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"La vicinanza è quella che manca spesso, anche da vicini, anche da sovrapposti, quasi. Ma la senti quando c'è senza che qualcuno faccia le presentazioni. Senti che puoi andare nella stessa direzione all'infinito perchè nulla finirà mai davvero" (Fabio Pinna, scrittore e blogger) Ho sempre temuto le distanze e me ne sono sempre tenuta alla larga poi crescendo e, in seguito a varie esperienze di vita, ho dovuto rivalutare e attribuire un altro significato al concetto di "distanza". Dopo le scuole superiori ho dovuto assistere a diversi allontanamenti. Molti amici per ragioni di studio e di lavoro sono dovuti partire, andare altrove per tentare di soddisfare le proprie esigenze di vita, per perseguire i propri sogni e per concretizzare un proprio progetto di realizzazione personale. Qui a Sud il fenomeno di chi nella fascia d'età 19- 20 anni va via è molto accentuato. Non è bello ciò sia per chi non ha la possibilità per allontanarsi e trasferirsi e nemmeno per chi resta e subisce l'allontanamento di quelle persone che hanno condiviso con noi esperienze, momenti ed emozioni. Dalle distanze delle persone a cui voglio bene ho imparato tanto. Ho capito innanzitutto che certe distanze possono diventare vicine se il rapporto con le persone in questione è speciale, autentico e si ciba di reciprocità. E non serve necessariamente sentirsi ogni giorno, scambiarsi rituali di saluto. Quelle persone sono parte di noi e le portiamo dentro di noi in qualsiasi cosa facciamo e ovunque siamo. Quelle persone ci sono durante i nostri momenti di gloria, sono con noi a festeggiare vittorie, a consolarci e piangere con noi quando ci sentiamo afflitti e tristi...Ci sono anche se non presenti; ci sono senza fare gesti eclatanti o manifestazioni plateali; ci sono anche se non urlano all'intero mondo che ci vogliono bene. Quando senti le "persone distanti ma vicine" dopo tanto tempo, è come se le avessi sentite il giorno prima, è come se nel frattempo il tempo non fosse trascorso. Hai la sensazione che le avessi sentite il giorno prima. Con queste persone si perde letteralmente la cognizione del tempo e dello spazio. Si condividono con esse passioni, ideali, discorsi, emozioni significative e vere. Sono questi momenti indelebili che ti fanno acquiisre nuove consapevolezze e soprattutto un nuovo approccio nei confronti delle "distanze". Sono momenti che ti fanno capire che la "vicinanza" e la "distanza" sono le facce della stessa medaglia e sei tu ad attribuire loro un significato inedito. A volte la vicinanza si dà per scontata...hai quella persona a portata di mano e ti lasci sfuggire quello che potresti fare con lei e non le dedichi il tempo che necessita. Poi ti accorgi che ti manca quando ormai l'hai persa; hai contribuito tu ad allontanarla e te ne penti...Sono le distanze imposte o subite ad indurci a chiarire certi rapporti. Quando si è troppo vicini, spesso e volentieri si rischia di vedere annebbiato. Non si è capaci di rintracciare segnali, dinamiche e valori...A volte le distanze sono necessarie anche se fanno male....E mentre scrivo questo post penso e ripenso ad amici che ho allontanto o che ho sentito vicino a me in circostanze improbabili anche se fisicamente non c'erano...E poi penso a persone amiche che mi hanno stupito o deluso...a quelle che ho deluso io inevitabilemnte con le mie azioni o scelte....e ringrazio tutti quelli che mi hanno avvicinato o allontanato perché in un modo o nell'altro mi hanno donato qualcosa e mi hanno reso quella che sono oggi e quella che potrei diventare domani. |
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