Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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Messaggi di Novembre 2021

E MO'...CHE SUCCEDE AL NATALE?

Post n°4115 pubblicato il 30 Novembre 2021 da monellaccio19
 
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E anche questa sarà pioggia che cadrà sul bagnato. Purtroppo la strada è stata tracciata e nel tempo, nonostante le chiacchiere in libertà, nessuno ha insistito e abbiamo lasciato spazio a chi in nome di una pseudo libertà sociale e mondiale omologata, ha dettato le sue regole. La tendenza è stravolgere la storia e modificare tutto ciò che possa portare indietro nel tempo e minare chi invece vorrebbe andare avanti, ma a modo suo. La commissione UE ha partorito un documento con nuove linee guida per chi opera in seno alla comunità. Il principio fondamentale da cui si parte è il solito e unico credo che oggi si possa professare: "Ogni persona in Ue ha il diritto di essere trattato in "maniera eguale" senza riferimenti di "genere, etnia, razza, religione, disabilità e orientamento sessuale". Alla luce di tutto ciò, v'è una lista pedante e puntigliosa dove si elencano una serie di vecchie denominazioni, indicazioni e altre definizioni che cambieranno in osservanza al decalogo approntato all'uopo. Esempi:  "Ciccillo Percoco è disabile" non si potrà più dire o scrivere, "Ciccillo Percoco ha una disabilità" sarà la forma corretta. "Miss o Mrs" spariscono per far posto a "Ms" che riguarderà signorine e signore. Il famoso "Ladies and Gentlemen" ve lo potete scordare, da domani sarà "Dear colleagues". Indicare anziani con il termine "elderly" non sarà più possibile, sarà "older people" il nuovo modo di indicare la popolazione più adulta". Vi ho dato una assaggio di quel che accadrà in un futuro ormai vicino: saremo tutti coinvolti, tempo ci vorrà ma queste sono le linee tracciate: tutti rispettati e indicati nei modi e con i termini più vicini alla realtà odierna, cioè, come se finora avessimo insultato tutti! Infine e qua vi coinvolgo perché credo che questa la potevano risparmiare come correzione. I nomi tipici di una religione non devono essere indicati, pertanto nessuno si permetta di scrivere o indicare ...NATALE! Ebbene sì: "Il Natale è un periodo caotico, tutti in fermento", non lo direte manco per scherzo, direte "Le festività sono stressanti", infatti non siamo tutti cristiani e quindi dobbiamo rispettare gli altri. Vabbè...allora per esempio, le altre tre religioni monoteiste come dovremo indicarle, visto che il Natale potrà toccare la suscettibilità degli appartenenti alle altre religioni? Non mi sembra di aver letto nella comunicazione del consiglio europeo alcun cenno in proposito. Che faremo? Andremo a senso? O dovremo rispettare anche chi non sa cosa sia il rispetto verso gli altri, anzi, verso i propri fratelli? 

N.B. Mi corre l'obbligo richiamare la vostra attenzione sull'emissione del documento: sono regole, come indico nel post, per tutti gli operatori che si impegnano in seno alla Comunità. Quindi non sono rivolte agli europei ma a tutti coloro che fanno parte (e sono tanti) della forza lavoro attiva nella comunità.

Ultima ora: il consiglio dopo le polemiche e le sollecitazioni della rete, ha ritirato il vademecum con i vari suggerimenti perché è stato ritenuto "non funzionale". Stavolta abbiamo "vinto noi".

 
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LA BANALE E SORPRENDENTE OVVIETA'

Post n°4114 pubblicato il 29 Novembre 2021 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

 

 

La nostra incomparabile Chiara Ferragni,  ha concesso un'intervista a "Fanpage", in occasione della giornata indetta per la violenza sulle donne. Ha risposto a diverse domande e ha toccato anche il tasto più becero, più vile del rapporto tra uomo e donna. Ebbene, lei che sulla propria pelle e sulle sue gesta imprenditoriali, ha creato un impero, sostiene: "Anche la dipendenza economica è un abuso. Se una donna sa di essere sola, di non possedere un reddito perché senza lavoro, come potrebbe avere la forza e la capacità di lasciare una persona violenta?". Per la Ferragni è questa una delle ragioni più ricorrenti e più fatale per la libertà di una donna. Se una donna non contrappone all'uomo la sua indipendenza dovuta a un lavoro e quindi a un suo reddito, come potrà mai sottrarsi a ogni sorta di violenza? Quindi secondo lei, lo stato deve farsi carico di assistere e aiutare ogni donna vittima di violenza e impossibilitata a riprendersi la sua libertà, proprio perché non ha lavoro e nessun reddito. Non male, definirei la sua analisi perfetta e congeniale alle situazioni che si creano in una coppia dove l'uomo è violento e vessa la donna con eccessivi attacchi alla sua incolumità. Anzi, a pensarci bene, la nostra brava infleuncer, è stata precisa, dettagliata e...ovvia, molto ovvia. Da oggi, per la sua lezione inerente alla violenza sulle donne e le soluzioni suggerite,  la potremo sicuramente chiamare: Dott.ssa Grazia Arcazzo!!!

 
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TI SCELGO E TI SPOSO...POI DIVORZIO!

Post n°4113 pubblicato il 28 Novembre 2021 da monellaccio19
 
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"Ho deciso di sposare me stessa e spero di ispirare altre donne a investire nella loro autostima. Da quando ho dato la notizia, mi stanno scrivendo tantissimi uomini e tantissime donne, dicendo di volermi sposare, ma non ho intenzione di divorziare tanto presto”. Questo ebbe a dire Cris Galera 33 anni, nota modella e famosa influencer. Così fece e smentì tutti coloro che pensarono a un bluff. E' venuta meno dopo tre mesi dalla sua scelta: oggi la donna ha chiesto il divorzio perché ha conosciuto un altro! Avete letto bene "si lascia" dopo tre mesi di felice matrimonio con la "persona" che amava alla follia! Le la definisce autostima, fiducia  estrema in se stessa e soprattutto, accettazione totale della sua persona, ovvero...lei stessa! Ora ha trovato chi l'abbia indotta al divorzio e sarà pronta per un vero e proprio matrimonio. Bene, la domanda nasce spontanea: "Si può sposare se stessi ritenendosi la persona più indicata per fare...coppia?". Secondo voi è possibile che costei imbevuta o fatta non so di cosa, possa aver compito un atto unico, eccezionale per la sua rarità, solo perché non ha visto nessuno altro che non fosse il suo alter ego, degno di essere sposato? Basta ritenersi una donna forte e determinata per prendere una decisone di tal genere? Ma amare, vivere una vita in comunione con un altra persona fisica, potrebbe essere una scelta giusta o a priori, resta una semplice follia? Pertanto e concludo: costei ci fa o ci è?

 
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GIOCHIAMO A MONOPOLI? NO...A CASA!

Post n°4112 pubblicato il 27 Novembre 2021 da monellaccio19
 
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"Non c'è Parco della Vittoria?  Nemmeno Vicolo Corto? Ma che Monopoli è?". Non gioco a Monopoli da molti anni e sono stato costretto a una ripassatina prima di scrivere il post. Nato nel 1935, questo gioco si è rinnovato nel tempo e le varie proposte che si sono alterante, hanno portato oltre un miliardo di giocatori a sedersi attorno ad un tavolo per impegnarsi in un gioco sempre attuale. Voglio presentarvi una nuova proposta del Monopoli: mi sembra interessante e divertente quindi per le prossime festività, perché non provare questa nuova versione del Monopoli-Buonissimo? Vi accenno subito che si tratta di un percorso gastronomico basato sulle specialità delle nostre cucine regionali, quindi invece delle solite menate già note, avremo a che fare con 10.000 ricette e video ricette: il meglio delle nostre rinomate pietanze. Dagli antipasti ai dolci, vi saranno caselle con nomi di piatti famosi, la finalità è concorrere mettendosi ai fornelli per preparare i piatti che man mano saranno sorteggiati. Vince chi riesce a preparare un menù completo e infine si proporrà per aprire un ristorante oppure un'osteria. Beh, volete mettere un Parco della Vittoria con una bella osteria? Un Vicolo Corto con un rinomato ristorante? Mi piace questa proposta e augurandovi di essere in tanti per una bella tavolata a Natale (covid permettendo), vi invito a pensarci su. 


 
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SUPERIAMO GLI STEREOTIPI

Post n°4111 pubblicato il 26 Novembre 2021 da monellaccio19
 
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Ieri, in tanti si sono espressi sulla giornata mondiale per ricordare la violenza sulle donne. Intanto, scorrendo la recente indagine della "Gilead Sciences Italia", si scorgono dati ed elementi che lasciano perplessi i lettori interessati: il 40% degli italiani (uomini e donne) non sono poi così compatti nel condannare e/o stigmatizzare la violenza. Ovvero, vi sono dei distinguo ricorrenti e puntuali. Dare un ceffone ad una donna solo perché abbia “flirtato” con un altro uomo, non è ritenuto poi tanto disdicevole: ci sta tutto per quattro persone su dieci. Siamo quindi a passare da una posizione ad un altra se generalizziamo la questione violenza sulle donne. Se si tratta di violenza fisica o violenza psicologica, gli italiani favorevoli a legiferare e a stoppare il fenomeno, sono intorno al 58% - 60%. Ma se cominciamo a precisare, atti e gesti come il ceffone di cui sopra, beh gli italiani si dividono allargando le opinioni e valutandole diversamente. Lo stupro per esempio, non trova gli intervistati tutti d'accordo, molti tengono a precisare come spesso vi sia una “sollecitazione” allo stupro: l'abbigliamento femminile osé e provocante. Forzare la moglie o la compagna a fare sesso, non è poi tanto violento il comportamento dell'uomo che la obbliga. Insomma, siamo ancora a zero e se le percentuali erano in maggioranza per la violenza in genere, per le situazioni in dettaglio che ho riportato, il 40% circa di uomini e donne, non li considerano atti violenti e quindi magari, sopportabili. Pertanto, cerchiamo di non badare solo alle panchine rosse e alle scarpe rosse! Puntiamo all'essenziale: c'è da battersi ancor più profondamente e attivarsi su due piani deleteri: quel maledetto patriarcato vecchio di secoli che molti maschi/padroni non riescono a scrollarsi di dosso e la cultura, la consapevolezza di cosa significhi considerare la donna un oggetto, un attrezzo per fare sesso o ricevere un ceffone perché flirta con un uomo, oppure perché veste in maniera azzardata e provocante. Su questi due piani si può vincere la violenza sulle donne, tutto il resto è fotoromanzo.

 
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