La città delle donne

UN POST AL POST................

Sono tornata ,un po’ stanca e fuori fase(succede)causa sonno di pessima qualità con sogni  che mi ricordano quello che di giorno rimuovo.

Mi fa piacere aver trovato dei commenti al post,perché il confronto arricchisce!!

Per prima cosa rispondo a Sparty.

Condivido quello che hai scritto,le mantenute ci sono sempre state e sempre ci saranno,il dramma è che per molte ragazzine,grazie al rilancio mediatico,diventano esempi da imitare.

Ho letto,non ricordo dove,che in Campania,sta’ prendendo piede la ragazza alla ricerca di un “papi”che la mantenga, che le paghi i vari ritocchi......  posso dire che in questo Berlusconi ha fatto un danno???

Una Noemi Letizia che si diceva sicura che il papi l’ avrebbe portata in parlamento......  se permettete mi fa venire un leggero giramento!

Il Parlamento non è una casa di tolleranza!

Mio padre era un uomo con la schiena dritta e anche nei miei momenti di peggiore pazzia giovanile,questa era una certezza che mi ha aiutata a crescere.

Seconda cosa:la violenza sulle donne.

E’ vero,alcune donne sono vittime designate,oppure hanno la sindrome della crocerossina :”io ti salverò!”

Poi ci sono uomini che dopo anni trascorsi vicino a una compagna,improvvisamente vanno alla ricerca della libertà.........  e se la compagna pretende rispetto.....  menano!

In questo caso l’unica possibilità è una bella mazza da beseball.

Però rimane il problema di chi vuole sottrarsi alla violenza mettendo in salvo se stessa e i figli.

Tempo fa ho visto una bella trasmissione che parlava delle case rifugio.

Cambi città,devi trovare un nuovo lavoro(difficile in questo periodo) e per i primi tempi hai bisogno di un sostegno.

Ecco allora che dove lo Stato non arriva,come sempre ci pensa il volontariato.

All’estero esistono centri per uomini maltrattanti,da noi mi risulta solo a Firenze e anche in questo caso entra in gioco il volontariato.

Chiedo scusa ad Enza,purtroppo il dato che ho riportato è reale e più volte denunciato.

Io ho sempre sostenuto che l’educazione sessuale è compito della famiglia e della scuola!

Parlare chiaro ai ragazzi:la pillola del giorno dopo e l’aborto NON sono un modo per evitare le gravidanze.

Mi ricordo le discussioni per quanto riguarda l’utilizzo dei preservativi e il costo!

Mettere i distributori a scuola non è un incentivo a fare sesso ma un modo per proteggere i nostri figli.

Le malattie sessualmente trasmissibili stanno aumentando,l’educazione all’affettività non è una parolaccia!!

In Germania è stato pubblicato “Make love”libro scritto da una sessuologa per gli adolescenti.

Ci dimentichiamo,come adulti,che i nostri ragazzi sono bombardati da immagini di ogni genere (compresa la pornografia),ma ciò non vuol dire necessariamente che ne sappiano qualcosa.

Ricordo che la mia educazione sessuale ha avuto come bibbia dell’emancipazione femminile “Noi e il nostro corpo” scritto dalle donne del collettivo di Boston negli anni 70.

Ovviamente sono passati gli anni ,il target è anagraficamente diverso e la formula utilizzata è umorismo e concretezza.

Se i ragazzi cercano di farsi un’educazione sessuale utilizzando i porno online.......  siamo messi male!

In Lombardia per colpa di quella testa.....  di Formigoni e il suo comunione e liberazione c’è stato un momento in cui si è pensato di rivedere l’accesso all’attuazione della 194.

Capisco il tuo dolore nell’assistere a un aborto,proprio perché ti chiedevi: “perché io non posso avere un figlio e chi ha questa fortuna preferisce abortire??”

La risposta in parte l’ho data tempo fa in un post,abortire per me non è stata una passeggiata.

Prima della 194 chi aveva i soldi andava in clinica chi non poteva ricorreva alle “mammane”che ti facevano abortite utilizzando un ferro da calza a rischio setticemia e sterilità!

Esiste dal ’96 “madre segreta”ma non tutte possono pensare di portare a compimento la gravidanza e poi separarsi dal figlio e qui il discorso diventa complesso.

A Tif che ha la fascia d’età dei miei figli e che ha fatto una scelta che le fa onore,chiedo cosa non condividi??

A Diana rispondo,è vero ci sono donne che è meglio perdere che trovare,donne che non si meritano la gioia di una maternità o di un compagno attento e presente,ma è anche vero che il più delle volte il peso maggiore sta’ sulle nostre spalle :figli, lavoro,casa,anziani.

Detesto fare del vittimismo,ma questa è la situazione per l’80% di noi.

A tutte voi dico grazie perché il confronto,per me,è importante.

Si attende il pensiero di qualche maschietto