La città delle donnemi piace tutto ciò che arricchisce l'essere umano |
Messaggi di Maggio 2014
in balia di una guerra civile,Milano sottoposta a continui scontri e bombe che scoppiano ovunque. Interi quartieri rasi al suolo,attività commerciali spazzate via dall’oggi al domani,cibo razionato,niente luce ,niente gas. Il mondo che conosciamo spazzato via da un conflitto assurdo (esistono guerre ragionevoli?). Io sono nata nel 1950 e quindi non conosco l’imbarbarimento di una società alla deriva. Bene tutto questo sta accadendo in Siria e al conflitto si aggiunge l’estremismo islamico che si è insinuato nelle file dei ribelli,snaturando la rivolta contro il dittatore. Disperati,gente come me e voi si trovano in balia di una guerra dai contorni opachi dove non si capisce “chi sta con chi”!!!!! Penso che in una situazione come questa io..... voi cercheremmo riparo in un Paese dove non si rischia di essere sgozzati da un barbuto invasato o,nel caso delle donne,violentate da miliziani che spadroneggiano in nome di Bashar al-Assad. Radunare la famiglia e utilizzare i soldi rimasti per fuggire è l’unica cosa sensata. Anche fuggire,il più delle volte si rivela una vera odissea. Prima di arrivare alle coste per imbarcarsi è necessario passare attraverso mille insidie e si può finire in un commissariato come quello di Al Rashid (Alessandria d’Egitto) ammucchiati come bestie o finire come ostaggi di bande di “negrieri”. Se riesci a superare le insidie della terra ferma puoi salire su un barcone:donne,bambini,vecchi,giovani stipati come animali,in balia di un mare che non sai se sarà clemente. I filmati mostrano donne velate e bambini iperattivi,la tensione,la paura in un bambino creano reazioni ipercinetiche. Perché ho scritto tutto questo??? Per ricordare a chi dice “ributtiamoli in mare” (Lega Destra) che un campo profughi,un barcone,una tomba sul fondale marino,non sono ipotesi impossibili,che la vita ci potrebbe riservare. Chiedere all’Europa di fare la sua parte,quello si,quello lo dobbiamo pretendere perché l’Italia non può essere lasciata sola ad affrontare questa catastrofe umanitaria. “We are not criminals” :che gli dei non vogliano che quel cartello finisca nelle manine di un nostro figlio/nipote. “A Mashhad,come in altre zone,la scuola si fa nelle case,in un vecchio palazzo scalcinato. Un condominio come tanti,salvo quella voragine aperta da una bomba al terzo piano. Non usano più le vecchie scuole,perché sono divenute potenziali bersagli dell’aviazione del regime,da quando l’esercito siriano libero (Esl) ha requisito alcuni istituti per farne delle basi militari. ........ La scuola di Mashhad dista dal fronte poco più di 300 metri. Dalle finestre socchiuse,sopraggiunge l’eco delle sparatorie e dei mortai, Ma i bambini non battono ciglio.” - Gabriele del Grande -
“ Una città grande come Cesena.Bianca come Ostuni. Una città di donne e bambini. Metà dei suoi 95 mila abitanti ha meno di 18 anni. Si chiama Za’atari,nome che in arabo evoca il profumo di una miscela di spezie mediorientali. ma è tutt’altro che un paradiso. Za’atari è una candida tendopoli di 8,5 chilometri quadrati,spuntata nel deserto giordano,a 10 chilometri dal confine con la Siria,ed è l’ultima spiaggia di chi fugge per sopravvivere. Un po’ come Lampedusa. Anzi molto peggio” - Elisabetta Rosaspina -
IL VIAGGIO CHE MI HA CAMBIATO LA VITA
SIRIA ALLARME BAMBINI PROFUGHI
"Che la pietà non vi rimanga in tasca" Faber
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Forse non ti ricordi ma a Natale mi hai regalato “Gli sdraiati” di Michele Serra. Leggendolo ho trovato un po’ di te!! Mi sono consolata pensando che il 98% della tua generazione ti assomiglia. Quello che segue è il brano che mi ha fatto sorridere,mi sono ricollegata al tuo computer che espelle i DVD perché ti sei addormentato sul divano con il computer sulla pancia e nel sonno l’hai fatto cadere! Ovviamente per una madre che mette i puntini sempre sulle i molte cose di te mi sono aliene.... ma sei un marziano adorabile.... quando sei “normale”. Un bacio dalla tua mamma preferita.
“Eri sdraiato sul divano,dentro un accrocco spiegazzato di cuscini e briciole. Annoto con zelo scientifico e nessun ricamo letterario. Sopra la pancia tenevi appoggiato il computer acceso. Con la mano destra digitavi qualcosa sullo smartphone. La sinistra,semi-inerte,reggeva con due dita,per un lembo,un lacero testo di chimica,a evitare che sprofondasse per sempre nella tenebrosa intercapedine tra lo schienale e i cuscini,laddove una volta ritrovai anche un wurstel crudo,uno dei tuoi alimenti preferiti. La televisione era accesa,a volume altissimo,su una serie americana nella quale due fratelli obesi,con un lessico rudimentale,spiegavano come si bonifica una villetta dai ratti. Alle orecchie tenevi le cuffiette,collegate all’iPod occultato in qualche anfratto:è possibile,dunque,che tu stessi anche ascoltando musica. Non essendo quadrumane,non eri in grado di utilizzare i piedi per altre connessioni. ...... Devo essere rimasto lì a guardarti un minuto buono. Cercando un capo e una coda a quel groviglio iperconnesso. A un certo punto ti sei accorto della mia presenza. Non ti sei voltato,hai mantenuto occhi e orecchie sui tuoi terminali e hai continuato a digitare. Ma hai sentito il bisogno di dirmi qualcosa,o meglio di biascicarmelo perché non potevi o non volevi sollevare più dello stretto indispensabile la mandibola accasciata sul petto. E di questo qualcosa ti sono stato grato:primo perché mi hai rivolto la parola,secondo perché hai diradato almeno per qualche giorno i miei presagi sull’inarrestabile degrado dell’umanità. Mi hai detto:”E’ l’evoluzione della specie”. Penso che tu avessi ragione. Di quale specie,però,al momento attuale ancora non abbiamo contezza. La cosa pazzesca è che nella verifica di chimica hai preso sette. Il voto perfetto,secondo me. Sei è risicato,otto è da secchione." Michele Serra
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La mia curiosità mi spinge ad esplorare i linguaggi che i giovani utilizzano per esprimere la loro creatività e i loro sentimenti. Ho imparato ad amare i film di animazione giapponese (anime),il “muralismo urbano” dove le bombolette regalano colore alla città. Personalmente,per quanto riguarda la musica ho un animo rock e amo i cantautori (De Andrè,Vecchioni ecc.),il testo al servizio della musica,però attraverso mio figlio sono andata alla scoperta di nuovi linguaggi musicali. “Potere alle parole” è un progetto realizzato in alcune scuole italiane. Mistaman (video molto bello) ,Ghemon ,Amir,Kiave hanno insegnato ai ragazzi come scrivere testi da “rappare”.
Il rap come strumento di espressione,critica sociale e partecipazione. Il progetto è stato realizzato con l’associazione “il razzismo è una brutta storia” Dal 10 al 12 giugno alla Scuola Holden (fondata da Baricco) nel quartiere Borgo Dora (TO) si terrà un woorkshop per parlare di razzismo con 2 maestri : Amir e Kiave
A Padova sono stati chiamati dal comune alcuni writers per partecipare a un progetto di “muralismo urbano”. Sei artisti si sono messi all’opera ricoprendo le pareti esterne di alcuni palazzi delle case popolari con forme e colori. Anni fa con Stefano avevo visitato una mostra al PAC dove esponevano i più noti writers italiani e mi era piaciuta moltissimo. Molte volte mi è capitato di fermarmi, in una galleria trasversale a Corso Vittorio Emanuele, a guardare i ragazzi nelle loro evoluzioni di freestyle una danza acrobatica che ha le stesse radici del rap. In seguito il comune di Milano ha inserito delle borchie nella pavimentazione impedendo di fatto questo ballo di strada. L'ultima volta che ho visto una "sfida" di freestyle era nel mezzanino della metropolitana.
Capire i nuovi linguaggi è un modo per rimanere giovani nell’animo e nel cervello!!
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Torna la mia passione per l’architettura! A Panama Frank Gehry (suo il Museo Gugghenheim di Bilbao) ,architetto canadese, ha realizzato un bio museo. A prima vista sembra una costruzione di mattoncini Lego. Tetti coloratissimi e asimmetrici e volumi eterogenei,si sviluppa su tre livelli,ha richiesto 10 anni di lavoro. Questo museo è posizionato all’imbocco del Canale di Panama (costruito tra il 1907/1914),al suo interno racconta le origini dell’istmo,un evento geologico preistorico. Una striscia di terra emersa nella notte dei tempi e che ha separato l’Oceano Atlantico dall’Oceano Pacifico. 3 milioni di anni fa questa striscia che unisce l’America del Sud a quella del Nord ,fu attraversata da animali che passavano da un continente all’altro! All’interno del museo tutto questo è raccontato con video,foto e nuove tecnologie,in 8 sale. Due grandi acquari accolgono le specie del Mar dei Caraibi e del Pacifico,separate milioni di anni fa dall’emergere dell’istmo. Edwina Von Gal (paesaggista) ha creato i giardini botanici,un percorso attraverso la vegetazione,un vero e proprio inno alla natura selvaggia e tropicale del posto. Io ,purtroppo,mi devo accontentare di sfogliare curiosa l’album fotografico di questo bio museo dai colori sgargianti come la natura equatoriale.
Nel 2007 un grande regista,Sydney Pollack, ha realizzato un documentario dedicato all’architetto:“Frank Gehry Creatore di sogni” (non l’ho visto). Tanto per fare un pizzico di storia del cinema,Pollack ha girato film memorabili (per me!!!): “I 3 giorni del Condor” “ Come eravamo” “ Corvo rosso non avrai il mio scalpo” “Diritto di cronaca” “La mia Africa” ecc.
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Ci sono film che o li vedo da sola o vado a vederli con mia figlia. Piccoli film che solitamente non entrano nel circuito delle multisale. Quando siamo entrate in sala eravamo solo noi due...... io e Alice. Film che ricorda il cinema di Soldini (Agata e la tempesta). Protagonisti: Filippo Scicchitano alcuni lo ricorderanno nel film di Francesca Comencini :”Un giorno speciale” e nel film e “Scialla” di Francesco Bruni. Faccia da bravo ragazzo,da ragazzo normale. Personalmente sono stufa di bellocci con l’aria da bello e impossibile. Luca Marinelli (il fratello maggiore) protagonista del film di Virzì “Tutti i santi giorni”. Penso che questa sia l’opera prima di Lunardelli ,un film semplice che racconta un viaggio di formazione. Loris,trentenne,un po’ superficiale(il calcio come unico interesse),perfettamente integrato nell’azienda di famiglia,Davide diciottenne alla ricerca di se stesso,incapace di dichiarare la sua omosessualità al fratello. Una madre “fuggita” quando Loris e Davide erano ragazzini,fuggita perché incapace di accettare la prigione di una vita di provincia tutta casa/fabbrichetta. Un padre totalmente assente e scontroso, che non vede affatto di buon occhio questo figlio che gli ricorda la moglie fuggita,un figlio che considera un corpo estraneo. Andy, un ecologista cileno di cui Davide s'innamora e ,in un colpo di testa, decide di seguire fino a Santiago. Un film semplice che racconta anche la bellezza della Patagonia violata da grandi industrie estrattive e dal coraggio di tutti quei ragazzi che militano in Greenpeace. Nella parte finale un Cile terribilmente squallido dove aleggia l'ombra della passata dittatura. Il ghiacciaio del Perito Moreno (Argentina) SPLENDIDO!!! Purtroppo i sottotitoli erano incompatibili con lo schermo,quindi la traduzione spagnolo/italiano era affidata a mia figlia!!
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Inviato da: cassetta2
il 24/12/2020 alle 09:08
Inviato da: surfinia60
il 05/03/2017 alle 12:49
Inviato da: fico_vintage
il 02/01/2017 alle 12:01
Inviato da: Butturfly66
il 01/11/2016 alle 10:55
Inviato da: surfinia60
il 22/10/2016 alle 20:49