Creato da imperatoreinca il 17/02/2009

la giustizia

non è uguale per tutti

 

 

IL COLLOQUIO? TROPPO VECCHIO.............

Post n°1519 pubblicato il 16 Settembre 2013 da imperatoreinca
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Dimissioni di Amato per non trascinare nel fango Consulta e Quirinale

Qualunque persona di buon senso e in buona fede dopo aver ascoltato il nastro del suo colloquio telefonico con la vedova del senatore socialista, Paolo Barsacchi, scovato da Emiliano Liuzzi(IL FATTO QUOTIDIANO)(non può arrivare a conclusioni diverse. Invitare una testimone in un processo per tangenti a non fare nomi per tenere fuori da uno scandalo i vertici del proprio partito è un comportamento incompatibile con la funzione di giudice costituzionale.
L'obiezione secondo cui il colloquio, registrato dalla signora Barsacchi, è molto antico (risale al 1990), non vale. Nella carriera dell'ex vicesegretario del Psi, due presidenze del Consiglio e più volte ministro, ci sono
altri episodi del genere. Storie spesso diverse tra loro che dimostrano però come il caso Barsacchi, per Amato, non sia stato un incidente di percorso, ma la regola.
Bettino Craxi, infatti, utilizò Amato per tutti gli anni '80 e i primi anni '90 per tentare di arginare (leggi insabbiare) il crescente numero di inchieste che coinvolgevano gli amministratori del Garofano. Non per niente l'ex sindaco di Torino, Diego Novelli, durante la bufera scatenata dalla scoperta delle mazzette versate nel suo comune a Dc, Psi e Pci, fu rimproverato proprio dal neo giudice costituzionale per aver portato in Procura il faccendiere-testimone d'accusa Adriano Zampini "anziché risolvere politicamente la questione". E nel 1992, quando il dottor Sottile divenne per la prima volta premier, fu proprio il suo governo a spingere il Sismi e il Sisde a raccogliere dossier sui magistrati di Mani Pulite che stavano scoperchiando l'enorme rete di corruttele che aveva messo in ginocchio il Paese.
Lo si legge nella relazione del Comitato parlamentare di controllo sui servizi di sicurezza del 6 marzo del '96 e lo racconta nel suo libro, Sorci Verdi, l'ex ministro dell'Ambiente del governo Amato, Carlo Ripa di Meana: "Giuliano mi riproverò: disse che l'azione giudiziaria di Mani Pulite - come indicavano i servizi e il capo della Polizia Vincenzo Parisi - era un pericolo per le istituzioni". Una considerazione significativa che dimostra come nella testa del neo giudice costituzionale alberghi da sempre un singolare ragionamento: il problema in Italia non sono i ladri e le ruberie, ma chi li scopre.

 
 
 

UN CONDANNATO NON CONDANNABILE

Post n°1518 pubblicato il 11 Settembre 2013 da imperatoreinca
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Di una cosa (e una sola!) possiamo ringraziare Berlusconi: a furia di cavilli per aggirare le leggi, stiamo diventando tutti legulei. I distinguo pro domo sua vivisezionano le norme e le istituzioni, come autopsie nel corpo vivo della Repubblica.
Il danno democratico è enorme, ma intanto, noi spettatori televisivi stiamo seguendo un corso accelerato di diritto (e anche di rovescio). Per esempio, nessuno, tra noi normali, sapeva come funziona una giunta parlamentare; cosa che stiamo imparando dalla rabbia dei berluscones, furibondi per essere in minoranza, contro quelli che si battono perché la legge sia uguale per tutti. Peccato che, tra quelli che sono in maggioranza nella giunta, non manchino divisioni e sospetti, come ha dimostrato lunedì sera a Otto e mezzo Marco Travaglio, insinuando manovre sottobanco che (per fortuna) non ci sono. Così, i grillini e i loro ideologi continuano a indebolire il fronte di chi difende la legalità e rafforzare quello di chi si limita a difendere Berlusconi. In particolare, abbiamo sentito un esponente a 5 Stelle sostenere che loro non fanno alleanze, perché vogliono essere liberi. Si vede che ha fatto tesoro dei deliri di Grillo, ma non ha nessuna idea di politica: essere liberi vuol dire sapersi confrontare e scegliere con chi fare eventuali alleanze, mantenendo le proprie posizioni. Se no, semplicemente si è isolati e non si fa politica, ma testimonianza di rabbiosa impotenza, in attesa di quel 100% dei voti, che per fortuna non avrà mai.
Tornando a bomba, cioè a Berlusconi, i tanti azzeccagarbugli del Pdl vanno sostenendo, praticamente a reti unificate, che la legge Severino (votata anche da loro) sarebbe incostituzionale, perché «retroattiva». Cioè, punirebbe reati commessi prima della legge stessa. Invece, come a questo punto hanno capito anche i marziani, la legge non si occupa dei reati, ma delle condanne, che sono sempre postume.

 
 
 

SCORRERA' IL SANGUE........

Post n°1517 pubblicato il 08 Settembre 2013 da imperatoreinca

....DEGLI INNOCENTI? Sembra che il presidente Obama sia isolato. O almeno così ci dicono i commentatori e le immagini del G20 arrivate attraverso la tv: lui che per una volta non sorride, circondato dalle altre facce serie dei capi di Stato. Anche se gli schieramenti non si capiscono bene, perché appaiono tutti stravolti e difficili da leggere, come le facce imbarazzate dei governanti.
In una scena mandata in onda dai tg si vedevano i responsabili (e qualche irresponsabile che non manca mai) seduti attorno a una grande tavola azzurra come gli apostoli attorno a Gesù nell'ultima cena. Invece, nella rituale foto di gruppo finale, Putin si è piazzato all'ultimo momento in prima fila, con una smorfia sul viso, (parole di Fabrizio De Andrè), «come una specie di sorriso».
Intanto, Papa Francesco ha indetto per ieri una giornata di digiuno e di preghiera per la pace. Ha anche scelto di leggere le parole pronunciate da precedenti pontefici per scongiurare altre guerre, che poi sono state ugualmente dichiarate, anche contro il volere dei Papi. Comunque, ieri, tutte le chiese monoteiste hanno voluto partecipare alla mobilitazione indetta dalla massima autorità cattolica.
Una concordia singolare, visto che le peggiori carneficine si sono fatte in passato e si fanno ancora oggi proprio in nome di quel Dio che, per essere unico, dovrebbe essere uguale per tutti. E invece no: ognuno prega il suo Dio perché distrugga il suo nemico, che pure lo prega e, certe volte, è della stessa fede, ma di una tendenza chiamata con un altro nome. Cosicché il pianeta è perennemente sconvolto e dappertutto scorre il sangue degli innocenti, che della guerra non hanno nessuna colpa e soprattutto, chiunque vinca, non avranno nessun vantaggio. Con l'aggravante che oggi noi, tramite i potenti mezzi della tv, stiamo a guardare.

 
 
 

UNa nuova guerra minaccia l'umanità...............

Post n°1516 pubblicato il 04 Settembre 2013 da imperatoreinca
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Una nuova guerra minaccia l'umanità e a dichiararla potrebbe essere il presidente più pacifista che abbia mai governato gli Usa. Certo, lo stile che ha scelto per l'annuncio non è quello bellicista che fu di Bush e dei suoi tanti alleati (anche italiani!) nel dichiarare guerra all'Iraq, ma non è detto che le conseguenze non possano essere anche peggiori.
Quello che sappiamo per certo, per averlo visto con i nostri occhi prima attraverso la tv e poi anche attraverso i più capillari strumenti di informazione (quelli che ognuno di noi oggi porta con sé), è che questo eventuale nuovo conflitto non può essere vinto da nessuno, nemmeno dall'esercito più potente del mondo. Così come non sono stati vinti i precedenti, nonostante la sproporzione delle forze, o forse proprio per la sproporzione delle forze.
Il presidente Obama ha chiesto il parere del Congresso, mentre il primo ministro inglese, il conservatore Cameron, dal parlamento ha già ricevuto un rifiuto alla guerra. Papa Francesco ha detto parole di pace e sicuramente anche papa Benedetto avrebbe detto le stesse parole. E, benché, in via del tutto eccezionale, disponiamo dell'autorità morale di ben due Papi, forse la guerra si farà ugualmente, con esiti che la ministra Emma Bonino prevede terrificanti, visto che, secondo lei, potrebbero coinvolgere il mondo intero.
Eppure in Italia guerra e pace non sono che un argomento secondario, che resta sullo sfondo, perché la vera guerra si svolge tutta attorno alla cosiddetta «agibilità» politica di Berlusconi, uno degli uomini più screditati del pianeta. E nessuno del suo partito si scalda più di tanto per salvare la Terra, perché ogni giorno sono tutti occupati soltanto a salvare il culo (scusando il termine, che però è il più esatto) del loro capo. Stupisce che qualcuno anche dentro il Pd si ponga il problema di difenderlo, visto che è già l'uomo più difeso della Terra.

 
 
 

TRISTEZZA

Post n°1515 pubblicato il 02 Settembre 2013 da imperatoreinca

Che spettacolo decadente Silvio che firma da Pannella: DUE GALLI SPENNATI

  Silvio Berlusconi firma sotto gli occhi di Marco Pannella i 12 referendum radicali

 
 
 

ALFANO ED IL GIUSTO PROCESSO

Post n°1514 pubblicato il 23 Agosto 2013 da imperatoreinca

«L'esempio di Cristo evidenzia l'esigenza di un giusto processo e i limiti di un giudizio popolare». Ha detto poi il vicepremier nel corso di una tavola rotonda al Meeting di Comunione e liberazione, intervenuto a un dibattito sul tema delle carceri. Alfano ha fatto questo riferimento mentre illustrava un episodio di cui è stato protagonista durante una visita in un carcere in cui il parroco lo invitava a guardare i detenuti come se fossero nella condizione di Cristo.

«Figuratevi per me - ha detto Alfano - l'esempio di Cristo non poteva essere più pertinente perché evidenzia l'esigenza di un giusto processo e i limiti di un giudizio popolare». Parlando più in generale del problema delle carceri, Alfano ha evidenziato come il sistema carcerario «deve rieducare il detenuto e non farlo sentire vittima di uno Stato assente."
L'HO SEMPRE DETTO CHE SILVIO ERA IMPARENTATO CON QUALCUNO MOLTO IN ALTO!

 
 
 

il piccolo GRANDE uomo

Post n°1513 pubblicato il 20 Agosto 2013 da imperatoreinca
Foto di imperatoreinca

Brunetta è un simpatico generale vecchio stampo, e lo sapevamo da tempo. Per cui non ci siamo meravigliati quando, pochi giorni fa, ha deciso di scendere in lotta contro la guerra.
La "guerra" in questione sarebbe la realizzazione di una discarica, cosa ributtante e densa di rischi al punto da non renderla così dissimile, in tempo di pace, da una guerra. I generali vecchio stampo avevano uno sprezzo totale di quei rischi, erano pronti a mortificare e a fucilare i loro soldati non abbastanza disposti a gettarsi nella mischia. Tuttavia, finché morivano gli altri andava tutto bene e l'etica era salva, ma quando toccava a loro pagare un contributo salato erano in grado di trattare col nemico anche senza condizioni, manifestando, spesso, una fino ad allora nascosta idiosincrasia nei confronti della guerra e del sangue richiesto per combatterla come conviene. In altre parole: se tocca a me, non se ne parla nemmeno. Quindi, il nostro inflessibile ex ministro ha reagito  quando gli hanno comunicato che il Comune di Roma e la Regione Lazio avevano deciso di aprire una discarica nei pressi di casa sua, un rustico di quattordici vani con piscina  sull'Ardeatina. Ha preso carta e penna e con una verve che ce lo rende immortale ha scritto una lunga lettera che il Messaggero gli ha volentieri pubblicato. Per dire che, «per interesse personale», quel progetto lo trova profondamente in disaccordo, e quindi che non si faccia la guerra. Avesse mai parlato a suo tempo quando pareva che l'Italia, per volontà di Berlusconi e di Scajola, avrebbe in breve tempo avuto più centrali nucleari che asili nido. Anzi, lo ricordiamo nel 2008 sostenere che si sarebbero potute realizzare un fottio di centrali con l'oro delle banche centrali.
Un entusiasta, è questo che lo frega, insieme al fatto che è uomo di sentimenti: la discarica in questione dovrebbe violare i luoghi in cui sua moglie giocava da piccola, e lui non lo tollera. Ora, immaginiamo che la sua signora avesse giocato in Val di Susa invece che sull'Ardeatina e traiamo le conseguenze. Tra il dire e il fare non c'è di mezzo il mare: basta che la comunità della Val di Susa regali un rustico di 200 vani con annesso campo di golf al generale Brunetta e lo avranno al fianco: la Tav non passerà. Dateci un Brunetta e vi solleveremo il mondo.

 
 
 

dal Vangelo secondo Luca

Post n°1512 pubblicato il 18 Agosto 2013 da imperatoreinca

"...sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finchè non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D'ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera"
.....più lo leggo e più lo trovo "realistico"..l'uomo non cambiera' mai?

 
 
 

GRAZIA SI...GRAZIA NO.....DIS...GRAZIA SI

Post n°1511 pubblicato il 17 Agosto 2013 da imperatoreinca

Qualora Silvio Berlusconi decidesse di chiedere la grazia al capo dello Stato non è affatto detto che questa possa essere concessa. La domanda - come ricorda Napolitano - dovrebbe essere sottoposta a «un esame obiettivo e rigoroso» per verificare se sussistono le condizioni che possono motivare un atto di clemenza presidenziale. Una decisione della Corte costituzionale (la numero 200 del 2006, puntualmente richiamata nella dichiarazione presidenziale) ha chiarito quali sono questi requisiti.
L'esercizio del potere di grazia - ha scritto la Consulta - risponde a finalità essenzialmente umanitarie. Nel caso di Silvio Berlusconi quali sarebbero le ragioni umanitarie? A scanso d'equivoci, si tenga presente che gli argomenti dell'accanimento-persecuzione dei giudici nei confronti del leader del centrodestra ovvero la pretesa rivendicazione di innocenza nei confronti dello specifico reato di evasione fiscale non possono essere utilizzati per motivare la domanda di grazia, dovendo darsi per scontato che l'atto di clemenza individuale ha come suo presupposto il riconoscimento della legittimità della pena inflitta. Come si scrive in ogni manuale di diritto, l'istituto della grazia incide sull'esecuzione di una pena validamente e definitivamente inflitta. Non si spiegherebbe altrimenti la ritrosia di molti detenuti alla presentazione della domanda di grazia: Adriano Sofri, ad esempio, rivendicando la propria innocenza, non ha mai accettato di presentare domanda.
Nel caso di Berlusconi appare assai significativo, inoltre, che il capo dello Stato abbia sì fatto riferimento alla possibilità di esaminare con attenzione un'eventuale richiesta di clemenza, ma abbia altresì escluso di poter concedere la grazia motu proprio, come pure l'articolo 681 del codice di procedura penale autorizzerebbe a fare. Dunque, la richiesta al leader del centrodestra è anzitutto quella di smentire se stesso, ponendo fine alla sua guerra personale con i giudici.
Riconosciuta, però, così la legittimità della condanna, per quale ragione dovrebbe essere concessa la grazia? Non vi sono gravi ragioni di salute che in molti casi motivano l'atto di clemenza. Né può dirsi che le condizioni in cui verrebbe a scontare la pena (gli arresti domiciliari presso una delle sue ville ovvero l'affidamento al servizio civile) possono essere ritenute contrarie al senso di umanità che deve essere assicurato al condannato ai sensi dell'articolo 27 della nostra costituzione. Né, infine, può sostenersi nel caso di Berlusconi che la grazia favorirebbe «l'emenda del reo ed il suo reinserimento nel tessuto sociale» (seguendo le indicazioni di una sentenza della Corte costituzionale del 1976, n. 134).
In realtà, è evidente a tutti l'unica ragione per la quale si dovrebbe accordare la grazia a Silvio Berlusconi: la ragion di Stato, che nel nostro piccolo si sostanzia con la sopravvivenza del governo di larghe intese. È il ruolo di «leader incontrastato di una formazione politica di innegabile importanza» (così Napolitano) che indurrebbe a restituire almeno una parte di «agibilità politica» ad un condannato per reati accertati in via definitiva dalla Corte di cassazione sulla scia di due precedenti e conformi giudizi. Dunque, una grazia «politica».
E qui è il vero ostacolo che dovrebbe precludere la strada alla concessione della grazia da parte del nostro presidente della Repubblica. Almeno se ci si vuole attenere a quanto affermato dalla sentenza della Corte costituzionale richiamata da Napolitano (la n. 200 del 2006), che, se ha assegnato l'esclusiva titolarità del potere di grazia al presidente della Repubblica, ha altresì ritenuto di escludere che si possano ritenere fondamentali altri elementi se non quelli di natura umanitaria. Il potere di grazia - ha scritto la Consulta - spetta al capo dello Stato proprio perché egli rappresenta l'«unità nazionale» ed è dunque estraneo al «circuito» dell'indirizzo politico-governativo. Non dovrebbero dunque rientrare tra le sue valutazioni quelle attinenti alla sfera della politica, ma limitarsi ad adottare provvedimenti di clemenza per ragioni umanitarie.
Molti costituzionalisti - hanno criticato a suo tempo la decisione della Consulta, proprio sostenendo l'indeterminatezza di questa distinzione tra ragioni umanitarie e ragioni politiche che si pongono alla base di ogni decisione di clemenza nei confronti di un condannato; proprio per questo non si condivise - a suo tempo - l'attribuzione al solo presidente della Repubblica di un potere di grazia. Ma, come per le sentenze della Cassazione, anche le decisioni del giudice costituzionale devono essere applicate con rigore. In assenza di ragioni umanitarie la grazia a Berlusconi non può essere concessa, mentre il suo ruolo decisivo per la salvaguardia degli equilibri politici, così fortemente custoditi dal presidente Napolitano, non possono essere posti alla base di un atto di clemenza. Un comma 22 per il soldato Berlusconi.
byWeb

 
 
 

NESSUNO MI PUO'......

Post n°1509 pubblicato il 11 Agosto 2013 da imperatoreinca

"Il 25 luglio è arrivato, il Cavaliere si rassegni" L'editoriale di EUGENIO SCALFARI http://larep.it/17G20Ou
..GIUDICARE NEMMENO TU LO SO CHE HO SEMPRE SBAGLIATO E SEMPRE CONTINUERO'.. A ME CHEMMEFREGADEVOI?

 
 
 

CARO VECCHIO PCI....

Post n°1508 pubblicato il 08 Agosto 2013 da imperatoreinca
Foto di imperatoreinca

...AL MIO PARTITO
CARO PD EX DS EX PCI SONO UN TUO ISCRITTO, L'ANNO SCORSO MI HAI DATO UNA TESSERA PLASTIFICATA, QUEST'ANNO UNA DI SEMPLICE CARTA EPPURE L'HO PAGATA, CON SACRIFICIO, QUINDI E' MIA. MA CHE IMPORTA BASTA IL PENSIERO. DUNQUE IL TUO BACINO ELETTORALE, DA TEMPI REMOTI, E' STATO L'OPERAIO, IL BRACCIANTE AGRICOLO, LA TUTA BLU, IL LAVORATORE DELLA 3 CATEGORIA INSOMMA..NOI CON LA BUSTA PAGA...CHI E' FORTUNATO,MA ORA QUALE SAREBBE IL BACINO? L'OPERAIO E' SPARITO..IL BRACCIANTE AGRICOLO E' UN LAVORATORE IN NERO E NON VOTA OSSIA NON ESISTE PIU'..LA TUTA BLU E' DIVENTATA NERA PER LE INCAZZATURE....LA 3° CATEGORIA E' DIVENTATA FANTASMINA ED ESODATA SENZA PENSIONE... MA TU DOVE ERI? PERCHE' STAI AL GOVERNO CON UN PREGIUDICATO? ABBI IL CORAGGIO DI RIDIVENTARE (SE PUOI) IL PARTITO DEI LAVORATORI E LASCIA PERDERE CHI TI FARA' PERDERE I VOTI. SCUSAMI, PARTITO, DELLO SFOGO  IO DICO QUELLO CHE PENSO ANCHE IN SEZIONE (PARDON ORA CIRCOLO)...E DAMMI RETTA SIAMO IN MOLTI AD ESSERE MOLTO MA MOLTO INCAXXATI
HASTALAVICOTRIA IMPERATOREINCA

ULTIMA ORA...NON TROVO PIU' LA TESSERA..FORSE ERA FATTA DI CARTA RISO E QUALCUNO DEL PARTITO L'HA MANGIATA..CHE FAME DI QUESTI TEMPI

 
 
 

LE SENTENZE IN ITALIA....

Post n°1507 pubblicato il 07 Agosto 2013 da imperatoreinca

Le Istituzioni rispettino le sentenze

 Nell'editoriale di Mancini che il giudice Antonio Esposito era "unfit" cioe' inadatto a reggere le tensioni che un processo come quello a Silvio Berlusconi avrebbe sollevato. Puo' essere ma il collegio giudicante era composto da piu' giudici e non solo dal buon Esposito e viene anche il sospetto che Berlusconi ed i suoi, vista la composizione del collegio, abbiano un po' sfidato la sorte andando a giudizio perche' ritenevano i giudici di estrazione politica piu' favorevole al Cavaliere. Ed oggi a sentenza acquisita, dopo le prime analisi " a caldo", anche la Cassazione viene accreditata a quella vasta categoria di terribili giustizialisti chiamata "le toghe rosse".

Io cittadino "normale", rispettoso delle leggi e delle Istituzioni pero' noto che e' stata emessa una sentenza nel nome del popolo italiano, che tale sentenza e' definitiva e che quindi il sig. Berlusconi e' colpevole a tutti gli effetti e che l'Onorevole Berlusconi ha compiuto il reato ascritto e riconosciuto nel momento in cui era Presidente del Consiglio e tuonava contro gli evasori fiscali, proclamava (ma questo lo fanno tutti) lotta serrata per ridurre l'evasione e colpire gli evasori e promuoveva nuove tasse o l'innalzamento delle vecchie per fronteggiare una situazione economica gia' allora difficile. Lottava contro se stesso perdendo clamorosamente!

Adesso trovo veramente offensivo che, dato questo comportamento (e non solo), data la sentenza definitiva si gridi all'attacco alla democrazia e che figure improbabili come Bondi minaccino la guerra civile.

Uno dei modi per cambiare passo ed avere un comportamento onorevole e' quello di rispettare le Istituzioni e le risultanze dell'esercizio delle loro funzioni. E questo atteggiamento dobbiamo  esigerlo "in primis" da coloro che delle Istituzioni fanno parte e ne sono responsabili in prima persona.
by affari italiani

 
 
 

SENZA ALCUN RITEGNO

Post n°1506 pubblicato il 04 Agosto 2013 da imperatoreinca

Sul palco anche la fidanzata di #Berlusconi. Le foto di Francesca e Silvio http://larep.it/15Flzsb
IL PIANTO DEL COCCODRILLO..con la fidanzatina presa in una scuola materna........OGGI DOVEVA ESSERE UN PLEBISCITO PECCATO CHE C'ERA SOLO LA TARGA "VIA DEL PLEBISCITO" e il popolino bue che gridava DUCE DUCE...almeno BENITO aveva una faccia più seria quando dichiarava la guerra....allanimadelimortaccisua...

 
 
 

GUERRA CIVILE?

Post n°1505 pubblicato il 03 Agosto 2013 da imperatoreinca

...ALLORA..L'EX MINISTRO BIONDI GRIDA "ALLA GUERRA CIVILE" TUTTI I SUOI GIORNALI SCRIVONO CHE LA MAGISTRATURA E' "SCHIFOSA" I SUOI PARLAMENTARI SI VOGLIONO DIMETTERE PERCHE' E' INAMMISSIBILE CHE IL SANTO SILVIO POSSA E DICO POSSA AVER COMMESSO QUALCHE FURTARELLO (LEGGASI EVASIONE)....MA ALLORA PER FARE VERAMENTE LA GUERRA CIVILE COSA CI VUOLE? E RE GIORGIO COSA NE PENSA? E IL PD COSA FA'.....GIOCA A SCOPONE SCENTIFICO? E IL GRILLO CAMPESTRE?.........LA VERITA' E' CHE NOI "SEMO TROPPO BONI"

 
 
 

SALVE KOMMUNISTACCI...

Post n°1504 pubblicato il 02 Agosto 2013 da imperatoreinca

berlusconi 640 LP
...CREDEVATE DI AVERMI FATTO FUORI...MA HO L'ASSO NELLA MANICA...LA GRAZIA( speriamo in quella divina)

 
 
 

I MISERABILI......

Post n°1503 pubblicato il 30 Luglio 2013 da imperatoreinca

Gaetano Quagliariello fa il senatore della Repubblica per 3.342 euro netti mensili. Invece Emma Bonino, che è pensionata, ne mette in tasca 7.764. Giampiero D'Alia fa il deputato per 4.673 euro. A Enrico Letta va un po' meglio: 5.884 euro. Abbiamo ricavato queste cifre prendendo in esame la dichiarazione dei redditi di ciascuno, l'imponibile Irpef 2012. Sottratte le imposte e i contributi, e diviso per 12 mensilità (le indennità parlamentari non prevedono tredicesima), il netto mensile conduce a queste cifre miserabili. Spacciare una sostanziale bugia per formale verità è il tratto caratteristico del furbo. Ma la furbizia è una devianza dell'intelligenza, non una virtù.   Un distillato monumentale di ipocrisia e reticenza è infatti contenuto in quelle dichiarazioni. Ciascuno, tranne casi isolati, ha risolto la più grande delle questioni che deturpano l'immagine della classe politica offrendo il minimo sindacale. Ad alcuni, come il senatore Quagliariello, quel minimo è addirittura al di sotto - e di molto! - di quanto la busta paga ufficiale contenga . L'indennità base di un parlamentare (la prima delle tre voci di cui si compone il portafoglio) fissa alla soglia di 5.246,54 euro l'emolumento netto mensile. C'è una legge che invita i parlamentari a illustrare i guadagni, il livello del patrimonio immobiliare e mobiliare, la successione degli acquisti o delle vendite.   Va da sé che un comportamento virtuoso e serio, come direbbe Enrico Letta, chiamerebbe ciascun parlamentare al rispetto delle virgole. Figurarsi un ministro! Non vi è alcun dubbio che l'interesse dell'opinione pubblica sia preminente rispetto al diritto alla riservatezza di chi ha un ruolo pubblico. E non vi è dubbio che questa limitazione la subiscano oggettivamente anche i familiari più stretti. Perché è chiaro che il mio tenore di vita deriva anche dai beni di cui magari è intestataria mia moglie e di cui lecitamente godo. Ed è anzi assai probabile che quei beni siano stati acquistati anche con il mio contributo. Ma qui è partita la rivincita dei furbi. Per dichiarazione dei redditi essi hanno inteso la propria e nella propria hanno compreso unicamente l'unica voce tassata. Tacendo che a quella cifra se ne aggiunge una seconda, che è la diaria, e una terza che rappresenta il rimborso delle spese. Il ministro D'Alia, come il suo collega Quagliariello, riceve ogni mese 12.436 euro (5.246 a titolo di indennità, 3.500 come diaria, 3.690 come rimborso dei collaboratori). Conoscere il numero dei collaboratori, sapere se con quei soldi si contribuisce (e con quanto) alla vita economica del proprio partito è utile ai fini della valutazione politica sul conto di un ministro? A me sembra di sì.Conoscere il numero di appartamenti in godimento, anche se non di proprietà, e la loro dislocazione, è un elemento che contribuisce alla trasparenza? Sì. Affermare, come fa il premier, di non possedere una casa e poi aggiungere che la consorte gli ha negato il consenso a rendere pubblici i suoi dati, è, per dirla con le sue parole, un atteggiamento molto poco serio.
BY WEB

 
 
 

FORSE CREDONO.....

Post n°1501 pubblicato il 27 Luglio 2013 da imperatoreinca

Immagini che si commentano da sole
...CHE GLI F35 SIANO DEI BISCOTTINI....LO SAPETE DOVE GLIELI METTEREI I BISCOTTINI?

 
 
 

L'INTERVISTA

Post n°1500 pubblicato il 23 Luglio 2013 da imperatoreinca

Stamattina leggendo i resoconti ponzesi dell'intervista dell'ottimo Gianluigi Nuzzi a Gianroberto Casaleggio ho avvertito lo stesso identico brivido da baretto estivo: «Io penso» ha tuonato il guru più amato dai parrucchieri «che nei prossimi mesi ci sarà nel paese uno shock economico che potrebbe portare a una ridefinizione della rappresentanza politica oppure a uno spostamento della politica da problemi politici a problemi di carattere sociale: disordini, rivolte». Chiede Nuzzi al guru del Movimento a cinque stelle: «Una guerra civile?». Risponde Casaleggio: «Una guerra civile no. Sicuramente delle situazioni difficilmente controllabili dal punto di vista dell'ordine pubblico». Per carità, tutti hanno il diritto a pronosticare quello che vogliono, persino qualche catastrofe, ma possono farlo liberamente se non hanno dei ruoli politici o di responsabilità istituzionale. E soprattutto se non ripetono questo pronostico un giorno si e l'altro pure.
Un intellettuale annoiato, per esempio, può infiammare i salotti televisivo con le sue invettive sapendo che incide poco o nulla. Un antropologo può immaginare conflitti e guerre perché è il suo mestiere. Un cineasta può immagimare scenari orwelliani perché lavora con gli strumenti della fantasia. Un pazzo può sproloquiare quanto vuole perché non lo ascolta nessuno.
Ma se invece uno dei due unici leader del partito che è arrivato secondo per voti in Italia ripete come un disco rotto che accadrà la catastrofe sociale, come se parlasse della pioggia o del vento, questo può diventare un problema. Preferisco i populisti veri che si prendono la responsabilità di augurarsi una rivolta o persino di minacciarla, piuttosto che coloro che nascondono un augurio o un'ossessione dietro a un pronostico. Le rivolte, infatti, non sono mai senza padri, e descriverle come ineluttabili, vuol dire anche legittimare coloro che poi finiscono per organizzarle. Anzi, direi così: se sei un politico, o ti auguri una rivolta, ma te ne assumi la responsabilità, o lavori per impedirla.
by l'inkiesta


 
 
 

IL BIGLIETTO DA €20....

Post n°1499 pubblicato il 21 Luglio 2013 da imperatoreinca

Un professore mostra un biglietto da 20 € e chiede ai suoi studenti: "Chi vuole questo biglietto? " Tutte le mani si alzano.
Allora comincia a sgualcire il biglietto e poi chiede di nuovo: "Lo volete ancora?" Le mani si alzano di nuovo.
Getta per terra il biglietto sgualcito, lo pesta con i piedi e chiede: "Lo volete sempre?" tutte le mani si rialzano.
Quindi dice: "Avete appena avuto una dimostrazione pratica! Importa poco ciò che faccio con questo biglietto, lo volete sempre, perché il suo valore non è cambiato. Vale sempre 20 €".
Molte volte nella vostra vita, sarete sgualciti, rigettati dalle persone e dagli avvenimenti. Avrete l'impressione di non valere più niente, ma il vostro valore non sarà cambiato agli occhi delle persone che vi amano davvero. Anche nei giorni in cui sentiamo di valere meno di un centesimo il nostro vero valore è rimasto lo stesso.

 
 
 

non conoscono vergogna....

Post n°1498 pubblicato il 20 Luglio 2013 da imperatoreinca

I PAPERONI CRIC E CROC
Si sa, i due stilisti non amano il contraddittorio, ma sarebbe stato più utile per capire la serrata

Stefano Gabbana e Domenico Dolce
Sul Corriere e su Repubblica gli stilisti Stefano Dolce e Domenico Gabbana spiegano in una doppia paginata firmata da loro e dagli avvocati Dinoia, Taglioretti e Sibari i motivi tecnici della serrata di tre giorni per protesta nei confronti del Comune di Milano. Una boccata d'ossigeno per le casse dei due principali quotidiani italiani, ma a nostro giudizio un modus operandi piuttosto arrogante. Tutto è partito, ricordiamo, quando l'assessore al Commercio della giunta Pisapia Franco D'Alfonso, si era detto contrario alla assegnazione di nuovi spazi a coloro che non rispettano le regole ed evadono il fisco. Ora, senza entrare nel dettaglio delle questioni fiscali sollevate dai due stilisti e dai loro avvocati, non possiamo non notare la protervia con cui trattano la stampa (italiana) D&G. Certo, una certa insofferenza nei confronti dei giornalisti l'hanno sempre mostrata - ricordate le minacce di togliere la pubblicità al Sole dopo la stroncatura del loro ristorante milanese firmata da Camilla Baresani? - ma la totale assenza di contraddittorio non aiuta certo a fare un buon servizio al lettore. A capire il perchè di un gesto così estremo e le loro ragioni su tasse ed evasione. Insomma sarebbe stato più utile ai milanesi e molto meno costoso (non che sia un problema per loro), accettare di farsi intervistare...
PERCHE' NON PAGANO LA MULTA DI 380 MILIONI DI EURO PER EVASIONE FISCALE?

 

 
 
 

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