Un blog creato da myaki il 19/05/2008
AKI..i pensieri di una cucciola non proprio di razza ma con un cuore grande così.... |
IL 90% DEI PROBLEMI DI UN CANE STA DALL'ALTRA PARTE DEL GUINZAGLIO....
TAG
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: myaki
|
|
Sesso: F Età: 47 Prov: RM |
AREA PERSONALE
- Login
CERCA IN QUESTO BLOG
I MIEI LINK PREFERITI
- www.dogwelcome.it
- www.caniepadronifelici.it
- www.dallapartedelcane.it
- www.legadelcane.org
- www.giorgiopanariello.it
- www.caniepadronifelici.it
- www.dallapartedelcane.it
- www.legadelcane.org
- www.giorgiopanariello.it
MENU
ULTIMI COMMENTI
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
I messaggi sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
ULTIMI COMMENTI
purtroppo lei non ha avuto la forza di dire nulla, ma poi...
Inviato da: myaki
il 11/07/2008 alle 15:19
a parte l'insensibilità di questa persona.... ma non è...
Inviato da: lupa_78
il 11/07/2008 alle 14:53
Ciao nuova amica, lo sai che sei davvero bellissima, con...
Inviato da: tittishouse
il 10/06/2008 alle 16:33
Inviato da: myaki
il 11/07/2008 alle 15:19
Inviato da: lupa_78
il 11/07/2008 alle 14:53
Inviato da: tittishouse
il 10/06/2008 alle 16:33
« BENVENUTA AKI....(con le... | A TE....(Jovanotti) » |
Ho 9 mesi circa, e ancora tanta tantissima paura degli estranei. Il mio medico comportamentalista dice che non mi passerà mai del tutto, ma mi sta aiutando a migliorare. A chiunque abbia un cagnolino che come me ha tanta paura consiglio di non scoraggiarsi, e di consultare un medico come il mio....
SINDROME DA PRIVAZIONE SENSORIALE NEL CANE O SINDROME DA CANILE
by Diego Cattarossi,
E’ una patologia comportamentale frequente, che presenta diversi gradi di
gravità.
E’ comunque comune a tutti i gradienti di intensità un deficit nella gestione
delle informazioni sensoriali in seguito allo sviluppo giovanile in ambiente
ipostimolante, o con stimoli molto diversi da quelli che l’animale si troverà ad
affrontare.
Viene definita anche Kennel Sindrome (Sindrome da Canile) perchè ne sono più
interessati i cani fatti crescere chiusi in un canile, che impedisce fisicamente
il contatto con la maggior parte degli stimoli con i quali si troverà a doversi
confrontare fuori dalla sua gabbia.
I cani affetti da questa sindrome presentano esplorazione statica e posture
di attesa. Significa che annusano ed osservano l’ambiennte circostante stando
fissi sulle quattro zampe invece che camminare normalmente e spesso si fermano
immobili come “congelati” dalla paura.
Il classico cane vissuto in campagna con gli uccellini che si trova
improvvisamente in città, è il candidato più probabile! Così come il soggetto di
razza purissima, che l’allevatore tiene in gabbia fino ai 6 mesi per vedere se
diventa degno di sfilare alle esposizioni cinofile ma che suo malgrado tradisce
le aspettative e viene venduto come cane da compagnia.
Questi cani si muovono e mangiano solo di notte, quando l’ambiente è meno
stimolante (non ci sono persone, non ci sono elettrodomestici, non ci sono
macchine, ecc.).
Hanno paura di tutto ciò che non conoscono, specialmente rumori e persone
estranee.
Si possono riconoscere 3 stadi clinici: fobico, ansioso, depressivo.
Nello stadio fobico si riesce ancora a riconoscere un oggetto o gruppo di
oggetti responsabili dalla sua paura. Nello stadio ansioso vi è un fenomeno di
generalizzazione che gli impedisce di essere sereno in qualsiasi situazione.
Nella fase depressiva subentrano comportamenti autoappaganti come leccarsi o
mordersi insistentemente una zampa o la coda fino a potersi mutilare da
solo.
In strada: si immobilizza al primo rumore, e più si tira, più lo si sgrida,
più si blocca!
In ambulatorio: sotto la sedia del proprietario, in braccio al proprietario.
Sul tavolo da visita: una sfinge, gli si può amputare un’arto senza
anestesia!
Al campo di addestramento: sembra scemo, “non capisce niente”! In realtà il
cane ha mantenute molte capacità di apprendimento, ma essendo in preda al panico
non riesce a concentrarsi e quindi a ricordare quello che gli si spiega.
La sindrome da privazione sensoriale è una malattie che dev’essere
approcciata sempre con l’ausilio di farmaci.
Non limitatevi quindi ad aspettare nella speranza che passi da sola e non
rivolgetevi solo ad un addestratore cinofilo. E’ indispensabile l’ausilio di un
Medico Veterinario Comportamentalista che vi possa consigliare la terapia medica
migliore per il vostro amico.
SINDROME DA PRIVAZIONE SENSORIALE NEL CANE O SINDROME DA CANILE
by Diego Cattarossi,
E’ una patologia comportamentale frequente, che presenta diversi gradi di
gravità.
E’ comunque comune a tutti i gradienti di intensità un deficit nella gestione
delle informazioni sensoriali in seguito allo sviluppo giovanile in ambiente
ipostimolante, o con stimoli molto diversi da quelli che l’animale si troverà ad
affrontare.
Viene definita anche Kennel Sindrome (Sindrome da Canile) perchè ne sono più
interessati i cani fatti crescere chiusi in un canile, che impedisce fisicamente
il contatto con la maggior parte degli stimoli con i quali si troverà a doversi
confrontare fuori dalla sua gabbia.
I cani affetti da questa sindrome presentano esplorazione statica e posture
di attesa. Significa che annusano ed osservano l’ambiennte circostante stando
fissi sulle quattro zampe invece che camminare normalmente e spesso si fermano
immobili come “congelati” dalla paura.
Il classico cane vissuto in campagna con gli uccellini che si trova
improvvisamente in città, è il candidato più probabile! Così come il soggetto di
razza purissima, che l’allevatore tiene in gabbia fino ai 6 mesi per vedere se
diventa degno di sfilare alle esposizioni cinofile ma che suo malgrado tradisce
le aspettative e viene venduto come cane da compagnia.
Questi cani si muovono e mangiano solo di notte, quando l’ambiente è meno
stimolante (non ci sono persone, non ci sono elettrodomestici, non ci sono
macchine, ecc.).
Hanno paura di tutto ciò che non conoscono, specialmente rumori e persone
estranee.
Si possono riconoscere 3 stadi clinici: fobico, ansioso, depressivo.
Nello stadio fobico si riesce ancora a riconoscere un oggetto o gruppo di
oggetti responsabili dalla sua paura. Nello stadio ansioso vi è un fenomeno di
generalizzazione che gli impedisce di essere sereno in qualsiasi situazione.
Nella fase depressiva subentrano comportamenti autoappaganti come leccarsi o
mordersi insistentemente una zampa o la coda fino a potersi mutilare da
solo.
In strada: si immobilizza al primo rumore, e più si tira, più lo si sgrida,
più si blocca!
In ambulatorio: sotto la sedia del proprietario, in braccio al proprietario.
Sul tavolo da visita: una sfinge, gli si può amputare un’arto senza
anestesia!
Al campo di addestramento: sembra scemo, “non capisce niente”! In realtà il
cane ha mantenute molte capacità di apprendimento, ma essendo in preda al panico
non riesce a concentrarsi e quindi a ricordare quello che gli si spiega.
La sindrome da privazione sensoriale è una malattie che dev’essere
approcciata sempre con l’ausilio di farmaci.
Non limitatevi quindi ad aspettare nella speranza che passi da sola e non
rivolgetevi solo ad un addestratore cinofilo. E’ indispensabile l’ausilio di un
Medico Veterinario Comportamentalista che vi possa consigliare la terapia medica
migliore per il vostro amico.
Guardami negli occhi, sono l'amico tuo migliore e non ti ho mai chiesto più di quel che mi puoi dare
guardami negli occhi quando ti siedo accanto e non so nemmeno se sei un re, un barbone oppure un santo
e non c'è bastonata che io non ti perdoni
ma guardami negli occhi quando m'abbandoni.
GIORGIO PANARIELLO
Inviato da: myaki
il 11/07/2008 alle 15:19
Inviato da: lupa_78
il 11/07/2008 alle 14:53
Inviato da: tittishouse
il 10/06/2008 alle 16:33