Il 7 ottobre avevo scritto di una popolazione che vive al confine con il Tibet: i Nuguo.
In questo territorio esiste una forma di matriarcato sopravvissuta alla dittatura di Mao ma destinata ad essere cancellata dalla globalizzazione culturale.
Oggi partendo da un libro (che NON ho letto) di Elvira Dones ,è la volta di una zona del Nord dell’Albania che confina con il Kossovo.
Dal libro che ho citato Laura Bispuri ha tratto un film:”La vergine giurata” (prossimamente sugli schermi).
Prima di decidere di girare questo film,Laura B. ha passato molto tempo nella zona citata,per capire le radici di una cultura e una tradizione tribale (Kanun).
Su queste montagne le donne non hanno diritti,non hanno” voce”.
Esiste una sola possibilità,diventare una vergine giurata,cioè vestirsi da uomo e acquisire automaticamente tutti i diritti e i doveri di un maschio,ma il prezzo è altissimo:giurare di rimanere vergine per sempre,rinunciare ad avere figli,rinunciare all’amore di un uomo pena la morte o l’esilio.
La protagonista è Hana (Alba Rohrwacher) che decide di lasciare l’università a Tirana,abbandonare il sogno di diventare poetessa e di emigrare con il suo compagno in Europa.
Costretta a diventare vergine giurata per poter accudire un vecchio zio malato al quale è legata da affetto filiale.
Altro personaggio “difficile” per la Rohwacher che ha ricevuto la Coppa Volpi al Festival di Venezia,come protagonista di Hungry Hearts di Saverio Costanzo.
"Vergini Giurate" di Elvira Dones. "Best Documentary" al Baltimore Women's Film Festival 2007
Buonasera Laura ... non sapevo assolutamente nulla di questo angolo del mondo che sta "a pochi passi da noi"; ancora una volta ti voglio ringraziare perché attraverso il tuo Blog, che è sempre più pedagogico :), imparo, conosco, e sono pertanto obbligato ad interrogarmi su temi che non conoscevo o, tantomeno, non avevo ben a fuoco. Che dirti se ... se non augurarti che la tua vita si allunghi?! Ciao Oscar
Ciao Oscar,hai colto in pieno ,nel mio profondo non so rinunciare al mio essere "la maestra", io spinta dalla curiosità leggo,osservo ecc poi però devo "diffondere" è più forte di me.
Ne sa qualche cosa la Fede (11 anni) che quando studia con me si trova sempre ad affrontare i miei "approfondimenti"però
questo le è servito ad avere 8 in storia (la mia materia preferita).
Io devo sempre fare partecipe delle mie scoperte chi mi circonda,lo sanno i miei figli,il mio ex,amici in carne ed ossa e il popolo di Libero!!!
:-)) Laura
Avevo visto un documentario anni fa a proposito delle “vergini giurate”. Vengono rispettate di più perché “uomini”. Comunque è una scelta che nel occidente si affronta in modo diverso...attraverso colpi di bisturi e cure ormonali. L’aspetto curioso che non bisogna sorvolare è che in Albania l’eredita patrimoniale passa solo a maschi. Femmine non aspetta nulla, poi a uomini non si comanda mentre le donne sono ancora spesso sottomesse. In ogni caso è una mentalità ,loro, molto diversa dalla nostra… buon inizio della settimana
Ciao,penso che la scelta non sia legata all'essere lesbica,ma all'unica possibilità di raggiungere la parità attraverso una scelta "terribile".
Le regole del Kanun sono ciò che di più ancestrale esista nella nostra Europa del XXI secolo.
Poi,per onestà,c'è da dire che le donne che vogliono fare carriera nel lavoro in Italia,In Europa,in America devono stravolgere il proprio essere donna ed accettare le regole dettate dagli uomini!
Quindi anche noi in un certo senso rinunciamo alla nostra parte femminile!
Ciao
:-) Laura
ciao Laura...avevo letto qualcosa a proposito delle vergini giurate, ma tu mi hai fatto comprendere meglio chi sono, cosa fanno e quante rinunce l'accettare di diventarlo comporti...un caro saluto e grazie, butty:-)
A me sembra uno snaturamento ed una coercizione volontaria. Ovviamente il contesto sociale e storico ha la sua importanza ma le donne possono lottare efficacemente per i diritti ed il rispetto in altri modi, senza contare che, numericamente, sul pianeta, sono in presenza maggiore a quella maschile...
Io la penso come te ,ma ci sono realtà poco distanti che spesso ignoriamo e che ci fanno capire quanto è ancora difficile essere donna non nell'India più profonda,in Iran ecc ma nella "civilissima" Europa.
:-) Laura
è molto bello il tuo post e merita di essere finito in home page. Personalmente l'unica cosa che mi è venuta in mente è suggerire a chiunque, uomini e donne, di pensare a queste situazioni l'8 marzo. Magari usare i soldi per le mimose per diffondere certe situazioni che avvengono in europa, non certo dall'altra parte del mondo....ciao!
Vuoi ridere??? sono giorni che per motivi vari non entro nel blog,poi mi manda un sms Ale Narciso che mi scrive :sei in home page!
Appena ho potuto sono andata a vedere e non mi sono trovata.
Sono una frana che non ha ancora capito come funziona sto "cavolo" di Libero.
Il prossimo post toccherà un argomento che "scotta":la violenza sulle donne.
Grazie per la visita
:-))) Laura
Avevo letto di questa cosa, ma con un'informazione tipo documentario, da Amithiel (blog che t consiglio perchè è precisa e fonte di inesauribili nuove scoperte come te) per cui sapevo gi di cosa si trattasse, ma che ci abbiano fatto un film, dà la misura di quanto sia un argomento importante..la dignità delle donne, nei posti dove non hanno voce, passa anche dall'informazione che si riesce a darne in giro, e più vengono alla luce queste cose, più si riesce magari a pensare di poter cambiare certe situazioni. Grazie di averci informati, mi documenterò sicuramente su questo film, e magari andrò a vederlo, chissà :) Ciao Laura :)
Ciao,non so dove abiti,ma il mio gruppo R&D sta preparando una manifestazione per la giornata del 25/11.
Noi per ragioni logistiche la faremo il 30 novembre.
Per dare voce alle donne che NON ne hanno,contro la violenza che spesso uccide!
Ciao
:-) Laura