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Il pop/folk degli statunitensi Beirut va inserito nella lista dei sogni che non si dimenticano. Proprio quei sogni che si fanno, e non vogliono andare via. Sogni che si appiccicano alla pelle, ai neuroni. Si attaccano alla tua vita, come la proposta sonora di questa formazione. Canzoni che non si possono distaccare. Fanno parte della tua esistenza. Esistenza amara e piena di dubbi. Cabaret innocente e distorto. Campanelli che si strusciano sulla pelle. Epidermide scostante e disarticolata. Sound che si percepisce in sottofondo come una proverbiale sinergia positiva. Ed intanto andiamo avanti.
Claudio Baroni
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Bello il concerto?
Inviato da: press10
il 20/09/2024 alle 14:03
Vista dal vivo a Sesto al Reghena.
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il 20/09/2024 alle 12:52
Vista dal vivo a Sesto al Reghena
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Nicolino è una garanzia!
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Il vecchio Nick non delude mai
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