Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
scampoli, ritagli, frizzi e...lazzi

Area personale

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 177
 

Ultime visite al Blog

prefazione09monellaccio19Vince198g1b9hesse_fcassetta2apungi1950communitywindDoNnA.SOgniGiornoRingraziodopoi60feelinedivinacreatura59surfinia60
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Messaggi di Giugno 2019

CON UN COLPO DI CA(N)NONE...

Post n°3257 pubblicato il 25 Giugno 2019 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

Il gioco è semplice: i due si sono inventati il sistema migliore per portare in carrozzella (o botticella) il paese. Hanno sottoscritto un contratto (alla Berlusconi, inizi anni '90) e con quello ci possono campare una vita. Ossia, come la coppia dei poliziotti (uno fa il duro e l'altro fa il buono) giocano sui punti del contratto fissando prima la durata delle "chiacchiere" più o meno estreme, poi finto di battibeccare senza raggiungere accordi, si passa a un altro punto e si riprende. Va così da un oltre un anno e pochi sono stati i punti d'accordo raggiunti e realizzati. Orbene, la distrazione di massa in tal guisa funziona alla grande, nessuno bada giorno dopo giorno, a ciò che accade e ancor più a ciò che viene disatteso. La meta da raggiungere è quella di far cadere il governo senza dover assumersi l'onere  della manovra di bilancio che imporrebbe cifre paurose e insopportabili. Tutto si può dire dei due, ma che siano fessi, no! Quindi arrivare a far cadere il governo, senza subirne uno tecnico e magri approcciare nuove elezioni. Intano il pentolone bolle, dentro a cuocere tantissime pratiche sui problemi di circa 150 aziende pronte a chiudere e buttar fuori i lavoratori, i punti del contratto mai toccati oppure appena accennati, la TAV, la TAP che sono sempre in bilico, Alitalia, Roma e...mi sono stancato a ricordare. Se veramente volessero mettere a punto tutti i problemi giacenti nei dossier sulle scrivanie che contano e affrontare ciò che si sia concordato prima, occorrerebbero barche di soldi che non ci sono da nessuna parte, a meno che... "Oro alla patria" come nel passato e i tifosi faranno la fila per finanziare la manovra con i loro beni personali. Non ci sono uscite d'emergenza e solo cedendo qualcosa l'uno all'altro, potrebbero avanzare come già sia accaduto: ma ci starebbero a raffazzonare ogni decisione importante solo per mettere pezze a destra e a manca? Prendiamo un caso di cui non si sia parlato affatto: la riforma della RAI che è prevista dal contratto. In seno a questa riforma, c'è anche da decidere se la RAI deve essere in mano ai politici di turno e quindi gestita dai poltronisti, oppure libera e gioconda senza nessun politico che ci metta dentro naso e culo!!!! In tal caso il canone si pagherebbe anche con piacere, ma se così non fosse, ci togliessero l'ingiusto "furto" che si perpetua da decenni. Vogliono gestirla loro a uso e consumo personale?  Lo facciano, anzi lo hanno già fatto: come ben saprete dai cambi fatti, hanno infilato i loro uomini dappertutto. Ma di rottamazione canone ne avete sentito parlare dai due poliziotti uno rude e l'altro signorino come nella migliore tradizione dei polizieschi americani?  Io no, tanto pagato nella bolletta Enel hai voglia a sperare....intanto il tempo passa e l'importante è decidere...di non decidere!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

SFIDA...ALL'ALBO

Post n°3256 pubblicato il 24 Giugno 2019 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

Il primo a...destra (sic) credo sia il volto più noto dei tre. Sono tre giornalisti: Feltri è il più esagitato se non altro per la lunga carriera conseguita nel giornalismo, quello al centro è Sandro Ruotolo noto in tv per i suoi servizi molto interessanti e rischiosi e non  a caso si muove con la scorta, e il terzo (il primo a sinistra) è il giornalista e scrittore Paolo Borrometi (anche lui sotto scorta). Ruotolo e Borrometi, hanno chiesto all' "Ordine dei Giornalisti" di essere sospesi poiché ritengono incompatibile l'appartenenza allo stesso albo dove sia iscritto il collega Vittorio Feltri. La motivazione è che ritengono il pensiero e gli scritti dell'editorialista di "Libero", crimini commessi contro la dignità dei giornalisti stessi. Vittorio Feltri, per chi lo legge (io sono uno di quelli anche se non sono dalla sua parte politica), è atipico: scrive e parla (quando spesso è in tv) come nessun giornalista che si rispetti  debba fare: le sue posizioni rigidissime che sono oltre ogni "destra" possibile e immaginabile, sono da regime dittatoriale univoco e indiscutibile, il suo razzismo va oltre ogni limite e si manifesta sempre più, in tutti i casi che siano in cronaca. Per lui esiste solo il nord (è una concessione forzata la sua) poiché gli unici che avrebbe diritto a vivere in questo paese sono i bergamaschi suoi conterranei. Per cui facile immaginare cosa provi e dica dei "sudici" che andrebbero buttati fuori dal paese per non confondere le razze. Lui è quello che sa tutto, non accetta confronti con chi non la pensi come lui, litiga in tv e manda affan' cucolo tutti, dagli ospiti ai presentatori incauti. Non so voi, ma avendolo seguito per molto tempo conosco tutto di lui: è coerente perché ha un solo credo, quello che è etichettato da una posizione destrogena, intransigente e univoca. Tuttavia, nel caso di cui ci stiamo occupando non è la sua appartenenza politica in discussione, ma le sue manifestazioni intemperanti e inaccettabili sotto il profilo dell'etica professionale e del rispetto di cui servirsi anche per un "nemico" politico. E' questo che hanno messo Ruotolo e Borrometi nella condizione di chiederne la sospensione. Inoltre chiedono la radiazione dall'albo per Feltri poiché è diventato una macchina che annienta tutti senza ritegno e senza alcuna remora. Le ultime frasi dette su Andrea Camilleri, hanno scosso l'opinione pubblica, molti hanno protestato e non finisce qua la storia, poiché la sua battaglia è sempre più aspra e vivace man mano che il suo idolo attuale guadagna consensi: sa di essere protetto e va a briglia sciolta. "Se muore Camilleri, almeno ci toglieremo dai coglioni il terrone Montalbano!". Non vede l'ora il nostro Vittorio e sta tirando le cuoia allo scrittore siciliano ancora sotto terapia intensiva. Il virus che diffonde Feltri coinvolge tre punti fondamentali della nostra società attuale: razzismo, omofobia e xenofobia. Ci sta tutto e ognuno è libero di riportare le sue idee e le sue ardite posizioni. Insultare, offendere e parlare "da solo" su questi temi senza avere contraddittori corretti e legittimi, non è possibile: manda tutti a quel paese e se è in tv, spesso si alza e se va!!!!! Oggi è il depositario del verbo unico e assoluto! Vae Victis....

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

IN QUESTO MONDO DI LADRI...

Post n°3255 pubblicato il 23 Giugno 2019 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

C'è voluto un grande sforzo, un lavoro esteso e ben congegnato, ma alla fine i dati raccolti sono attendibili anche se relativi. Uno su due viene riconsegnato. In quaranta nazioni e più precisamente in trecentocinquantacinque città, sono stati smarriti (volutamente) nei posti più disparati, portafogli uguali: all'interno gli stessi soldi, una chiave, tre carte business con l'indirizzo del proprietario, uno scontrino. Le persone preposte all'esperimento li hanno "persi" nei centri o luoghi dove si smarriscono più facilmente; ebbene il 51% ha provveduto a riconsegnare il portafogli presso uffici, posti ufficiali e/o legali, mentre il rimanente 49% ha preso il "malloppetto" e non si è presentato da nessuna parte per la riconsegna che comunque avrebbe potuto fare in tanti modi, visto che oltre ai punti soliti di riferimento, v'era anche l'indirizzo del pseudo proprietario che cambiava a secondo della città dove sia avvenuto l'esperimento. Conclusione? Non siamo tutti ladri e gli onesti, anche se uno su due, ci sono. L'Italia? Su quaranta paesi al...ventiquattresimo posto ( noi magari i portafogli non li ritroviamo ma li rubiamo). Ai primi posti Danimarca e Svezia dove le percentuali sono altissime. A proposito, di quel 51% restituito, solo il 40% è stato reso senza soldi (più o meno tredici euro per ogni portafoglio). Un altro dato che conforta è che in paesi come USA, GB e Polonia, sono stati infilati circa cento dollari e la percentuale è salita paurosamente al 72%. Significa che più soldi ci sono all'interno e più facile che chi ritrovi il portafogli, lo riconsegni. Pertanto dallo studio effettuato, molto interessante devo dire, vi sono persone oneste oltre ogni aspettativa in questo mondo di ladri. E, udite udite, emerge che una delle ragioni principali per cui saremmo spinti al gesto onesto e leale, pare sia la grande autostima personale di noi stessi: ossia, l'uomo non è disposto (nella maggior parte dei casi) a nutrire una cattiva impressione e pessima immagine di se stesso. Infine la nota dolente che ci fa girare le balle: la Francia ci precede al 23° posto! Uffà.....

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

VU' CUMPRA' ?

Post n°3254 pubblicato il 22 Giugno 2019 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

Ieri sono stati festeggiati i 244 anni dalla fondazione della "Guardia di Finanza" italiana. Solito rituale, soliti discorsi e solite parate: in questo paese almeno sul lavoro delle forze di polizia, dei carabinieri e dei finanzieri, siamo tutti d'accordo e stretti intorno a questi uomini che badano alla gente e a prevenire e reprimere i reati commessi da chi non si convince che l'onestà è un valore per un popolo e per la nazione che rappresenta. Nel contesto della manifestazione di ieri, sono stati snocciolate le cifre per tirare le somme sul consuntivo generale del lavoro svolto: in un anno e mezzo circa 13.000 evasori totali sconosciuti al fisco, sono stati identificati ed è risultata evasa la somma di 5 miliardi e ottocentomila euro solo di IVA. Una cifra immane alla quale se si aggiungesse quanto sia stato evaso sul reddito di ciascuno, arriveremmo a coprire una manovra finanziaria rispettabile e congrua. Vi ho citato solo questa cifra per non annoiarvi su un problema che ci trasciniamo da sempre e che mai nessuno è riuscito a risolvere usando la legge e la legalità. Il massimo che si è potuto fare nel tempo passato (come oggi del resto), sono i famosi condoni: ossia:  "Non mi dare quel che mi spetta..." dice lo stato: "...ma dammi quel poco che mi serve per tirare a campare!". Funziona così da noi e non esiste altra possibilità: se potessero rientrare tutti i soldi dovuti dagli evasori italiani, non avremmo più bisogno di fare manovre per anni e anni. Così invece, si aiutano i furbi, si offendono i fessi che hanno sempre pagato bofonchiando e le casse dello stato piangono lacrime amare...tanto saremo sempre noi a coprire i buchi, mica i politici. Le accise che Salvini avrebbe voluto toglierci per fare lo sborone, oggi hanno procurato alla stato il 60% di 23 miliardi di pieni di benzina fatti in questi ultimi mesi. Insomma, tra evasione che si perde e che si recupera in parte, tra balzelli vari e accise che spennano i contribuenti, siamo proprio alla frutta. Non ci possiamo permettere "lussi" di questo genere, essere severi e puntuali, precisi e inesorabili, ha da essere regola incontrovertibile e applicata. Altro che finanziarie, sarebbero soldi legittimi e buoni per provvedere ai nostri bisogni. Ecco il perché della foto in alto: si chiude un occhio, si gira la testa dall'altra parte, si fa finta di niente perché magari piccole evasioni, come il commerciante che salta un paio di scontrini al giorno. E' vero, bisogna prendere i grossi evasori e no....lo spicciolame, ma per amor di giustizia e  di rispetto per chi lavora onestamente, ognuno sia colpito secondo il suo reato. 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

WEB: L'ALTRA FACCIA DELLA FOLLIA

Post n°3253 pubblicato il 21 Giugno 2019 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

Bertinotti era famoso non perché fosse segretario del partito "Rifondazione Comunista", ma perché si faceva notare, specie nelle sue frequenti apparizioni televisive, vestito sempre elegantemente con roba costosa, ben abbinata con maglioni in cashemire, camicie perfette e calzini intonati con tutto l'abbigliamento e naturalmente, anche le scarpe facevano pendant con ciò che indossava. In quel tempo lontano ormai, non v'era l'uso smodato del web e anzi, nessuno aveva ancora la mania di intervenire in rete per manifestare ciò che gli passava per la testa. Fausto fu molto criticato dall'opinione pubblica e sui giornali, per una sola ragione: sei un comunista, sei il tutore dei lavoratori, degli operai, del popolo in generale e non sei rappresentativo e conforme, indossando quegli abiti. Magari era veramente comunista e stava dalla parte giusta, ma la critica non lo risparmiò e contò solo ciò che si vedeva pregiudicando l'uomo e la sua funzione professionale. Oggi, con gli orpelli tecnologici di cui ci serviamo, è cambiato tutto, siamo e vogliamo essere tutti protagonisti: possiamo intervenire su tutto e su tutti e il bello è che ci fidiamo ognuno dell'altro: se dico che l'asino vola, gli altri guardano tutti in aria! Una nota attrice o un personaggio dello spettacolo, si ammala di cancro e passa alla cura chemioterpica, nella maggior parte dei casi (leggi Toffa della squadra delle Iene)  viene assalita da insulti, commenti poco educati e offesa metodicamente. Ogni azione, ogni apparizione viene esaminata con la lente di ingrandimento per cercare il dettaglio, il particolare a cui aggrapparsi per esprimere pareri, volgarità, offese e tanto altro ancora. Ovvio che per procedere in tal guisa, dobbiamo essere pronti a pescare nello stagno fetido della cattiveria e del cinismo elevato all'ennesima potenza. Pronti a tutto insomma, non sappiamo tenerci un cece in bocca e ogni lasciata è...persa! Siamo proprio ridotti male e uno dei tanti bersagli facili da tenere sotto tiro insieme a tutti gli altri che meritano attenzioni, è Calenda uomo del PD che quando parla viene subito inquadrato dai cecchini di turno. Fosse per amore di polemica politica, per contraddizioni sociali, per discussioni amabili e cordiali, per idee diverse e opposte ci starebbe tutto, ma prendersela per una maglietta Lacoste, proprio no. L'avesse mai indossata l'altro giorno: il comunista con il coccodrillo è inaccettabile. La rete non ha perdonato l'incauta scelta e lo ha mazzolato di brutto. Orbene, di big della politica con la Lacoste ho visto tante foto: da Salvini a Di Maio a Di Battista ecc.ecc. Se una maglietta griffata oggi debba essere segno di distinzione sociale, allora siamo proprio caduti in basso, siamo alla politica da "Bar dei brilli". Non si può demandare a un capo d'abbigliamento il valore delle persone, la loro personalità, il loro impegno e le loro idee. Cerchiamo di essere seri e costruttivi, non facciamo i censori del web altrimenti tutto si ritorcerà in una infame e disonorevole caduta del paese. "Chi indossa abiti firmati, non può rappresentare gli italiani" questo dicono i più, in nome e per conto dei sovranisti. E aggiungo: "In tal caso il Parlamento dovrebbe essere svuotato". 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963