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Ispirata da Janis

''Non vendere te stesso, tu sei tutto ciò che hai!"

(Janis Joplin)

Ho visto il film su Janis Joplin e ne sono rimasta davvero colpita. Il docu- film la rappresenta al meglio, da esso si evincono la sua personalità, il suo carattere e il suo stile di vita. Oltre a rendermi conto, ancora una volta, di essere nata nell'epoca sbagliata, c'è un altro aspetto che mi ha indotto in riflessione. Dalla vita condotta da Janis ho capito quanto sia pesante e da non sottovalutare la sensazione di sentirsi diversi dagli altri. Certe forme di discriminazione ti segnano, lacerano nel profondo e ti influenzano inevitabilmente nell'intrecciare rapporti interpersonali. La fragilità e l'instabilità di Janis cela un disperato bisogno di essere accettata per quella che è e di essere amata senza limiti e preclusioni.

Quando ti etichettano per quella che non sei, oppure vedono di te solo ciò che vogliono vedere senza provare nemmeno a conoscerti, ne soffri e tenti di ribellarti. La ribellione serve tanto per affermarsi, per sostenere le proprie idee, il proprio stile di vita. La massa crede di essere nel giusto ma è solo un'ipocrita convinzione. La massa non si mette in discussione, segue la strada più facile. La storia di Janis può essere la storia di tutti quelli che si sentono ''alieni'' in una realtà spesso avversa, pronta ad additarti piuttosto che comprenderti. La storia di Janis ha delle somiglianze con quella di una persona a me molto vicina, una persona ribelle, con la testa fra le nuvole intenzionata a perseguire con coraggio e determinazione i suoi ''sogni non ordinari''.

La vita ti insegna che se vuoi essere coerente con te stesso e raggiungere un minimo di realizzazione personale, devi avere carattere e personalità. Devi avere il coraggio di andare controcorrente e dire: ''No, grazie!" e, di staccarti da persone nocive che con la loro negatività o aridità ti inabissano solamente. Quando nasci in un paese pugliese dell'entroterra,  se hai velleità artistiche o se conduci uno stile di vita alternativo, sei automaticamente stigmatizzato. Provi ad inserirti in quelle che chiamano ''comitive'' ma realizzi che sono solo ''gabbie'' che non ti consentono di aprirti al resto del mondo. Trovi enormi muri davanti a te. Sono ''muri mentali'', quelli più difficili da abbattere perche' alimentati da ignoranza, ipocrisia e omertà.

Se anche tu ti senti un alieno, fregatene della massa! Non lasciarti condizionare dai loro pregiudizi e vai a testa alta per la tua strada.Nutro poca considerazione per persone che ho dovuto incontrare lungo il mio cammino, che fanno ''comitiva'' solo per ''ammazzare'' il tempo o paura di rimanere sole. Non ho stima di gente che non sa prendere una posizione nella vita e delega agli altri questo suo diritto. Non sopporto chi per ignoranza non si mette in discussione eppure giudica. La vita è una sola e non va sprecata con gente di cui non vale la pena considerare.Ho smesso di cercare approvazione o di capire certa gentaglia dal giorno in cui ho capito che il ''problema'' non ero io ma certa gente che non impara dagli errori, non vive ma ''ammazza il tempo'' e fa squadra per non affrontare se stessa.

Ispirata da Janis mi ritrovo più combattiva di prima per perseguire i miei sogni ed ideali.Dedico questo post a tutti i miei amici alieni come Dome, Leo, Davide, Dario e... tanti altri ancora che incontrerò lungo il mio cammino e per i quali nutro una grande stima e affetto tanto da diventare gli ''eroi'' delle mie storie ispirate alla vita vissuta controcorrente.