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Messaggi del 30/12/2012
A dirla in modo chiaro sono molti i generi letterari che non mi piacciono:thriller, gialli,romanzi rosa. Per i gialli faccio un’eccezione Carlo Lucarelli nella narrazione dei suoi gialli che appartengono alla storia,per i thriller nuova scoperta Carofiglio che attinge dalla sua esperienza di magistrato. Io e mia sorella ci scambiamo i libri ed è lei che mi propone nuovi generi che io mai e poi mai acquisterei in libreria. Carofiglio mi aveva incuriosito leggendo i suoi scritti su MYSELF rivista per cui lavora mia figlia.
Trama del romanzo: Roberto Marìas è un uomo spezzato dal passato,dai ricordi di un padre perso troppo presto e da quelli di una vita pericolosa,trascorsa come agente sotto copertura. Di professione fantasma,ha imparato a ingannare,a tradire,a sparire senza lasciare traccia. Quando incontra Emma e suo figlio Giacomo,le loro solitudini iniziano a parlarsi e qualcosa impercettibilmente cambia. Una narrazione serrata e struggente sui padri e figli,i vuoti dell’anima e la fragilità degli uomini. Gianrico Carofiglio,magistrato dal 1986 - Senatore della Repubblica in area PD “Il giorno dopo arrivò in leggero ritardo,appena in tempo per incrociare la ragazzina che usciva da scuola e si affrettava in direzione della fermata. Roberto a quel punto conosceva la destinazione e dunque si tenne più lontano in modo da avere una visione più ampia e-pensò-anche per evitare che qualcuno si accorgesse di lui,un uomo di mezza età dall’aspetto poco rassicurante,che seguiva una ragazzina di scuola media. Il flusso dei ragazzini e degli adulti era il medesimo dei due giorni precedenti. A Roberto però parve di notare,nel movimento regolare delle persone,una discontinuità,un elemento fuori ritmo. L’istinto dello sbirro va alla ricerca della nota dissonante e vede quello che agli altri sfugge:i piccoli oggetti mancanti o fuori posto,le posture leggermente scomposte,i gesti forzati,i lievi affanni,i rossori,gli sguardi che sfuggono o che indugiano troppo. Chi è in un posto e non dovrebbe esserci;chi va piano e dovrebbe andare veloce e chi va veloce e invece dovrebbe andare piano;chi si guarda attorno e chi sembra non guardare nulla;la loquacità eccessiva o il mutismo. Le regolarità alterate. Si concentra sui dettagli inusuali invece di farsi distrarre dall’apparente normalità del quadro d’insieme. Per certi aspetti il bravo sbirro è come il bravo medico. In un caso come nell’altro è una questione di occhio,di particolari invisibili agli altri.” Giudizio: Avvincente.
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Inviato da: cassetta2
il 24/12/2020 alle 09:08
Inviato da: surfinia60
il 05/03/2017 alle 12:49
Inviato da: fico_vintage
il 02/01/2017 alle 12:01
Inviato da: Butturfly66
il 01/11/2016 alle 10:55
Inviato da: surfinia60
il 22/10/2016 alle 20:49