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« IO LO SAPEVO....."COME ERAVAMO" »

SE LO SCOPRE......

Post n°400 pubblicato il 17 Agosto 2014 da ipazia.0
 
Tag: Io

mi spella viva!!!

Rischio!

La mia primogenita manda a tutti noi (famiglia e amici) un diario di viaggio.

Lo stile è quello di quando a 10 anni faceva l'inviata di fantasilandia.

Se non avete ancora scelto dove andare in vacanza forse troverete qualche spunto.

 

Viaggio in Francia

"Dopo un lungo e complicato viaggio (non e' facile viaggiare con biciclette,tavole sul tetto e un navigatore che chiaramente ha delle tendenze alcoliste),finalmente sabato sera arriviamo nel Verdon...

Ad accoglierci troviamo Jean-Pierre,Jean -Paul o Jean -Patrick..non ricordiamo (soprannominato per praticità Jean) che ci da' numerose dritte sul territorio.

Domenica partiamo in esplorazione del lago di Santa Croce..armati di sup e pagaie,facciamo un bel giro del lago,scoprendo calette incontaminate dove fare il bagno.

Io sembro un' inglese che sta facendo un safari:cappello,occhiali da sole,pantalocini,crema protettiva e maglietta.

Ogni volta che attracchiamo in una caletta,mi sento uno di quei coloni  che approda in una terra straniera!

Finalmente verso le sei ,quando la maggior parte  dei turisti è andata via,decidiamo di risalire il fiume, inoltrandoci con il sup nel canyon.

Uno spettacolo  meraviglioso si apre di fronte a noi. siamo soli,navighiamo in mezzo a due pareti altissime,piene di grotte,piante  selvatiche e vegetazione incontaminata.

Proseguiamo per un' oretta,passando di fianco a cascate naturali e spiaggette deserte...

Arrivati fino alle rapide,non potendo più proseguire, facciamo retromarcia e,aiutati dalla corrente,torniamo velocemente al lago.

Lunedì: giro di perlustrazione in macchina della valle,visita di suggestivi paesini provenzali (casette in pietra,persiane colorate ,fontana in mezzo alla piazza e un caldo torrido).

Destabilizzati dalla temperatura, parcheggiamo la macchina lungo il fiume.

Velocemente ci cambiamo e con un tuffo a bomba,ci buttiamo  in una delle numerose piscine naturali create dal corso d'acqua.

Il bagno è corroborante (per non dire che l'acqua è di un freddo bastardo!).ci asciughiamo sulle rocce,ci rivestiamo e ci dirigiamo verso Castellane.

Castellane e' carina,ma piuttosto turistica.

Il nostro obiettivo e' temporeggiare fino a tardo pomeriggio,quando il sole e' meno cattivo e noi possiamo lanciarci verso la nostra prossima avventura: la Strada delle creste...in bicicletta.

Parcheggiamo lungo la statale,scarichiamo le bici e infiliamo il caschetto.

Nb. questa strada mi e' stata originariamente descritta dal D come "suggestivo percorso di un paio d'ore, in leggera salita,con una vista panoramica".

Già  dalle prime pedalate mi rendo conto che trattasi di salita al 11%... Mi guardo intorno  per non pensare alla fatica, e effettivamente la vista pazzesca  mi distrae.

Km e Km di valle con rocce a picco sul canyon  che vanno dal rosa corallo al giallo senape,il tutto accarezzato dalla luce miele delle sei del pomeriggio.

Grazie  al cielo ci viene in soccorso un leggero venticello e,tra una bestemmia e una imprecazione,divoro l'asfalto,manco fossi Bartali.

La storia  insegna che,dopo ogni grande fatica,c'è sempre una discesa.

Dopo l'ultimo tornante arriviamo in un punto panoramico.

Siamo solo noi e una coppia di condor ( )che svolazzano in cielo.

La vista mozza il fiato..ti sembra di essere in cima al mondo,a picco su una montagna che si è aperta in due.

Incomincia la discesa...l'asfalto e' perfetto,i tornanti si srotolano sotto le ruote,la velocità aumenta..si respira a pieni polmoni,ammirando il tramonto...

Il sole piano piano si nasconde dietro l'ultimo tornante e con l'ultimo giro di pedali arriviamo in un paesino chiamato La palude sul Verdon.

Piccoli bistrot con lucine colorate e gruppi di fricchettoni (il paese e' la Mecca degli scalatori) che si raccontano le loro ultime avventure...

Finalmente arriviamo alla macchina.

Dopo  22 km  e un' ascesa di 600 m.

Martedì:la Provenza e' meravigliosa,l'unico problema sono i campanili.

In particolar modo quello ,che proprio dietro il nostro adorabile studio,alle 7 del mattino,batte il primo colpo e avanti così ogni quarto d'ora..questa mattina decidiamo di ignorarlo fino alle 9.30.

Dobbiamo essere riposati per il programma di oggi:rafting da Castellane  a Point Sublime.10 km di discesa sul gommone,tra rapide e natura incontaminata.

Pranziamo a Moussier de la Mer (tipico paesino arroccato),facciamo un po' di spesa al mercato di prodotti locali e alle 14.30 siamo a Castellane all'appuntamento con il nostro Capitano.

Da subito veniamo bollati come "gli italiani" e D. viene più volte ripreso perché pagaia troppo forte e non va a ritmo con gli altri.

Insieme a noi,ci sono dei bretoni e una coppia belga (insomma non siamo certo un equipaggio chic!)

Il capitano capisce subito come si deve relazionare con la sottoscritta, mi da un giubbino di salvataggio misura xs, un caschetto per bimbi di 12 anni e mi parla in italiano mooooltooo lentamente, scandendo  le parole (forse non ha capito che essendo italiana..l'italiano lo capisco.mah!).

D., davanti a me,pagaia come un ossesso e io mi prendo delle discrete lavate..ma grazie al cielo non ci cappottiamo!

A ogni rapida,per il terrore di finire fuori bordo,sbattere la testa su un sasso e morire,adotto il metodo del canguro.

Ovvero a scanso di equivoci mi butto all'interno del gommone..e puntualmente vengo ripresa dal capitano che mi dice di sedermi composta...

Dopo un paio d'ore di pagaiate,arriviamo a destinazione!

Fradici ma contenti!!!

Mercoledì: veniamo svegliati dal ticchettio della pioggia che batte sulla finestra...ci giriamo dall'altra parte e decidiamo di rimandare il trekking previsto per oggi.

Meglio! Il frigorifero incomincia ad essere vuoto e l'idea di avere un giorno off non e' male.

Dopo colazione smette di piovere,saliamo in macchina e,nella  valle ancora avvolta dalle nuvole dense,ci dirigiamo verso Aups. Parcheggiamo e ci buttiamo tra le bancarelle di un tipico mercato provenzale.......il D. si fionda subito al banchetto dei salami e, dopo averli assaggiati tutti,li passa in rassagna.......ci sono  piu' di una ventina di impasti diversi e alla fine optiamo per uno ai fichi e noci,uno alle erbe,uno d'oca e uno ai pomodori secchi......giusto per mantenere una dieta equilibrata!

Poi tocca alle olive e,senza nemmeno capire come,ci ritroviamo in mano sei sacchettini di olive diverse e aglio in salamoia (!)

Con l'immancabile  baguette sotto braccio,facciamo un ultima visita alla bancarella dei pomodori (profumatissimi).

Purtroppo meno poeticamente siamo rimasti anche senza  carta igienica e così finiamo in un supermercato a terminare i nostri acquisti...

Il cielo ora e' azzurro,nuvolette bianche e morbidose si rincorrono veloci,così,dopo aver ingollato una focaccia alle cipolle e qualche oliva,decidiamo che e' giunto il momento per un bel bagno.

Scendiamo verso il Lago di Santa Croce dove troviamo una stradina nascosta.

Percorriamo  qualche metro e arriviamo in un'oasi.

C'e' da dire che tutto il Verdon è parco naturale protetto e,lasciatemelo dire,ben tenuto come solo i francesi sanno fare (si lo so,anche a me stanno antipatici,ma di questo bisogna dare merito).

Il lago è blu,tira un bel venticello......impossibile non buttarsi.

Le rondini sono tantissime. Si rincorrono e,all'ultimo momento,quando sembra che ti stiano per venire addosso,virano di colpo passandoti a pochi centimetri dalla testa.

Una famigliola di gabbianelle passeggia tranquillamente di fronte a me e si lascia fotografare senza problemi..piena di entusiasmo,mi giro verso D.,che pero' sta già ronfando alla grandissima.

Giovedì:ci svegliamo (ad un orario che dovrebbe essere illegale in un giorno di vacanza ) e,con lo zaino già preparato la sera prima,panini,acqua in abbondanza e due torce,ci infiliamo in macchina ancora praticamente addormentati.

Alle 8.00 arriviamo al parcheggio di Point Sublime, pronti per la nostra avventura di oggi: Il Sentiero Martel. 18 km di trek spettacolare: tempo previsto dalla guida: 7 ore.

Il piano e' quello di prendere il pullman che porta a La Maline,in modo di fare il sentiero al contrario e di finirlo al parcheggio della macchina.

Appena arrivati ci rendiamo conto che mezza Francia oggi ha avuto la nostra stessa idea ed è lì , ordinata e in fila, che  attende il proprio turno per salire sul pullman,che ovviamente si riempie subito.

Prendiamo il pullman successivo.

Dopo una mezz'oretta di strada (su un mezzo degli anni ottanta su una strada a strapiombo sulle gole), io sono diventata di colpo molto devota alla Madonna...

Arriviamo alla fermata di Maline ,siamo pronti per iniziare il mostro trekking.

L'aria è parecchio fresca,il sole non e' ancora alto nel cielo e soffia un bel venticello.

Il sentiero si srotola tra pietraie e boschetti di arbusti.

La strada e' molto ben segnata e noi procediamo spediti.

Si scende velocemente di un 500 metri,si arriva quasi in fondo alle gole,ma si risale rapidamente.

Riprendiamo quota e torniamo a circa 1000 metri di altezza.

Incominciano le prime scale scavate nella roccia e io penso che, in fondo,per le mie vertigini non è così  terribile.

Mi aggrappo al corrimano in ferro e sorpasso la pietraia piuttosto esposta.

Ben presto però mi rendo conto che ho cantato vittoria troppo presto.

Dietro la curva scopro un gruppetto di gente in attesa e,poco più avanti.........200 gradini in ferro a strapiombo sul vuoto.

Tutti da scendere per arrivare al letto del fiume.

Le gambe tremano, il fiato manca e io incomincio a recitare il rosario!!

D. ride e mi fa le foto, lo vorrei picchiare,ma non riesco a staccare le mani da entrambe le ringhiere.

Incollo gli occhi alla punta delle scarpe e decido che è giunto il momento di affrontare la mia paura del vuoto.

Dietro di me ovviamente si crea l'ingorgo.

Io ho finito con il rosario e inizio mentalmente con le bestemmie,intervallate da risolini isterici........insomma una pazza!!

Non so come, faccio l'ultimo gradino,e con le ginocchia praticamente in preda alla taranta,tocco terra.

Pausa panino.

In rigoroso silenzio addentiamo i due panini al salame e io rifletto sul fatto che sarebbe stato un peccato morire a stomaco vuoto!

D. continua a sghignazzare!!

Dopo il classico pediluvio nel fiume (questa volta troppo freddo anche per me),riallacciamo gli scarponcini e ci rimettiamo in marcia.

Ad un tratto,sentendoci  osservati ,ci voltiamo  e  scopriamo a fissarci una volpe.

Io, cercando di non dare nell'occhio,tento di tirar fuori la macchina fotografica e l'animale,per tutta risposta,scende sul sentiero,mi mostra il suo lato migliore e si mette in posa...la volpe più vanitosa che io abbia mai visto.

Dopo qualche passo insieme a noi sul sentiero, scompare nel bosco.

Ormai siamo quasi giunti alla fine,manca il tunnel e siamo praticamente arrivati.

All'imbocco della galleria,un cartello ci avverte di tirare fuori le torce.

Così facciamo e procediamo per 1 km buono,completamente al buio.

In alcuni tratti l'acqua e' alta e si saltella sulle pietre per non finite nella melma.

Io, che non mi faccio mai gli affari miei, mi chiedo se la grotta sia abitata da pipistrelli........punto la torcia sulle pareti e..la distolgo subito.

Meglio non sapere!

Ancora pochi passi e siamo finalmente arrivati al rifugio.

Una panachè e una coppa di gelato sono la degna ricompensa per la fatica.

 

Buon ferragosto a tutti!

A&A.D.

Mi è tornata alla memoria la "scarpinata" in Grigna(1967):io,papà e un amico "ragno di Lecco".

Appesa come un salame........ volevo morire!

Per due notti ho avuto incubi terribili,ho perso un amico e il vuoto mi terrorizza!!

 

 

 

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ipazia.0
ipazia.0 il 17/08/14 alle 14:45 via WEB
Grazie Lucy,buona domenica anche a te. Ciao :-) Laura
 
grazia.pv
grazia.pv il 17/08/14 alle 18:08 via WEB
Non sono fatta per certe scarpinate, come qualche anno fa!
 
 
ipazia.0
ipazia.0 il 20/08/14 alle 12:25 via WEB
Anch'io ho passato il testimone a mia figlia. Ciao :-) Laura
 
balimbalo
balimbalo il 17/08/14 alle 22:59 via WEB
Adoro i resoconti di viaggio…; un po’ veri…, un po’ romanzati…; che importa? Solleticano la nostra voglia di raccontare e di scrivere; ‘notte, Laura.
 
 
ipazia.0
ipazia.0 il 20/08/14 alle 12:43 via WEB
Alice ha la passione per la montagna come il nonno (sci-alpinismo),in più condivide per amore la passione per la bici e per quello strano sport che si chiama sups. Però come me ha problemi con il vuoto,puoi andare in montagna ma non puoi arrampicare o fare delle ferrate esposte. Certo che se penso che per tenere il ritmo si fa 2 ore di palestra al giorno 5 giorni su sette...... potenza dell'amore! :-)))) Laura
 
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