeta, al rispetto di una piena vita green. "La toilet paper reusable", altro non è che una serie di panni suddivisi in fogli separati. Dopo l'opportuno uso vengono lavati e asciugati per poter essere riproposti per l'uso. Geniale? Mah...direi di no, visto che gli asiatici si lavano sempre con acqua corrente e dopo si asciugano con panni puliti. Dove sta la novità? Pare che l'idea sia nata per fronteggiare la crisi della carta igienica tradizionale quando il covid ha costretto, in molti paesi, la gente a chiudersi in casa mentre nei supermercati i banconi rimanevano vuoti e di rotoli nessuna traccia. Tuttavia pare che qualcuno abbia intravisto in questa soluzione straordinaria per noi occidentali, la possibilità di essere molto più rispettosi dell'ecologia, meno alberi abbattuti e rispetto per il green. Credo che sarà difficile orientarsi verso queste soluzioni molto azzardate:  i nostri usi, costumi, abitudini e i...bidet (che noi abbiamo mentre i francesi no), non faranno mai entrare nei nostri bagni carta igienica che non sia tradizionale: soffice, velata, delicata e atta allo scopo. Suggerirei, a chi voglia intraprendere la strada della "carta riusabile", di volgere altrove l'attenzione per intraprendere un'attività produttiva. Giù le mani dalla carta igienica...mo' pure quella volete sostituire? 

 
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E NIENTE...

Post n°3956 pubblicato il 20 Giugno 2021 da monellaccio19
 
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...volevo dire che nella vita bisogna aver pazienza. Mi sembra quindi il caso di citare la recentissima nomina, dopo ottocento anni, di una DONNA designata a dirigere una della più importanti Università Mondiali: "Università degli Studi di Padova". A ricoprire la carica di rettore è stata nominata la Professoressa Daniela Mapelli, 56 anni originaria di Lecco, laureata in neuropsicologia e operativa da anni nell'università patavina. 800 anni per vedere una donna seduta sullo scranno più alto di un ateneo: dalla fondazione avvenuta nel 1222, sempre e solo maschietti, una destinazione la loro, scritta nei libri di storia e assolutamente inalienabile. I muri crollano, gli stereotipi pure  e lentamente ma inesorabilmente, le cose cambiano. Il mandato della signora Mapelli partirà il 6 ottobre p.v per durare esattamente sei anni. Ovvia e naturale la soddisfazione della prof. che tiene subito a precisare che la sua nomina non è collegata al genere femminile, ovvero, occuperà la sua poltrona per elevata competenza ed eccelsa esperienza nell'ambito dell'Istituto. La rivoluzione femminile non si è mai fermata, le mete da raggiungere per meriti sono possibili e realizzabili, tutto è nelle mani di chi sappia vedere e considerare le capacità e la professionalità dei candidati. Parte col piede giusto la Mapelli e mette al centro dell'ateneo di Padova, la persona e nel contempo, assicura e tranquillizza la "popolazione" universitaria che saranno messi in campo tutti gli strumenti per adeguarsi e orientarsi in una nuova e moderna realtà. Tanti auguri prof. un sincero "In bocca al lupo" e non pensi a quegli ottocento anni trascorsi dalla fondazione dell' Università, sono solo numeri e la vita continua perché solo il futuro conta. 

 
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