la giustizia

MA il gioco o la strategia di grillo sono per rompere.esapserare,votare subito ecc. giusta o sbagliata che sia questa è la sua mossa....certo io non condivido!!

Non condivido i modi di Grillo, nè il metodo per sostenere le proprie idee, nè di essersi improvvisato politico senza averne le basi ma solo l'arroganza. Mi sembra chiaro che predichi bene ma razzoli male e che si è trovato protagonista in un ruolo più grande di lui. Credo alla buona fede di chi ha abbracciato l'idea che Grillo fosse il nuovo messia, peccato di ingenuità di tanti. Mi sento vicina a questi tanti, ma di messia neanche l'ombra. Ciao Alessandra.

Grillo pensava di essere il cavallo di Troia della politica Italiana. Con tutti i suoi no!,ha perso un treno gigantesco, e buttato alle ortiche,oltre otto milioni di voti cinque stelle. Da cavallo di Troia,si è così trasformato in una Troia a cavallo. Ciao Alessandro buona domenica.

Dove era il Grillo campestre? te lo scrivo con le parole del Giusti nel suo Sant'Ambrogio " in tutt'altre faccende affaccendato, a questa roba è morto e sotterrato " Ciao Ale ed una buona giornata...Gia

la vignetta non poteva essere più chiara! è tutto vero!

...permettimi ...non un mito...ma un MITOMANE!!!!!!!...un abbraccio ...rido poco...Catia

Condivido quello che scrive aretusina ( Alessandra ) . Ciao

Non mi sembra di ricordare che Grillo avesse mai sostenuto di volere affondare nessuno in particolare se non tutta l’intera classe politica che ha contribuito all’attuale macello economico e sociale. Grillo ed il suo movimento hanno ricevuto tanto consenso per un voto di protesta e dissociazione dai metodi fin prima addottati: mettersi al governo in base a quali accordi, poi, avrebbe significato dare il fianco alla solita informazione di parte che avrebbe dato fiato con la massima forza al discredito e alla demolizione mediatica. Col nuovo governo Letta sta accadendo quanto personalmente mi sarei aspettato subito dopo le elezioni: un bagno di “umiltà” da parte dei vecchi della politica, seduti attorno ad un tavolo, alla ricerca a tappe forzate di soluzioni praticabili, data la tradizionale loro incompatibilità. Io mi auguro che da questa che abbiamo ora – la solita minestra riscaldata – esca una qualche riforma atta a portarci alle prossime elezioni in condizioni da generare un governo che si possa definire stabile; io nutro forti timori per quello che ne potrà scaturire da questa situazione, ma non condivido neppure chi da Grillo si aspettava chissà quale contributo. Un saluto a tutti. Roberto.

l'italia è una speranza storica che si và facendo realtà